166 7 4
                                    

Adesso era il momento di una bella doccia rilassante per distendere i miei nervi tesi come corde di violino e mentre l'acqua calda mi scivolava addosso ripensai alla scena sul campo da Quidditch.

Ma decisi di scacciarla di nuovo via dalla mia mente, non sarebbe valsa la pena farsi il fegato marcio per degli stupidi giochetti di un bambino troppo cresciuto.

Era stata una giornata intensa a scuola e mi avevano assegnato una ricerca abbastanza impegnativa, anche se avrei dovuto consegnarla tra due giorni, decisi di iniziarla da oggi e così presi i miei libri sotto braccio dirigendomi in biblioteca.

Devo dire che non ci vengo spesso ed ogni volta mi affascina la quantità di libri presenti in quella stanza.
I mobili sono altissimi con almeno dieci scaffali per lato dove poggiano migliaia di libri di ogni genere, è praticamente impossibile non trovare una spiegazione ai propri problemi con tutte quelle pagine da leggere e consultare.

Per fortuna esistono le bacchette e la magia, altrimenti non so come avrei fatto con i miei 160 centimetri di altezza a prendere quel libro sul settimo scaffale.
Grazie bacchetta, sarai sempre la mia migliore amica.

Mi sedetti ad uno dei tavoli completamente liberi, poiché mi piace essere da sola ed in silenzio quando studio, è per questo che vengo sempre qua a fare i compiti.
Certo, in Sala Grande il professor Piton riesce a far tacere gli studenti con una librata sulla testa, ma è sempre presente quel fastidioso brusio che riesce prontamente a deconcentrarmi.

Era ormai un'ora e mezza che scrivevo appunti presi da quell'enciclopedia e avevo riempito ben due pergamene; sarei potuta andare avanti, ma qualcuno decise ben di distrarmi.

"E così sei la nuova battitrice dei Serpeverde" Oh, per Merlino.

Quella voce così irritante, già udita circa due ore fa. Quella chioma rossa spiccava in contrasto con il legno scuro degli scaffali in biblioteca, avrei voluto vederli bruciare quei capelli.

"Ti hanno mai detto che in biblioteca si viene per studiare e non si dovrebbe disturbare chi studia? Io sto studiando e tu mi disturbi" dissi con un tono decisamente più basso del suo. I miei occhi lanciavano fulmini contro quel ragazzo che sembrava ancora più alto del normale, dato che io ero seduta.

Mi faceva imbestialire, non riuscivo a parlare con lui se non per dargli una lezione e poi chi era dei due? Fred o George? Quei due sono dannatamente identici!
Ma al momento non mi importava, volevo solo concludere la mia ricerca.

"Oh oh, scontrosa la ragazzina" ragazzina?! RAGAZZINA?! Quel ragazzo aveva appena firmato la sua condanna, parola mia.

"Il fatto che io sia due anni piu piccola di te, non ti da il diritto di sminuirmi George Weasley" ma chi si crede di essere?

Lui non fece altro che sorridere alle mie parole, come se fosse fiero di qualcosa, la mia reazione evidentemente.
Wow, che bel divertimento far incavolare la gente, molto maturo.

"Il Quidditch è uno sport tosto, riuscirai a reggere il ritmo del campo?" mi chiese squadrandomi.

"Piangerai quando ti arriverà un bolide dritto dritto sulle pluffe, caro mio"

"Sarò pronto a restituirlo al mittente" mi rispose prontamente, con aria di sfida. Evidentemente aveva il mio stesso ruolo, bene, vedremo chi vincerà.

Lo vidi accartocciare qualcosa nella tasca, sembrava una pergamena, ma era piegata in modo diverso, in modo preciso e studiato.

"Cos'hai lì?" gli chiesi per pura curiosità.

"Niente d'importante"

"La tieni piegata in modo particolare e non è nemmeno sgualcita, è sicuramente qualcosa d'importante" non sono mica nata ieri.
Lui fece spallucce.

"Non vedo l'ora di vederti sul campo Fox" mi disse sviando il discorso e facendo un passo verso di me; mi alzai dalla sedia prendendo le mie cose, non sarei rimasta lì ancora con lui.

Come diavolo conosceva il mio nome, ma soprattutto come faceva a sapere che fossi in biblioteca? Ha per caso girato tutto il castello fino a trovarmi? Improbabile direi.

Lo squadrai da capo a piedi.
Portava i capelli più lunghi rispetto alla media maschile e abbiamo appurato che fossero rossi.
Occhi verdi chiari mischiati a fasci color nocciola, molto grandi.
Era mingherlino e parecchio alto, direi sul metro e novanta, indossava la divisa dei Grifondoro come ogni Weasley che si rispetti.
Esteticamente ammetto che non mi dispiacesse, ma quel caratterino insopportabile distruggeva tutta la magia.

"Bene, non vedo l'ora" dissi fredda facendo un altro passo verso di lui, le ero vicina e lo guardavo con il collo leggermente inclinato verso l'alto per poterlo vedere in viso.

Accettai la sua sfida e me ne andai superandolo.
E io che volevo solo studiare in santa pace, lui non aveva niente di meglio da fare se non importunarmi? Dannato Weasley.

"E comunque, io sono Fred" bella figura Saturnia, limitati a chiamarli per cognome quei due; così eviterai un'altra figuraccia del genere.

Il lato positivo è che adesso so chi dei due evitare maggiormente, ma non credo che se li avessi davanti entrambi riuscirei a distinguerli.

A cena la testa mi stava esplodendo.
Quell'idiota non faceva altro che parlare verso il suo gemello per poi girarsi a guardarmi, quanto avrei voluto scagliare la maledizione Cruciatus su di lui in quel momento.

"Urnia, stai bene?" mi chiese Pansy. Evidentemente aveva notato che fossi irrequieta.

"Hai mai avuto a che fare con i gemelli Weasley?"

"Non personalmente; non si sono mai cacciati in guai seri, ma sono dei gran burloni e producono scherzi. Non c'è da offendersi se sei loro vittima" oh beh, se lo dice lei.

"Ma sono tra i ragazzi più gentili e disponibili in questa scuola" continuò.

Da quelle parole sembrano proprio degli angioletti, a parte i loro scherzi s'intende, perciò non mi spiego quel carattere così... così... ah, non lo so ma lo odio davvero!

E pensare che quel giorno alla stazione erano risultati così divertenti, mi fecero davvero ridere.
Quello alla stazione londinese è uno dei primissimi ricordi dell'inizio del mio viaggio ad Hogwarts, è un peccato che siano riusciti a rovinarmelo.
Evidentemente più crescono e più peggiorano, soprattutto quel Fred.

A cena mangiai meno del normale, il che non è da me, ma quelle sensazioni negative avevano preso il sopravvento.
Avevo bisogno di riposare.

Spazio autrice 🪐

Ciao a tutti!
Finalmente un dialogo vero e proprio tra i due, che ne pensate?
Nel prossimo capitolo ci sarà un 'Pov Fred' necessario direi.
Spero che la storia fino a cui vi stia piacendo e se è così commentate.
Kisses.

Ginger Love | Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora