F o u r,

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Buona lettura:)

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Una scia di sbruffi uscì dalle mie labbra mentre mi trovavo davanti allo specchio, fissando tramante il mio riflesso. I miei occhi si fermarono nell'istante in cui guizzarono sulla brutta cicatrice che il sigaro di mio padre aveva concesso, una delle tante ferite --
gocce di sangue hanno ricoperto la superficie, ma non era la cicatrice in se che mi perseguitava,

Era come mi faceva sentire,

Inutile, inutile e senza speranza,

Mi sentivo disgustata da me stessa --no,

Mi odiavo,

Ogni cicatrice, ogni livido, ogni segno lasciato da qualcuno diverso da me rappresentava un ricordo di debolezza, un momento in cui ero troppo fragile, un momento in cui il mio corpo non apparteneva a me,

E mi odiavo, più di ogni altra cosa -- perché il mio corpo non era più il mio -- sembrava sempre appartenere a qualcun altro, qualsiasi cosa io facessi,

Lo odiavo, essere un Avery, appartenere a una della sacre 28.

Mio padre era il braccio destro del Signore Oscuro, ed era un mostro, mio padre era uno spietato assassino che avrebbe dovuto passare il resto della sua vita ad Azkaban, ma sfortunatamente non lo fece.

L'errore più grande che abbia mai fatto, secondo lui, sono stata io. Ha sempre desiderato un figlio che portasse avanti la sua eredità, e poi ha avuto una figlia, tuttavia una figlia che è finita in Corvonero,

Mi odiava,

Disprezzava ogni osso del mio corpo,

Desiderava che morissi, e nel tempo, -l'ho fatto anchio,

Ho sussultato dai miei pensieri sentendo bussare alla porta, tirando in fretta un maglione sul mio petto nudo, "Theod-" mi alzai mentre la porta si spalancava,

"Ascolta questo-", i miei occhi scattarono a quelli di Theodore mentre entrava nella mia stanza, la sua testa sepolta in un libro, "Accettiamo l'amore che pensiamo di meritare"

La sua testa volò via dalle pagine per livellare la mia, fissandomi con uno sguardo alto, "Giusto -- vero?", ho guardato velocemente fuori dalla porta, assicurandomi che nessuno lo vedesse entrare, sbattendola dopo,

Mi voltai per affrontare il mio migliore amico mentre si alzava, quasi tremando per l'eccitazione, "Cosa?", respirai, confusa, appoggiando la schiena contro la porta mentre stringeva gli occhi verdi nei miei: "Il libro, Amelie", ridacchiò strofinandosi il dorso della mano sulle tempie,

"Cosa ne pensi?"

Mi fissò mentre scuotevo la testa, inghiottendo i pensieri che avevo prima che entrasse, "Mi dispiace, -lo leggeresti di nuovo per favore?" Gli occhi rotearono alla mia richiesta mentre si chinava sul mio letto, la facci ancora una volta sepolta nel libro,

"Accettiamo l'amore che pensiamo di meritare"

Theodore mi guardò mentre le parole mi facevano tremare il cuore, -sentivo ogni singola parola,

"Da dove viene?" balbettai, sforzandomi di sorridere, ancora appoggiata alla porta di legno, sforzandomi di nascondere il dolore che saliva attraverso i miei nervi,

La mia mente si annebbiava con Adrian, ogni parola crudele con cui osava chiamarmi,

"Puttana del cazzo"

"Sporca troia"

"Non sei altro che un bel viso"

"Non significhi niente per me"

Cursed | Draco Malfoy, 18+Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora