X. 𝖿𝗈𝗋𝗌𝖾 𝗆𝗂 𝗆𝖺𝗇𝖼𝗁𝗂, 𝖿𝗈𝗋𝗌𝖾 𝗆𝗂 𝗎𝖼𝖼𝗂𝖽𝗂

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Consiglio:
Leggete questo capitolo, ascoltando "Unconditionally" di Katy Perry.
P.S. La trovate, ancora una volta quassù.

Che doveva fare? Aveva bisogno di sentirlo, ma non aveva il coraggio di fare una stupida chiamata!

Non si fidava ancora abbastanza per parlarne con Georgia. Quel pomeriggio, si sarebbero viste al parco, avrebbero parlato delle loro vite sentimentali e dei loro drammi, che necessitavano di essere narrati, da buone amiche che ormai erano.

Di fatto, erano passati due mesi da quando Cassandra era in Norvegia. Aveva iniziato a capire un po' la lingua, ma ancora nulla di particolare. Per di più, Elias si era dimostrato come un ragazzo promettente.

« Per me, voi stareste benissimo insieme. Sei tu l'unica a non capirlo! » Constatò la rossa, quando si videro, a tutti gli effetti.

Ma allora, cos'è che le diceva il contrario?

Da quale incantesimo era stata stregata?

In quei momenti, non riuscì a trovare una risposta compiuta. Era tutto un miscuglio, tra il non voler ammettere a sé stessa certe cose e la presunzione di ostinarsi a continuare a farlo. E da quando, nella sua vita, si era infiltrato anche Elias ... ancor peggio. Starete probabilmente pensando:

Qual è il problema? Scegli quel che ti attrae di più.

Tuttavia, se Louis era lontano ed era Elias la persona che stava a corteggiarla ... Perché non smetteva di sperare che la situazione potesse cambiare?

Io l'ho detto che doveva smetter di leggere tutti quei libri.

Perché, semplicemente, non si accontentava di ciò che aveva adesso?

Vedete, Cassandra era una persona fatta di ideali, che sarebbero rimasti costanti nel corso del tempo. Chiederle di dimenticarsi di ... di ... di ...

GESÙ SUO , DI DIMENTICARSI DI LOUIS PARTRIDGE ... Vi avrebbe risposto che avrebbe prediletto qualsiasi altra cosa, purchè non si trattasse di quello. Cazzo!

...

Un giorno di quelli, si guardò allo specchio.

Vide che lei non era soddisfatta. Forse era vero, che spesso la felicità di una persona, dipendesse dalla presenza di un'altra. Se avesse pensato una cosa del genere qualche mese prima, probabilmente, vi avrebbe riso in faccia. Perché il suo scopo era quello di diventare una donna single e indipendente, ma ...

Da quando c'era lui nella sua vita, era stata bene. Prima il suo mondo era confuso, non aveva le idee chiare, nonostante fosse determinata. Di punto in bianco, sentiva di potercela fare. Perché Louis era diventato la sua colonna; la teneva in piedi. E da un pò sentiva la mancanza del suo sostegno.
Se era una colonna era una colonna. La sua funzione era quella di sostenere, in questo caso, le emozioni di Cassandra.

Ma forse era solo una sua giustificazione. Magari Louis Partridge le mancava davvero, ma di certo, non solo per questo motivo. In ogni caso, la domanda che la opprimeva come a soffocarla era:

E lui? Anche lui sentiva questo vuoto dentro di sé continuamente? Aveva la necessità di guardare il telefono ogni 10 minuti, nella speranza di vedere un messaggio da parte sua?

A lui ... passavano per la mente i momenti passati insieme?

Non poteva di certo esserseli scordati.

Louis Partridge ... tu, caro mio, manchi alla ragazza che ti ha disprezzato tutte le volte in cui ci stessi provando con lei, alla stessa che non riusciva a rivolgerti neanche una parola o ... un'espressione dolce e raffinata, a quella a cui non importava cosa pensassi sul suo conto e sempre a lei, che non voleva vestirsi diversamente solo perché si trattasse di te.

Abbastanza cuore || Louis PartridgeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora