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*3 ANNI DOPO*

Esatto, sono passati ben tre anni da quando ho messo piede ad Hogwarts.
Ammetto che non è stato facile farsi accettare, soprattutto dalla mia casa.
Sono stata presa di mira per molto tempo, con occhiatacce, smorfie, ignori e tutto seguito da una mia indifferenza o risposta a seconda dei casi; sarò anche bassetta e minuta, ma sono in Serpeverde per un motivo.

Con il passare del tempo, mostrando il mio carattere forte, la parte migliore di me, le persone iniziarono a meravigliarsi di come io affrontassi la situazione e hanno imparato a non giudicare dalle origini di una strega o mago che sia.
Inoltre, sono entrati a far parte dei Serpeverde sempre più non purosangue; ed io sono stata proprio colei che li ha accolti a braccia aperte.

Si dice che anche il direttore della mia casa, il professor Severus Piton, sia un mezzosangue e se lo è lui può esserlo chiunque diciamo, no?
Ma alla fine che importanza ha? Puro, mezzo, un quarto di sangue; chi se ne frega!
Siamo tutti maghi e tutti qui per imparare e divertirci, perché fare distinzioni o razzismi addirittura?
Per fortuna non è più così, anzi, oramai quasi quasi ci scherziamo e ridiamo sopra tra di noi.

Ma parliamo di adesso, dopo ben tre anni su sette passati in questa scuola ho imparato sempre più cose.
Materia preferita? Ovviamente pozioni!
Sono un'inguaribile precisa e organizzatrice, le dosi e le ricette sono il mio forte e per di più ho trovato, nello sportello dei libri smarriti, un libro trasandato ma pieno di appunti che mi fanno creare pozioni a dir poco impeccabili.

Era mattina e la luce del sole filtrava sotto l'acqua del Lago Nero, fino a sbattere sulla finestra della mia stanza e non fui l'unica ad accorgermene dato che Pansy era già sveglia.
Oramai siamo inseparabili, è praticamente mia sorella. Mi ci ritrovo tantissimo con lei, abbiamo le stesse opinioni, gli stessi pensieri e ci raccontiamo di tutto; anche se a volte il nostro forte carattere ci mette contro, ma altrimenti che divertimento ci sarebbe?

Dopo essermi preparata con la mia divisa, salii nella Sala Grande per fare colazione.
È un'abitudine che ho sin da piccola, i miei mi dicevano sempre "se non fai colazione non esce il sole", dato che ero solita alzarmi presto la mattina. Crescendo mi accorsi che non era così, ma che ci vuoi fare con due genitori appassionati di astronomia? L'abitudine di mangiare al mattino è rimasta, senza colazione non riesco ad affrontare la giornata.

Dopo qualche minuto una figura si mise vicino a me, o meglio, si sedette. Una chioma bionda platino, impossibile non riconoscerla.

"Buongiorno Draco" dissi senza neanche girarmi, un dettaglio della vetrata della sala ormai aveva catturato la mia attenzione.

"Ciao Urnia" lo vidi sorridere con la coda dell'occhio. Non lo fa spesso, si vede che è di buon umore.

Draco Malfoy è stato il mio peggior incubo lo devo ammettere.
Buona famiglia, purosangue e veramente un disprezzatore per chi non avesse i genitori maghi, beh, possiamo dire per colpa dell'ideologia dei suoi, soprattutto di suo padre: Lucius Malfoy.
Era stato Draco a mettermi praticamente l'intera casa contro, ma come ho già detto, non mi ci volle molto a fargli capire chi non fosse all'altezza dell'altro e così smise di darmi fastidio.

"Sai che giorno è oggi?" sembrava fremere, cosa c'era di tanto importante?.
Mi voltai verso di lui una volta finito di bere la mia tazza di latte macchiato; odio quando fa così, come si fa ad avere quest'umore di prima mattina. Sospirai.

"No, Malfoy. Che giorno è oggi?" gli chiesi imitando il suo entusiasmo per un attimo, poi tornai alla mia stanchezza.

"È il giorno delle selezioni per la squadra del Quidditch! E si dia il caso che proprio io, che sono il tuo migliore e carissimo amico, sia il capitano dei Serpeverde..."

"Oh, no... ti prego!" farfugliai tra me e me.
È già arrivato QUEL giorno? Sapevo già dove voleva arrivare.

"E voglio che tu mia cara Saturnia, faccia parte della mia vincente squadra. Non vorrai mica deludere il tuo caro e vecchio amico Malfoy, vero?" disse cercando di fare una faccia da cerbiatto per quanto gli riuscisse.

Sono ormai tre anni che Draco cerca di impiegarmi nella nostra squadra, e sono tre anni che io prontamente rifiuto.
Non perché io non sia brava, anzi, me la cavo bene sulla scopa, ma non credo di essere portata per un gioco così violento e strong come il Quidditch; perché se mai mi arrivasse una pluffa addosso mi dovrebbero trattenere dallo scagliarmi contro chi me l'avesse tirata, per evitare di ridurlo in cenere.

In poche parole lo renderei ancora più violento e inoltre sarei l'unica femmina della squadra, non credo neanche che ci sia mai stata una femmina della squadra verde e argento.
Sono conosciuta come l'eccezione alla regola, ma non credo che sia questo il caso.

"Sai già la mia risposta, Malfoy. È composta da due letterine"

"S e I?" chiese con non so quale speranza.

"Non giocherò a Quidditch, Draco" dissi alzandomi con uno sbuffo, dirigendomi verso l'uscita della sala.

"Oh, e andiamo! Lo so che saresti l'unica femmina ed è proprio per questo che mi servi" si alzò anche lui dal tavolo, raggiungendomi con un paio di falcate.
Si, non è molto bravo con le parole; sta solo peggiorando la situazione.

"Intendo che ho bisogno del tuo carattere forte e la tua aggressività in campo, sai quanto saresti brava se tu incanalassi il tuo carattere nel gioco? Vinceremmo tutte le partite del campionato grazie a te" ed ecco che inizia con gli elogi, anche se ammetto, non mi dispiacciono.

In effetti non ha tutti i torti.
Pensandoci bene potrei dare il massimo di me come battitrice, o magari portiera, o cercatrice addirittura.
Ammetto che quell'idea mi stava intrigando parecchio, maledetto Draco.
Sospirai nel fermandomi con i miei libri in mano, mi voltai verso di lui.

"A che ora?" dissi rassegnata. Lui non poté fare a meno di un gesto di vittoria.

"Si! Grazie Saturnia, non te ne pentirai; alle 17 in campo, dopo le lezioni. Non fare tardi!" mi disse correndo via.
E in effetti dovevo correre anch'io, tra dieci minuti sarebbe iniziata la prima lezione della giornata.



Spazio autrice 🪐

Ciao regaz!
Ho una domandina per voi: che ne pensate del nome Saturnia? A me, personalmente, piace da impazzire.
Nel prossimo capitolo ci sarà effettivamente un suo incontro con i twins, penso che la storia la incentrerò su Fred e più avanti capirete perché.
(No, non ho intenzione di farlo morire e anche se dovessi cambiare idea non ve lo direi!)
Mi rendo conto che Draco è un po' fuori dai margini come personaggio, ma io me lo immagino così come amico e spero che lo apprezziate.
Kisses!

Ginger Love | Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora