Operazione 0: 15 giorni, l'isola

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Namir si svegliò dopo che si addormentò su quell'isola. Era rudimentale,spoglia. Era disabitata e piena di sabbia e qualche albero. Il mare era bellissimo, il sole splendeva in cielo come non aveva mai fatto nelle polverose città, si notavano in cielo dalle altre parti grandi nuvoloni che venivano assorbiti dalle grandissime navi nel cielo. Namir fece un grande respiro e iniziò a studiare un piano all'ombra di un'albero. Non sapeva dove si trovava, quanto vi avrebbe messo per rincontrare la terra ferma e aveva sempre più fame. L'idea era quella di trovare una cittadina senza troppe cose per potersi imbucare e quindi costruire un'imbarcazione per andare al largo. Non sapeva proprio da dove iniziare, gli alberi sembravano fin troppo resistenti. E per il cibo? Altrettanto, quelle barrette non sarebbero bastate. La soluzione più semplice era quella di imparare a cacciare qualsiasi cosa si camminasse essendo quell'isola, che percorse svariate volte, quasi totalmente desertica. Prese dei rami e la pistola, rendendola essendo essa versatile in grado di possedere una baionetta. Sebbene sembri inutile era utile in queste situazioni. Prese una foglia di palma e la sfruttò per legarci due bastoni, che affilò col coltello, avendo un tridente un pò storto e gracile, ma in grado di catturare i pesci. Per quanto fossero estreme le condizioni di Namir era felice cosi. Passò cosi la giornata, mentre nel frattempo le spie e forze segrete Egiziane erano sulle traccie di Namir. Gli ultimi avvistamenti risalivano a quella mega tecnotropoli. Era una vera e propria caccia al ragazzo, tutti i mezzi tecnologici avevano tracciato infine solo 3 possibili percorsi in cui furono mandate le spie a controllare, uno di questi proprio quell'isola.
Nel frattempo le lotte continuavano: Isan, per quanto orribile il contesto, aveva trovato un modo tutto suo per sfogarsi, ovvero usando le migliori armi in circolazione. La città A era piegata a metà e la reazione popolare fu ovvia: già dall'inizio della giornata le truppe rivoluzionarie entrarono nei settori A31,A32,A33 trionfanti in cui furono accolti dalla popolazione locale. Dai settori A100 fino ad A105 ci fu una totale anarchia, sorsero movimenti provvisori e l'anarchia si trasformò in dittature personali guidate da disertori del governatorio in costante sfascio. Mulak arrivò ad isolarsi nell'intero palazzo del potere a Città del Capo per paura di un golpe non guidato dai rivoluzionari. Nei settori senza anarchia nacque un senso di resistenza verso tutte le figure estranee alla città, aumentando le complicazioni per le conquiste dei settori, soprattutto negli A².la conquista fu fortemente provata dato lo spostamento dell'esercito egiziano appunto su quei settori dove vi fu un genocidio: gli egiziani usavano contro tutti armi mirate alla distruzione massiva sperimentandoci anche le più potenti armi a fissione nucleare possedute. Ruben ordinò inoltre di ritirare quante più truppe dai settori A² ormai sotto mano egiziana: in 1 giornata ne furono 100 A². Vi furono due riunioni dove Ruben partecipò assiene a tutti gli altri capi che ignoravano totalmente le richieste di cessare il fuoco nella città B per supportare la guerra nella città A. Ruben senza il supporto soprattutto diplomatico di Talil non aveva abbastanza consenso ma Talil oltreché ad essere in riabilitazione era soprattutto instabile mentalmente e totalmente sconfortato. Ruben provò spesso a far risalire l'umore del compagno ma tuttavia era sempre più provato dalla situazione. Ruben non potendo lasciare da soli i rivoluzionari li portò con se per la conquista dei settori. Isan inoltre progettò un modello più veloce di mecha che sebbene sia grezzo poteva essere prodotto dalla Repubblica Libera Africana. Il nome era ancora da decidere ma si davano tantissimi appellativi tutti a star a significare Libertà. Isan premeva molto su questi modelli perché erano tutti pezzi prendili smontando i mecha infunzionali e rotti. Isan lo chiamava RC-01:

Significava letteralmente compagno da strada 01

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Significava letteralmente compagno da strada 01. 1 cabina di comando e 1 mitragliatrice al plasma da combattimento, una che potevano potare 2 o 3 soldati. Aveva un totale di 8 missili guidati a risoluzione umana, di cui ne sparava 2 alla volta e 1 cannone leggero che sparava granate stordenti antiveicoli. Aveva delle trasmissioni che usavano frequenze radio, frequenze molto vecchie che erano comuni in Africa e tracciabili solo se si possedevano delle stazioni radio. Il mezzo in se era totalmente coperto e si poteva vedere fuori grazie alla telecamera a risoluzione umana e microscopica posta sul fronte del mecha veloce. Era inoltre dotato di gambe e braccia leggere, costruite con materiali appositi. Certo aveva dei difetti ma erano ovviabbili per il numero di difetti per mezzi prodotti: 5.000 ogni 50 mila. Fu rapidamente avviata la produzione e servirano principalmente per entrare nei vicoli dei settori e tendere imboscate lampo alle enemie. Quella giornata fu utile per avanzare rapidamente fino al settore 50. Nella città B la resistenza era 0 se non da una corporazione, un movimento che prese elevato piede fra il popolo:

 Nella città B la resistenza era 0 se non da una corporazione, un movimento che prese elevato piede fra il popolo:

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Era il Movimento di Difesa Nazionale. La MDN era comparabile alle dittature protezioniste e ai patriottici, una branchia di persone elevatamente estesa che si contrapponeva al concetto di stato unitario mondiale e di perdita di nazionalità. Questa occasione diede capacità ad Armand Gustav di mettere radici in Africa e di fondare qui il suo ideale impero isolazionistico. La città B fu rapidamente conquistata ma unicamente a metà: 1.000 settori B furono presi mentre 2.000 settori B² appartenevano di fatto all'MDN i cui cittadini di loro spontanea volontà affissarono bandiere e crearono barricate estraneando l'intero mondo fuori da quell'utopia autarchica. Da qui il senso della seconda riunione: ora come si procedeva? Entro la giornata di domani anche altri mille settori sarebbero stati presi senza problemi dalle forze congiunte e la città B sarebbe presa a metà, poiché l'altra metà comandata da Armand Gustav non era tanto d'accordo dall'essere assediata. Tuttavia neanche era fattibile invaderla essendoci l'unicovo consenso popolare e andrebbe a tal punto sterminata tutta. Ruben a questo punto propose di parlare per una pace ed alleanza fra loro e l'MDN in cambio di un'aiuto vero nella Città A. Tutti i Capi accettarono in cambio che però fu Talil a parlare con Armand. Ruben dovette accettare e trovare un modo subitaneo per convincere Talil. Il modo sarebbe stato quello di...mentire. Ruben pensò di mentire a Talil, e dirli di sapere dove adesso fosse Namir, e che lui sarebbe stato impegnato nelle sue ricerche e nel frattempo però serviva aiuto in guerra e che quindi per rivedere Namir Talil avrebbe dovuto aiutare Ruben in guerra. Talil accettò, sebbene ancora ferito. Nel frattempo che la sfaldatura del governatorio fosse quasi certificata i governi di tutto il mondo e non iniziarono a interrogarsi su quanto fosse facile tenere in vita la tecnocrazia dopotutto. Il Miliardo e 100 milioni di persone nel Governatorio andavano mano mano ad abbassarsi a causa della guerra civile. Nessun Governatorio doveva salvare gli immigrati: Ghestav ebbe l'ordine di sparare a tutti quelli che superavano il confine per "sicurezza contro i rivoluzionari". Ghestev eseguì gli ordini e Mulak si rendeva sempre più conto di come lasciavano cadere il Governatorio in cambio di spartire bene le terre del governatorio stesso.

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