10.

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10.


Harry si sveglia la mattina successiva intriso di pioggia e gelo.

Sedendosi, spinge i capelli bagnati via dagli occhi e socchiude gli occhi nella tempesta, notando che la pioggia era penetrata nelle loro coperte e vestiti, congelando tutto. Cazzo.

E' il tipo di pioggia che cade a foglie, nebbia fredda che sale dalla terra e si appende come una coperta in aria. In lontananza, l'oceano si scontra e spruzza sulle rocce nere, ma Harry non può davvero vedere nulla. Il litorale è tutto bianco di nebbia, nascosto dalla distanza.

Sbattendo le palpebre, guarda giù verso dove Louis è addormentato accanto a lui, infagottato in una coperta sul pavimento del furgone. E' bellissimo anche così, con i capelli arruffati in testa e le sue ciglia scurite dall'acqua piovana, la bocca blu per il freddo.

Harry lo guarda per un attimo prima di andare a sedersi sulle sue cosce, i loro fianchi uniti insieme come un pezzo di qualche puzzle. La pioggia cade rumorosamente intorno a loro mentre lui si china e bacia le palpebre chiuse di Louis, le guance e il naso e poi la sua bocca, la sua bocca, la sua bocca, amore e desiderio ronzano attraverso lui come fumo blu.

"Svegliati," sussurra, le mani fredde che cullano la faccia di Louis.

"Harry, vai a dormire." borbotta Louis con un cipiglio, gli occhi ancora chiusi.

Harry ride, spazzolando i pollici sulla sopracciglia di Louis prima sporgersi di nuovo e baciare la bocca di Louis, leccare la pioggia sulle labbra.

"Piove, Louis," sussurra, "si sta congelando."

"Mi piace la pioggia," Louis si acciglia, chiudendo gli occhi.

Harry lo guarda per un attimo, gli occhi spalancati. Dio, Louis è proprio un maledetto bambino. "Vieni, brontolone," mormora, la pioggia cade e prende i suoi vestiti mentre lui bacia la bocca di Louis ancora e ancora e ancora, piccoli bacini che gli fanno girare la testa, piccoli tocchi che fanno accaldare le sue vene. "Ti voglio," Harry respira, premendo i fianchi in giù contro quelli di Louis, morbido e nebbioso nella tempesta. All'improvviso è molto eccitato. "Ti voglio, Lou, svegliati."

Louis apre gli occhi a ciò, l'acqua piovana che gocciola dalle sue ciglia mentre guarda verso Harry, sguardo fermo e bruciante. La pioggia cade su di loro come fogli, piccoli pelli di ghiaccio che fanno scuotere le ossa di Harry, ma poi Louis dice: "Cazzo, Harry," e lui è caldo di nuovo.

"Voglio toccarti." Dice Harry, quasi piagnucolando mentre posa la fronte giù contro quella di Louis. I loro denti battono e fa così fottutamente freddo che non riesce a sentire le dita dei piedi, ma si dimentica di tutto ciò, quando Louis inclina la testa e lo bacia, lento e pigro, bacia in un modo che fa contorcere l'intestino di Harry con il calore.

"Ehi, state scopando voi due laggiù?" grida Niall improvvisamente, la sua voce che galleggia sopra dall'altra parte del furgone. Le sue parole sono distorte dal boom dei tuoni nell'aria, e Harry geme, la testa che cade sulla spalla di Louis con un tonfo. Cazzo, cazzo, cazzo. Louis ride, le mani che lisciano i capelli zuppi di Harry come per calmarlo. Un attimo dopo, Niall grida: "Li, mi sa che stanno veramente scopando laggiù!"

Harry sospira e si mette di nuovo a sedere, guardando sopra la spalla per vedere Liam e Niall nell'altro lato del furgone, che ridono mentre ripiegano le coperte e i sacchi a pelo. Zayn è ancora addormentato in qualche modo, i capelli scuri bagnati e appiattiti sul lato del suo volto. Beh, dorme fino a quando Niall non salta giù sopra di lui, gridando, "Zayn! Svegliati! Svegliati! Siamo nel bel mezzo di un maledetto uragano!"

Zayn si sveglia, e per un attimo sembra che stia per insultare Niall prima di notare la pioggia. E poi sta borbottando, "Merda," prima di togliersi da sotto Niall e salti fuori del furgone, i suoi stivali scricchiolano sulla ghiaia ghiacciata mentre circonda la parte posteriore del camion per arrivare al sedile del conducente.

Things Has Gotten Closer To The Sun (italian version) LARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora