Alice's pov
"Buongiorno Alice!" Mi saluta l'Ispettore seguito da Visone che gentile come sempre mi rivolge un sorriso. Calligaris sta fumando vicino alla finestra, poi spegne la sigaretta nel posacenere di vetro e inizia a parlare del caso di Carmen.
"Come ti ho detto per telefono il PM ha posto il fermo per una cara amica della vittima, non mi ricordo come si chiama, un secondo solo..." l'ispettore apre un faldone e tra le carte cerca il nome della ragazza arrestata. "Ah eccola, Ophelia Massaccesi."
"Perché sospettate di lei?"
"Ci ha detto di aver avuto ultimamente problemi con Carmen, avevano litigato per una questione lavorativa. È molto comune l'omicidio dovuto all'invidia e alla competizione. Però devo dire di non essere completamente convinto che lei sia il killer."
"Uhm..."
"Continueremo comunque a indagare." Qualcosa non quadra, questa storia non mi convince.
"Perfetto. Allora se non ci sono altre novità torno in Istituto."
"Come va con lo studio?"
"Vado avanti, trattenendomi dallo spaccarmi la testa."
"Beh, direi che sta andando tutto a gonfie vele." Saluto tutti e me ne vado, ma prima di tornare ad immergermi nei libri decido di fermarmi al bar per prendere un caffè.
Una volta seduta davanti al bancone, faccio delle ricerche sui social. Cerco su Instagram il profilo di Carmen. Era una ragazza talentuosa, bella e piena di vita, sempre con un sorriso perfetto stampato sul viso. Vedo tante foto che ritraggono Carmen insieme ad altre ragazze, immagino siano le sue amiche. Grazie ai tags riesco a risalire ai loro profili. Come al solito quando si naviga nei social, dai profili delle amiche della vittima, entro nella pagina della sorella di Carmen, Sophie Rinaldi. Ha appena pubblicato una storia e ci ha scritto una frase:
"Il risentimento è come bere del veleno e attendere che l'altra persona muoia."
Torno nel profilo di una delle amiche di Carmen, una certa Diana Simonetti. Scorrendo tra le sue foto vedo un post in cui festeggia l'apertura di un negozio di scarpe. Decido di andarci, quella frase di Sophie mi ha incuriosito molto e ho bisogno assolutamente di risposte. Rimando lo studio a più tardi, la curiosità purtroppo in questo momento prevale sul dovere.
Arrivo davanti al negozio ed entro. Quella che penso essere Diana si trova dietro il bancone, sorride alla cliente, ma sul suo viso c'è un velo cupo.
Appena ha finito di servire una signora anziana mi avvicino a lei.
"Salve, come posso aiutarla?"
"Vorrei vedere degli stivaletti."
"Subito, glieli mostro." Dopo avermi chiesto il numero del piede, si allontana per cercare gli ultimi arrivi. Nel frattempo osservo il bancone e noto che vicino alla cassa ha una foto che ritrae lei e Carmen abbracciate e sorridenti lungo il Lido di Ostia. Prendo la foto per guardarla meglio e appena sento Diana tornare la rimetto al suo posto.
"Era la mia migliore amica." Mi dice mentre dispone i vari modelli di stivaletti sul bancone.
"E' Carmen Rinaldi, giusto?"
"Come fa a saperlo?"
"Sono il medico legale che ha effettuato l'autopsia sul suo corpo. Condoglianze.""Avete scoperto qualcosa?"
"Purtroppo non posso dirle nulla." Nei suoi occhi vedo affiorare la delusione.
"Ho saputo che hanno deciso di arrestare Ophelia."
"Sai se tra loro c'erano tensioni?"
"So che avevano litigato anche abbastanza intensamente, ma sinceramente sapevo che avevano fatto pace.""Ah si?"
"Si, ultimamente eravamo anche uscite tutte insieme."
"Secondo te chi poteva avercela con lei?"
"Non saprei, in questo momento non mi viene in mente nessuno."
"Forse questo potrebbe chiarirti qualcosa." Le mostro la storia di Sophie e lei si prende qualche secondo per leggere la frase.
"Sophie e Carmen mi erano sempre sembrate il modello perfetto di sorelle. Indivisibili. Carmen mi raccontava poco della sua famiglia e Sophie non la frequentavamo molto, non ha voluto mai stringere un vero legame d'amicizia con noi."
"Capisco."
"Potrebbe provare a chiedere a Susanna, un'altra nostra amica che conosce molto bene Sophie, magari lei sa qualcosa in più di me."
"Sai dove potrei trovarla?"
"Si, ora le do il suo indirizzo."
Dopo aver preso il bigliettino con l'indirizzo di Susanna e aver comprato un paio di stivaletti, torno in Istituto. Appena faccio il mio ingresso, mi accoglie benevolmente la Wally che con uno sguardo torvo si avvicina a me e come al solito mi paralizzo.
"Allevi, come procede con lo studio?"
"Molto bene professoressa."
"Spero sia davvero così, si ricordi dottoressa che non ci penserò due volte a bocciarla."
"Si, certo professoressa, non la deluderò."
"Staremo a vedere, dottoressa. Non canti vittoria prima del tempo." Senza darmi il tempo di rispondere, se ne va in silenzio. Ancora scossa per le parole di incoraggiamento della Wally, vado in aula specializzandi per infilare il camice e improvvisamente vedo Azzurra entrare dall'ingresso principale, è al telefono e sembra arrabbiata. Non è una novità, lei ogni giorno della sua vita è mossa da impeti di rabbia verso il mondo intero.
"Non so se hai problemi di udito, ti ho già detto diverse volte che non voglio più avere niente a che fare con te, spero tu abbia capito. Mi hai già ferito una volta, non ti permetterò di farlo nuovamente." Con chi starà parlando il Supremo? É possibile che quando decido di impegnarmi e concentrarmi deve sempre presentarsi qualcosa che fa distogliere completamente la mia attenzione? Credo che il destino ce l'abbia con me, vuole giocarmi qualche scherzetto. Devo resistere.
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Ciao a tutti,
come state? Spero bene!
Come al solito vi invito a lasciare un commento e un voto per farmi capire il vostro gradimento, ovviamente sono ben accette anche delle critiche.
Cito una frase di Rudy Zerbi che mi è piaciuta particolarmente:
"Le critiche sono come le scarpe nuove. All'inizio danno fastidio, poi se sono di qualità, ti fanno stare meglio"
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Ila ❤
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L'Allieva 3
RomanceAd un primo impatto Claudio e Alice potrebbero apparire diversi come il giorno e la notte, ma in realtà sono simili, si completano l'un l'altro. La loro è una storia d'amore ondivaga, piena di ostacoli, ma si amano incondizionatamente nonostante tu...