capitolo nove.

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«Jungkook perfavore–»

«Come hai potuto tenermelo nascosto?!»

urló, Jungkook verso Taehyung che non osava guardarlo negli occhi. Jungkook si mise le mani tra i capelli.

«Per quanto tempo?!»

Taehyung si morse il labbro.

«...tre settimane?»

Jungkook guardó Taehyung negli occhi e scosse la testa in negazione.

«Quindi dal giorno del tuo ultimo calore.»

Taehyung annuí, mordendosi il labbro. Aveva una mano sulla pancia e l’accarezzava.

«Non c’ero nel tuo ultimo calore.»

Taehyung inizió a lacrimare. Guardó Jungkook negli occhi e scosse la testa.

«Non c’eri. Tu non c’eri.»

Jungkook guardó Taehyung con un cipiglio confuso.

«Taehyung, credevamo che fossi sterile. Lo sei stato per tutti questi anni.»

Taehyung scosse la testa.

«Tu non c’eri!»

disse ancora, mettendosi una mano sulle labbra mentre lasciava le lacrime scorrere sulle sue guance, Jungkook lo guardava con uno sguardo innervosito.

«Ora vorresti dare la colpa a me?! Come osi! io tutti questi anni ho sempre continuato ad amarti e a lavorare per te! Qual’é il tuo problema Taehyung!?»

Taehyung rimase semplicemente a piangere subendosi tutte le parole di Jungkook. Sentí poi il puro sangue alzarsi e Taehyung aprí i suoi occhi rossi e guardó la figura di Jungkook in piedi, si stava mettendo addosso una giacca e il castano lo guardó spaventato.

«Dove stai andando?! Jungkook!»

richiamó il suo nome, l’Omega, con tono disperato; Jungkook sbuffó e uscí di casa. Taehyung aprí la porta e cercó di camminare nella sua direzione, prima che Jungkook potesse prendere la macchina.

«Jungkook cosa vuoi fare?»

disse Taehyung guardandolo con gli occhi ricoperti di lacrime.

«Lasciami Taehyung, non posso vederti in questo momento.»

Taehyung sbarró di poco gli occhi e guardó suo marito togliersi dalla sua presa, entró in macchina e inizió a guidare dove Taehyung non sapeva.

Taehyung rimase a guardare il punto dove Jungkook se n’era andato; faceva molto freddo quella sera e si coprí con le braccia quando una soffiata di vento gli colpí i gomiti.

«J–Jungkook ... tu non puoi avermi abbandonato.»

Singhiozzó, Taehyung, cadendo con le ginocchia sull’asfalto della strada.

«I–Io ho bisogno di te..»

•••

Taehyung eventualmente era ritornato dentro, consapevole che se fosse rimasto troppo fuori si sarebbe preso un malanno e non voleva far stare male il suo piccolo.

Tuttavia era rimasto in cucina, con la testa sul tavolo, aspettando che Jungkook ritornasse a casa. Non sapeva dove Jungkook era andato. Aveva chiuso contatti con Taehyung e il suo odore era irraggiungibile. Taehyung aveva provato anche a trasformarsi in lupo per essere piú veloce – ma erano stati tentativi invani, in quanto Jungkook avesse bloccato contatti con lui.

Era rimasto a piangere tutta la serata fin quando le lacrime non lo avevano sfinito e si era addormentato dallo stress – Linsoo gli aveva esplicitamente detto che lo stress al bambino non andavano bene, e che se voleva vivere due mesi di gravidanza pacifici, doveva smetterla di stressarsi.

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