"Non so dove vada la mia strada, ma cammino meglio quando la mia mano stringe la tua."
-Alfred De Musset
Oggi il tempo è passato molto velocemente, ho lavorato più del solito e soprattutto non sono mai andata a fare visita a Claudio nel suo ufficio. So che non dovrei farmi intimidire da Azzurra, ma non posso rischiare di farmi cacciare dall'Istituto.
Sono stanca del fatto che ogni volta che ci avviciniamo e stiamo per fare un grande passo, qualcuno si metta tra noi e ci faccia allontanare di nuovo. Perché non possiamo vivere una vita di coppia normale, serena?
Stranamente nella biblioteca regna il silenzio, non vola neanche una mosca, è disorientante. Sto finendo di scrivere un altro divertentissimo articolo per la Wally su "Le lesioni neuropatiche periferiche degli arti inferiori dopo interventi di artroprotesi di anca e ginocchio: aspetti medico legali". Ci sto lavorando da ore ormai, credo sia uno dei più difficili che abbia dovuto scrivere. Mentre sto per prendere un libro dalla libreria, CC fa il suo ingresso nell'enorme stanza. Per il silenzio riesco a sentire i suoi passi.
"Ti serve aiuto?"
"Ehm, no grazie." Mi guarda in modo perplesso.
"Tutto bene? Non ti ho vista per tutto il giorno e...ecco è un fatto... insolito."
"Ho avuto molto da fare con la piccola nuova incombenza della Wally." Mi osserva con quei suoi occhi cristallini a cui non so resistere, mi scruta il viso con attenzione.
Sta per accarezzarmi la guancia quando entra all'improvviso Grimilde e mi scosto. Claudio rimane sorpreso dal mio gesto, mi fissa con un'espressione contrariata e lascia cadere il braccio sul fianco. Azzurra fa un leggero colpetto di tosse per schiarirsi la voce e si avvicina a CC.
"Andiamo al bar insieme?" Claudio gira la testa di scatto verso di lei e poi nella mia direzione. E' confuso e allo stesso tempo infuriato. Cerco di trattenere le lacrime, questa situazione mi sta asfissiando, letteralmente. Non ne posso più. Sono gelosa, tremendamente.
"Forse non hai capito..." Claudio cerca di controbattere, ma Grimilde lo ferma con un gesto della mano.
"Devo semplicemente parlarti di lavoro." CC incrocia di nuovo il mio sguardo, ci pensa e poi acconsente.
"Ti raggiungo dammi un attimo." Azzurra sfoggia uno dei suoi sorrisi più belli e si dirige verso l'uscita. Claudio sbuffa e poi riprende a parlare. "Alice, cerco di risolvere tutto, non le permetterò di mettersi in mezzo. Non piangere." Mi asciuga una lacrima che mi sta scendendo lungo la guancia. "Ricordati che ti amo, tanto."
"Anche io."
"Ok, basta questa conversazione sta diventando troppo sdolcinata, rischio di farmi cariare qualche dente." Mi viene da ridere, riesce sempre a tirarmi su di morale. "Sei bellissima quando ridi."
"Grazie."
"Meglio che vada." Prende la valigetta di pelle che aveva appoggiato sulla scrivania ed esce dalla biblioteca.
Passo parte del pomeriggio a scrivere l'articolo e in cinque ore riesco a terminarlo, dopo averlo revisionato, per la prima volta nella mia carriera di medico legale, consegnerò il mio lavoro in tempo alla Wally. Non nascondo di essere emozionata per questo traguardo. Mi dirigo verso lo studio della Boschi. Non riesco a spiegarmi il motivo per cui ogni qualvolta mi avvicini alla sua porta, il mio cuore inizia a battere velocemente. Forse è perché sto per entrare nella tana del lupo o meglio dell'ansia in persona.
Busso e dalla stanza giunge una voce rauca che mi invita ad entrare.
"Allevi qual buon vento la porta?"
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L'Allieva 3
RomanceAd un primo impatto Claudio e Alice potrebbero apparire diversi come il giorno e la notte, ma in realtà sono simili, si completano l'un l'altro. La loro è una storia d'amore ondivaga, piena di ostacoli, ma si amano incondizionatamente nonostante tu...