Appena uscita dalla stanza delle necessità mi affretto a far sparire la mela gettandola nel primo bidone che mi capita, mentre cammino per i corridoi assolta tra i miei pensieri una voce roca e calma mi chiama attirando la mia attenzione, è Silente
<Sara seguimi> sussurra iniziando a camminare non so dove, non ho mai desiderato essere una ragazza normale più di questo momento, un po' titubante costringo il mio corpo a seguirlo
<Dove stiamo andando?> domando assecondando il suo passo
<Nel mio studio> esclama guardandomi per poi tornare a guardare avanti a lui
<Ho combinato qualcosa? È una punizione?> domando ancora facendomi prendere dall'ansia
<Nulla di tutto ciò Sara, dobbiamo solo capire cosa sono queste crisi di rabbia> mi risponde accennando un leggero sorriso
<È sicuro di scoprire di cosa si tratta?> domando ancora una volta
<Ci proveremo> risponde per poi entrare nel suo studio
Una volta entrata mi fa avvicinare ed una specie di lavabo con all'interno dell'acqua azzurra
<Cos'è?> domando, ma non faccio in tempo a capire che la sua bacchetta è puntata sulla mia fronte, con molta delicatezza la allontana portando con sé un leggero fascio di luce azzurra
<Ma c-cose?> domando impaurita portandomi la mano sulla fronte
<Ho tirato fuori qualche tuo ricordo con tuo padre da piccola> esclama Silente facendo scivolare il fascio di luce nell'acqua del lavabo
<Cosa centra mio padre in tutto questo, lui non è un mago> esclamo convinta per poi riflettere su quello che ho appena detto
<Ho visto Voldemort da piccola?> domando stupita<Guarda tu stessa> esclama indicandomi il lavabo, un po' indecisa mi avvicino e inizio ad osservarlo, non vedo nulla, solo l'acqua che si muove
<Cosa dovrei fare?> domando girandomi verso Silente
<Devi metterci la testa dentro e aprire gli occhi> spiega come se fosse una cosa che fa tutti i giorni
<Ma affogherò se lo faccio> esclamo tornando a guardare la grossa quantità d'acqua che dovrebbe ricoprirmi la testa
<Tranquilla non affogherai> sussurra per poi avvicinarsi a me appoggiandomi una mano sulla spalla
Osservo l'acqua per lunghi minuti, quando poi mi avvicino al lavabo per poi poggiare le mani sui lati per mantenermi
<Facciamolo assieme, al mio tre> esclama Silente mettendosi di fianco a me
<Uno>
Mi tremano le gambe, ma se devo risolvere questo problema devo prima capire come è nato
<Due>
Giro la testa a guardare Silente che a sua volta mi sta guardando, subito torno a guardare l'acqua e mi ci perdo dentro
<Tre>
La mia testa è dentro
Tengo gli occhi chiusi, stranamente non sento l'acqua attorno al mio viso, ma comunque trattengo il fiato
<Puoi respirare, non siamo sott'acqua> esclama divertito Silente
Con cautela inizio a respirare per poi aprire gli occhi, è vero non siamo sott'acqua, alzo lo sguardo per vedere dove siamo, aventi a me si inalza un enorme cancello grigio, con dietro un grande edificio di cemento
<Questo è l'orfanotrofio dove ti hanno lasciata poco dopo la tua nascita> mi racconta Silente passando attraverso il cancello
<Ricordami, a che età sei stata adottata?> domanda passeggiando per il cortile
<Avevo cinque mesi> rispondo guardando la sua faccia prendere una strana espressione
<Oh allora non è qui che ti trovi, dammi la mano> continua prendendomi per mano, in un attimo ci troviamo in un'altro posto, come non riconoscerlo, questa è casa mia
<Ci sono anche i miei genitori?> domando agitandomi, sono contentissima di rivederli, ma sono due anni che non torno a casa e ho paura della loro reazione
<Certo che si> esclama Silente entrando in casa, di corsa lo seguo entrando a casa per poi fiondarmi in cucina, sono sicura che si trovano lì, speranzosa di trovarli entro in cucina e fortunatamente li vedo seduti a tavola che guardando la tv
<Mamma Papà> urlo andando ad abbracciarli, ma una volta vicino a loro il mio corpo gli passa attraverso
<Questo è solo un ricordo Sara, non possono vederti o sentirti> esclama Silente vedendomi decisamente più triste, li guardo meglio ancora una volta per poi salire un camera mia
<Lui è qui> sussurra Silente trattenendomi dall'entrate
<Voglio vedere> esclamo facendomi forza entrando il camera, quello che vedo non mi migliora l'umore
C'è una piccola me seduta sul letto, sto guardando la lunga figura che mi sta di fronte e i miei occhi sono iniettati di paura, Voldemort si avvicina alla bambina e dopo avergli sussurrato frasi piene d'odio gli mette di fronte una bambola, che poco dopo viene distrutta da calci e pugni
<Andiamo via> esclama Silente per poi riportarmi alla realtà
Con un grande respiro esco dall'acqua prendendo tutta l'aria nei polmoni
<Mostro> esclamo guardandomi le mani
<Sara non è colpa tua> esclama Silente poggiandomi una mano sulla spalla facendomi forza
<È stato tutto un suo esperimento, un esperimento che mi porta gravi conseguenze, ma perché farmi una cosa così> urlo andando su e giù per la stanza
<Voleva crescerti per utilizzarti come una macchina da guerra, per la sua continua lotta al potere, voleva servirsi di te, ti sussurrava frasi cattive per farti arrabbiare e poi quando ti arrabbiavi ti lasciava sfogare tutto il tuo potere, ecco perché ora quando ti arrabbi tendi a sfogare tutto, è così che ti è stato insegnato> mi spiega Silente
Ascolto tutto quello che Silente ha da dirmi, parola per parola, poi gentilmente chiedo di poter andare via
In questo momento ho bisogno di camminare per sfogarmi in qualche modo, non posso permettermi di fare del male a qualcuno, non involontariamente
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Figlia di Tu-Sai-Chi ♤3♤
FantasyCosa succederà a Sara dopo un'intera estate passata a villa Malfoy? ambientato nel sesto libro