MI MANCHI

11 1 0
                                    

"Mio padre ha prenotato per le 8:30"Dylan ritorna in camera

"Ok perfetto" si stende vicino a me sul letto.

"Cosa cè?" Dico irritata

"Che vuoi dire"

"Mi stai fissando"

"Dovresti esserci abituata, tutti i ragazzi della scuola ti fissano."

"Anche tu??"sorrido

"Naa perchè dovrei fissare te, per favore. Al massimo sei tu che fissi me."

"Io!?? Ma ti prego quando mai ti fisso!!"

"Allora perchè Lidya e Gaia sono venute da me questa mattina a dirmi che pensi che io sia bello?!" che colpo basso. Quelle due me la pagano. Sporche traditrici capitoline.

"E perchè a me invece hanno detto che tu con i tuoi amici parlate sempre di me??"rispondo

"Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda!"

"Si invece. E se tu mi rispondi cosi significa che non hai una scusa plausibile. E chè è vero."gli faccio la linguaccia.

"Chi ti dice che piaci a me e non ha un altro ragazzo del gruppo?"

"Ma io non ti ho chiesto se piaccio a qualcuno.."affondato.

"Stai facendo la strizza cervelli con me per caso??"

"Mm no. Troppo facile."

"Ah si? E quello che hai ammesso con Lidya non significa che anche tu parli di me?"

"Solo perchè ho detto che sei figo non significa che lo penso sul serio."

"Non sapevo che mi avessi dato del figo"mi guarda ridendo"ora chi è quella che non risponde?"

"Ma sta zitto"cuscinata in faccia.

Mi guarda serio.

"Hai appena osato tirarmi una cuscinata. Sai cosa significa?"

"No.."

"Guerra!!!!!" e comincia a tirarmi i cuscini. Inizialmente non rispondo, poi ne afferro uno e ci mettiamo a lottare come due bambini. Ogni volta che glielo strappo di mano ne compare un altro, ma quanti caspita ne aveva in quella stanza!! La lotta a cuscini termina quando,disarmati entrambi, mi ritrovo sopra di lui che gli blocco le gambe e lui i polsi....allora mi butta di lato facendomi rotolare giú dal letto.

"Che stronzo!" e lui ride"questa me la paghi!" parto all'attacco ancora, con una spazzata lo faccio cadere. Il problema è che tira giú anche me. Ci rotoliamo per terra fino ad arrotolarci nelle coperte, che erano cadute durante la lotta. La guerra finisce definitivamente quando ci ritroviamo insalamati nelle lenzuola, talmente stretti da mummificarci all'istante.

"Come usciamo da qui?" chiedo io.

"Non ne ho idea"risponde.

"Mi giro a guardarlo e ci ritroviamo faccia a faccia. Lo guardo arrabbiata prima di scoppiare a ridere con lui.

"Non ti avevo mai sentito ridere cosi"

"Si bhe non ti ci abituare. Ora troviamo il modo di uscire"

Sentiamo bussare alla porta.

"O merda"sussurra. Suo padre entra per annunciarci l'arrivo della pizza.

"Ehi ciao papá. Ci daresti una mano?" ora la scena era talmente ridicola che perfino suo padre guardandomi si è cacciato a ridere. Non prima di averci scattato una foto decisamente umiliante.

SECONDA VITA (con dylan o'brien)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora