36. Io non me ne andrò

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N: Eve. - la chiamò dolcemente - posso entrare?

La ragazza era in una tenda poco lontana da quella dove Mary aveva portato Brenda. Le aveva detto di essere una dottoressa, e le aveva mostrato una boccetta contenente un liquido bianco-azzurrino, che sarebbe servito a curare la sua amica.

Eve non poteva fidarsi ciecamente di lei né di nessuno del Braccio Destro, ma aveva altre opzioni?

E: Si. - cercò di improvvisare un tono sicuro asciugandosi velocemente le lacrime -

Il ragazzo entrò e si sedette accanto a lei.

N: Sono ancora nella tenda, Brenda e Mary.

E: Ha detto qualcosa?

N: No, non è uscita.

Eve rimase in silenzio per un po', rimuginando su ciò che era successo, su quanto le era sembrato di toccare il cielo con un dito, per poi cadere violentemente in basso, e su quanto aveva paura.

E: Tutti... - iniziò a parlare con lo sguardo basso - Tutti quelli a cui tengo se ne vanno: Chuck, Winston e ora, probabilmente, Brenda. Sono stanca di stare male. - sbuffò -

N: Io non me ne andrò. - rispose -

Eve si girò immediatamente dalla parte opposta al ragazzo, odiava farsi vedere debole, soprattutto da lui.

N: Eve, guardami. - le prese il mento con due dita per farla voltare -

Gli occhi lucidi e rossi della mora incontrarono quelli castani chiari di Newt.

N: Io non me ne andrò. - ripetè scandendo bene ogni parola - Lo prometto.

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E: Mary. - le si avvicinò - Posso andare da Brenda?

M: È ancora un po' debole, ma si, puoi andare. - le sorrise con sguardo rassicurante -

La ragazza ricambiò e si avviò velocemente verso la tenda. Entrò, senza pensarci due volte, e corse subito dall'amica. Era su una brandina e si guardava intorno spaesata.

E: Brenda, grazie a Dio. - sospirò prendendole la mano - Mi dispiace, avrei dovuto saperlo. Gli spaccati ti hanno aggredito ed era impossibile che non ti aves... - venne interrotta -

B: Eve, sto bene. Un po' stanca, ma sto bene. E non hai nulla per cui scusarti, non è colpa tua. - la rassicurò -

E: Come ti ha curato Mary?

B: Ricordo solo un'iniezione e... delle bende. - si mise seduta -

La ragazza annuì e sospirò ancora, si era presa un bello spavento.

E: Pensavo di averti persa. - esordì malinconica -

Brenda sorrise e aprì le braccia per accogliere l'amica in un abbraccio.

B: E pensare che abbiamo provato a ucciderci a vicenda, il nostro primo incontro.

E: Sappiamo entrambe che avrei vinto io. - si vantò scherzosamente -

Eve si beò di quei momenti, pur non sapendo di tutto ciò che sarebbe accaduto da lì a poco.

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M: È una cosa che non posso dirti, Eve.

E: Voglio solo sapere come Brenda sia guarita così in fretta. E poi sono immune, posso aiutare a fare tante cose per trovare la cura.

M: L'ho fatta io, la cura. L'ho trovata. Ma credimi, Eve, se ti dico che è una cosa più grande di tutti noi e...

E: E? - la incitò a continuare -

M: E riguarda una persona in particolare.

E: Dimmi di più.

M: Non posso, non sei ancora pronta.

E: Sarò pronta quando tutti qui moriranno? - esclamò infastidita -

M: Eve... - cercò di parlare ma un rumore assordante la fece fermare -

Tutte le persone intorno rivolsero gli occhi al cielo, da dove proveniva quel rumore, e rimasero scioccati alla vista.

X: Dobbiamo scappare! - gridò un uomo -

Janson li aveva trovati.

Your mess, Newt || Maze RunnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora