Operazione Z: Storia di un Cacciatore di Taglie

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"Quindi, veniamo alle presentazioni, ragazzo. Sono Doria, cacciatrice con 50 uccisioni confermate. Sono un'esperta di pistole e di esplosivi. Mi occupo soprattutto della logistica, che non fa per questi cazzoni. Lui, quest'uomo barbuto, è Wagner."
Wagner tolse dai piedi Doria e si presentò al ragazzo: "bhe, Haha, presentazione del cazzo prima. Sono Wagner, piacere. Ho 92 uccisioni confermate e mi va bene tutto per uccidere, vengo chiamato il torturatore perché amo massacrare le mie vittime col tempo, lentamente."
Doria si arrabbiò e tirò un calcio in bocca a Wagner, spostandolo. Sputò su Wagner intimendoli di stare al suo posto e presentò il vecchio.
"Lui è Augusto. 125 uccisioni ma non ha mai toccato una singola persona: è un'esperto di avvelenamenti e simili."
L'anziano uomo si chinò per salutare il giovane ragazzo.
"E poi, ci sono io"
L'uomo in abiti neri e con gli occhi gialli sembrò balzare dietro Namir, spaventandolo.
"Sono..Ager. Esperto dello stealth, amante delle armi bianche. Ho ucciso 105 persone così, arrampicandomi in silenzio dietro di loro e tagliando loro la gola..."
Namir inquietato rispose con un semplice "ottimo"
"Bene. Inizi da subito il tuo lavoro, ragazzo. Come ti chiami?"
"Namir, Doria. Io non sono esperto in qualcosa o simili semplicemente combatto per la mia sopravvivenza."
"Allora, Namir. Testiamo le tue abilità con un'operazione facile. Uno spacciatore di un Droghiere di basso rango. Sta intaccando gli affari vendendo le sue pillole prodotte a merda a prezzi indecenti. Abbiamo localizzato la sua casa, devi entrare e fare piazza pulita. Ovviamente ci sono le guardie quindi se proprio devi dare di matto non farlo fuggire, non ci pagano per uccidere  le guardie, ok?"
"Ehm aspetta un'attimo"
"No, non abbiamo tempo da perdere. Al lavoro, dobbiamo testarti. Ager ti seguirà da lontano."
"Ma le armi?"
"Ah, vero. Wagner, fagliele vedere"
Wagner con la faccia rossa dal calcio tirò un calcio su un muro della base aprendo uno scompartimento pieno di armi, più o meno moderne."
"Ti consiglio quelle stealth" Disse Doria.
Namir allora prese una pistola molto più moderna della sua, la LP900. Aveva 4 calibri ed era multiuso, aggiungendo o togliendo in completa autonomia e autosufficienza mirini silenziatori o spessore a seconda del caso e del calibro selezionato.
Inoltre prese un coltello multifunzione con vari ricami sulla superficie. Ti tenne comunque la sua magnum preferita ed,il giorno successivo, iniziò la sua operazione:
Erano stati disattivati i sistemi di allarme per permettere a Namir di superare quest'ostacolo ed entrare prima in casa. Si nascose in una siepe ed analizzò per mezz'ora gli spostamenti e armamenti delle guardie: erano tutti Kalashnikov-07 (2070) o Kalashnikov-74 (2774) nei casi migliori. In mezz'ora nel suo lato 3 guardie si spostavano ogni 5 minuti. Quindi era veramente difficile ucciderle, perché in mezz'ora passavano 9 guardie diverse e quindi Namir doveva supporre che fossero realmente solo 9 le totali fuori casa. Mise la LP900 al minor calibro e vide che si dotò di silenziatore e micro mirino a infrarossi e comparve una cuffia da mettere sulla tempia che permetteva di sentire il battito e le voci di chi puntava. Namir aspettando altri 20 minuti notò che c'era un momento morto in cui passavano solo  2 guardie sul suo lato, forse il cambio. Decise di agire lì: sparò a gran velocità ad entrambe ed avendo solo circa 5 minuti portò nella siepe i due corpi. Si accorse solo dopo del fottio di sangue per terra, allertando ugualmente le guardie. Le guardie iniziarono quindi ad essere di più e tutte a perlustrare la zona. Namir doveva pensare in fretta e iniziò a muoversi lentamente per le frasche e le siepi. Ciò lo portò al retro della casa. Vi era un capannone, il campo da tennis  e una fontana cambia forme. Qualcuno stava giocando a Tennis e pensò che fosse per l'appunto l'obiettivo. Dopo poco per l'appunto venne fatto entrare in casa magari in una stanza speciale. Ager da lontano inziò ad insospettirsi ed andò da Namir. Si prese un colpo quando se lo trovò alle  spalle a chiedergli se andava tutto bene. Namir orgoglioso gli disse che per ora era tutto secondo i piani. Ager quindi lasciò fare a Namir ed uscì dalla recensione per fumarsi una sigaretta. I controlli dietro alla casa erano sparsi e si contavano altre 10 persone totalmente diverse. Poteva passare per le frasche e fare un buco al capannone, e così fece: riuscì a non farsi sgamare  ed entrò nel capannone dove c'erano semplicemente attrezzi di vario tipo. Allora Namir pensò a fare un diversivo: diede fuoco al capannone e fuggì per le frasche tornando dov'era prima. Tuttavia anche alcune frasche ma dietro alla casa iniziarono a prendere fuoco lasciando Namir a un punto della casa, che però ora era scoperto e permise a Namir di entrare in casa. Vi era l'inserviente che dovette uccidere prima di entrare in casa. Dopo ciò barricò la porta di quella camera, dove c'erano vari robot inservienti desiderosi di comandi. Namir usò gli infrarossi per perlustrare e sentire le persone sul piano:  poteva sentire delle donne, come se fosse un bordello ma anche varie voci maschili, forse guardie. Davanti a lui aveva circa 15 guardie insomma. La stanza di collegamento prima dell'ingresso era vuota ed inziò così a spostarsi lì barricando e chiudendo l'ingresso della casa. La stanza dopo era analoga a quella dell'inserviente. Prese un calibro medio basso, comunque dotato di silenziatore ma in grado di fare fori, e uccise attraverso la porta un'altra inserviente. Entrò e capì che davanti a quella stanza  vi erano due piccole (circa) stanze con 1 o 2 guardie. Namir quindi scelse di optare per lì. Doveva capire se ci fosse una stanza a dividere il bordello e due altre due stanze: e c'era ed pure vuota. Ci entrò: c'erano enormi scalinate e questo lo costrinse a sbirgarsi, usando lo stesso calibro di prima per uccidere l'unico in quella stanza. Era un'armeria, quindi era il momento: uccise anche l'altra guardia nella stanza affianco e prese tutti gli esplosivi a tempo inziando a  programmarli e a usare miccie a scoppio ritardato. Prese tutto e lo lanciò nella stanza del bordello dando fuoco alla miccia. Tutte le guardie, che erano una ventina, si allertarono e iniziarono a fare fuoco. C'era anche chi si lanciò fuori dalla finestra e la corsa di Namir finì per non uscire in tempo dalla casa e il boato dell'esplosione fece crollare il doppio piano. Namir fu colpito dalle macerie in caduta, rompendosi le gambe e gridando dal dolore. Quindi Ager sentendo tutto ciò iniziò il piano di fuga. Propabilmente la casa che era distrutta a metà aveva ucciso lo spacciatore ma Ager adesso dovette iniziare una vera e propria strage delle guardie fuori casa: dalla siepe lanciò 15 coltelli colpendo tutti e 15 al cuore delle guardie. Saltò sulla testa di una di loro e si aggrappò al corpo di un'altro colpendolo ripetutamente col coltello per fare poi un balzo verso un'altro di questi facendolo cadere prendendo la sua arma e sparando alle altre guardie in arrivo. Si lanciò nella casa  distrutta prendo e drogando Namir. Nel frattempo il fronte stava per essere raggiunto. Iniziavano i primi contatti fra le truppe e i primi massacri. In mezza giornata intensa le idee delle reclute passarono da una guerra che  fosse una gita nella città T a un quadro di un massacro. I rivoluzionari, stando tantissimo tempo in guerra erano per la maggior parte accettati dalla propaganda. C'è chi ormai provava gusto, chi invece si sentiva di star aiutando il sogno di africa libera a ogni uccisione e chi ormai era così traumatizzato da non riuscire più a esprimere il disappunto. Le armate rivoluzionare erano divenute le armate della morte con 5 milioni di attivi in guerra. Questo non piaceva ad Assad, che andò ad incontrare a GalliPolis il capo della città. La città indipendente aveva come sovrano Znakir Murat. Il successo sarebbe stato Mulak Murat, figlio primogenito di Znakir. La città di GalliPolis godeva del pieno sostegno popolare avendo un'armamento decente, anche grazie agli egiziani. Ma Assad ora aveva bisogno più che un loro supporto di spazi per gli armamenti ma aveva bisogno che si schierassero per la conquista della capitale.
"Non c'è molto da dire, compagno mio." Disse Znakir, anziano, ad Assad versandosi del liquore amaro. Quando lo bevve, viscoso e amaro com'era, strizzò gli occhi.
"I patti stipulati più di un'anno fa non erano questi."
"Ed è per questo che sono qua, per cambiarli"
Disse Assad, mentre si accese come un fiammifero il sigaro.
"E perché dovremmo accettare?"
"Se non vuoi che questa cazzo di città diventi di Amir Kao come nome di città 5, Per Allah!"
Disse Assad con le braccia sul tavolo, sbattendole e con una faccia che esprimeva rabbia, incertezza e follia.
Znakir guardò Assad quasi con ribrezzo. "Siamo arrabbiati a quanto vedo. Forse il vostro esercito non è più in grado di giocare coi rivoluzionari."
Assad si dovette tenere la frecciatina. Si ricompose e chiese scusa aggiungendo:
"Bhe, effettivamente è un periodo di alto stress. I rivoluzionari stanno dando qualche problema ed è per ciò che sono qui."
"Mi spiace, Assad. Non penso che possa accettare alcuna ritrattazione dei termini già da tempo stipulati."
Assad si grattò il naso e coi nervi a fior di pelle guardò il cielo e disse:
"Proprio una bella città GalliPolis. Hai ragione, Znakir, perdonami. È che sono molto stressato. Se mi affittassi una suite per me?"
Znakir un pò stranito tuttavia decise di acconsentire.
"Certo,Assad. GalliPolis apre le porte a tutti. Ti farò trovare una suite pronta con qualche donna, se desideri"
"Certo."
Assad uscì dal palazzo ed entrò nella macchina che lo avrebbe portato alla suite. Parlò con il suo vicepresidente, Mak Lao, incaricato della gestione interna dell'intelligence e delle grandi opere nel paese. Mak era molto giovane e proveniva dalla Capitale di Roma del Governo Centrale Europeo. "Chiama quelli a El Cairo. Fai inviare un Reggimento di BX. Domani si assalta  la famiglia di Znakir. Io mi occupo di quel Bastardo. Dichiarato il Colpo di stato Amir Kao prenderà con le sue truppe la città per proteggerla. Avviso io quel coglione di Kao."
"Ma non è rischioso? Hanno un'esercito importante"
"Offriremo soldi a tutti i generali e chi si oppone se la vedrà coi Titan F140. La città ci serve come il supporto militare dei generali e la possibilità di produrre ancora più mezzi."
"Va bene, avviso le forze schierate a El Cairo."

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