Si stava meglio quanto si stava peggio?

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"Si stava davvero meglio quando si stava peggio?"

Come ogni mattina, i cittadini di quelle grandi e polverose città si svegliavano: guardavano in cielo, e capivano che era la solita giornata come le altre, dove l'unica strada percorribile era quella per andare a lavoro. Fra loro, un giovane ragazzo aveva da poco abbandonato casa per spostarsi nei settori vicini alla grande possibilità di lavorare in una miniera, dove avrebbe dovuto raccogliere risorse e assemblare a catena pezzi diversi fra loro. Si trovava nel settore 2.025-A², dove vigeva un gran sito di che scavava per svariatissimi km sotto il terreno e che grazie a varie apparecchiature da lavoro aiutavano l'estrazione di minerali preziosissimi. Questo ragazzo essendo nuovo, non poteva usare quei macchinari e usava quindi guanti multi funzione per la presa di grandi macigni,per la loro frantumazione e per la ricerca di minerali. Vide, mentre scavava e faceva il suo, alcuni prendere pezzi grandi di oro e ferro, tentando di rubarli: nemmeno il tempo di rendersene conto, ed erano morti: androidi con tute Blu, caschi ossigenati e piccole armamenti gli corsero dietro e con precisione millimetrica le armi spararono automaticamente in testa. L'operatore non fece nient'altro che premere un bottone, l'arma si alzò e con un mirino laser puntò dritto dove voleva, nel settore desiderato. Poi, grandi robot fumosi,modi aspirapolvere, raccolsero il suo corpo ed, in poco, tornò la normalità e tutti quelli del gate tornarono a lavoro. Il luogo, era davvero immenso: un cono concentrico con tantissimi piani e sui cui ognuno aveva anteposto all'entrata un grande numero rosso. Era pieno di fori circolari e alla stessa fine del cono vi era una grandissima trivella che era gestita da una moltitudine di operatori, molto più preparati a perizie e casi di malfunzionamento rispetto agli operai della miniera. Il cono era in costante crescita, trivellando solo però quando la miniera era chiusa. I numeri partivano  dall'1 fino al 5200 ed vi erano varie tipologie di miniere settori: quelle sulla terra, quelle sulle comete, quelle sui pianeti, quelle sulle meteore e quelle nel mare. In aria, invece, mega catene di assemblaggio dove tutto il CO2 finiva dentro enormi aspiratori poco sopra in cui altre persone lavorarano. Era un'enorme rete, e il ragazzo, cosi giovane, non sapeva che pesci prendere. Questo prestigioso lavoro è stato passato da suo padre e sua madre a lui, garantendogli una posizone vicina alla mineira che rendesse agevole il suo arrivo a lavoro. "Prestigioso" perché è un lavoro ottenuto in madrepatria senza doversi allontanare troppo, cosa per i residenti della città A davvero poco dignitosa: "un buon genitore è quello che garantisce". Nonostante ciò, era molto faticoso e la paga mensile era di 100.000 rubli africani, validi ovunque nel territorio africano. Il Ragazzo, tutto sudato, tornò a casa a piedi. Si guardò intorno, e nel cielo vide il cupo nero scuro essere assorbito da quelle enormi navi volanti. La terra era arida e in lontanaza si potevano vedere fabbriche dove c'erano invece che fumi fabbriche con grandi loghi: erano le fabbriche di clonazione, in cui  animali clonati e uccisi venivano portati in tutto il settore. Così veniva fatto con tutto il cibo, che finiva negli alimentari gestiti dal Governatorio Africano. Il
ragazzo esattamente non sapeva cosa fosse l'Africa come quasi nessuno dei lavoratori. Sapeva quel che doveva sapere per vivere, ma nemmeno poteva votare: vi era nel governatorio un cosidetto suffraggio tecnoculturale, dove le persone istruite potevano andare al potere, e per istruirsi, era necessario pagare: la scuola diventò sempre un valore meno importante, finendo per essere abbandonate dal Governatorio, venendo create solo scuole private ma che garantivano un'entrata nella vita politica e uno standard di vita veramente agiato.
Ma al ragazzo non importava, insomma: comandare era faticosissimo, lui ne sapeva meno di niente, almeno ora con questo sudore si ritrovava 100.000 rubli, che possono essere tante cose. Tornando a casa a piedi, vedeva anche case malconcie e in paglia fuori dai settori,in cui era legale costruire senza regolamenti, ma anche costosissime dimore spesso degli stessi politici o "intellettuali" che vivevano fuori dai settori, questo perché lo standard del settore non lì rappresentava, trovandosi spesso a costruire dimore fuori dalla comune casa che si trovava nei settori più esterni, che costavano anche miliardi di miliardi di rubli. Quando passava lì vicino, desiderava ardentemente di entrare in una di queste case: magari, se si conservava per un decennio parte del suo stipendio poi se la sarebbe potuta permettere, no?
Arrivò finalmente al suo settore, stanco e affamato. Entrando in quel settore a forma di prisma vide un sacco di persone affollate che andavano avanti e indietro nei vari negozi e case, tutte uguali e attaccate. C'erano anche negozi di robot costruiti dalle aziende del governatorio africano, fra biblioteche e tverie: chi non poteva permettersi una tv poteva riunirsi in questi posti, pieni di tv, e guardare insieme gli altri la tv. I negozi delle tverie  erano anch'essi divisi per settori, ed erano sotterranei, siccome la richiesta di questo tipo di attività andava molto forte nei settori tanto da convincere settori limitrofi a spostarsi per venire nei settori che avevano questi locali.
Entrò per la prima volta in una superalimentari che vendeva televisori e cellulari: erano cellulari coi tasti, nuovissimi, e tv piatte. Costavano dai 100.000 ai 500.000 rubli, cose che per ora poteva sognarsi se avesse voluto mangiare, però chissà, magari poteva cercare un secondo lavoro come cameriere alle tverie.La mamma non avrebbe mai voluto che facesse un cosi penoso lavoro, servire qualcuno è peggio di qualsiasi altra cosa.Poi c'erano cellulari a mattone, gia più accessibili che avevano costi moderati, come  fra i 30.000 e i 50.00 rubli, mentre tv bianco e nero dai 50.000 ai 100.000 rubli. Qui vi erano anche vestiari e libri, fra cui la "Conquista di Marte" e vestiti alla moda: la letteratura era piena di storie avventurose sulle conquiste di Marte, condotti dai valorosi del Governatorio Africano, e voleva essere come loro. Non aveva i soldi e andò a prendere cibo sintetico, meno pregiato ma comunque buono , che aveva il costo di 300 rubli. Si trovò cosi davanti una grandissima fila di persone, prese il numerino: era il 2.500esimo. La fila tuttavia era rapida, il robot sbuffante era veloce e in un paio di ore arrivò nella sua casa. Datagli dal padre, la pago oltre il milione di rubli, frutto di una vita di lavoro. Nessuno rubava a causa delle pattuglie robot bianche con potenti laser e scanner: la città A era più che sicura: i più benestanti

, La casa non era un granché ma aveva un letto e gli andava bene. Arrivò la notte, un buio pece di fuori, i lampioni volanti si accesero. Il Ragazzo sentì fuori due uomino che parlavano fra loro, e incuriositò si mise a origliare.
"Hai quello che ci serve?"
"Certamente, ma non parliamone qui"
Dalla finestra si vide una luce rossa, era uno dei robot sorveglianti.
I due cambiarono subito il lori carattere e dissero:
"Si è fatto tardi,mi conviene andare"
"Hai ragione. A domani in minera!"
Passato il pericolo, i due silenziosamente si diressero nella stessa direzione. Il Ragazzo voleva capire, si mise le scarpe e li seguì:
Camminavano con passo svelto e il ragazzo fece quasi fatica a seguirli perché molto stanco e dolorante. Uscirono poco fuori dal settore e entrarono in una caverna. Vi entrò anch'esso, e vide che stavano digitando un codice. Col codice la porta in ferro scricchiolante si aprì e i due entrarono. Aspettò un po', e entrò anche lui. Solo che essendo un posto con 1 due stanze, i due che erano seduti a un tavolo proprio davanti alla porta lo sentirono. Uno dei due prese un arma, per nulla di questa era, costruita proprio come nei secoli passati e urlò contro il ragazzo, spaventato e rannicchiato: "chi sei?! Parla, ti hanno mandato dal governatorio?"
Il secondo invece disse al primo di posare le armi e parlò al ragazzo: " non avresti dovuto seguirci. Chi sei?"
Il Ragazzo disse con voce tremolante: "N-Narim, signore"
"Evidentemente non puoi essere una spia. Puoi essere disperato quanto vuoi, ma avrebbero mandato almeno un'esperto!" Disse ridacchiando
Il secondo di loro, mentre posava le armi disse: "Ebbene, che vuoi? Smamma prima che ti uccidiamo"
"No, aspetta." Disse il primo dei due.
"Potrebbe esserci utile una giovane recluta. Vuoi rimanere in vita? Dovrai essere i nostri occhi e le nostre orecchie"
"S-si ma, come vi chiamate, che state combinando?" Disse il ragazzo intimorito.
"Hah, e noi dovremmo dirti il nostro nome? Non lo faremo mai. Sappi solo che da oggi lavorerai anche per noi"

"M-ma io, io gia lavoro come faccio a fare due lavori?!"

Il primo dei due quindi iniziò dicendo: "dovrai semplicemente fare quello che fai sempre e portare qualche messaggio. Non devi sapere per cosa. E, di notte, dovrai venire qui. Se ci prendono, è colpa tua e poi ti spariamo. Avrai una paga mensile di 200 rubli"

Il ragazzo,Namir, pensò bene di farlo: era costretto,tanto, e nel frattempo lo pagavano il doppio di quel faticossisimo lavoro. Inoltre avrebbe avuto in 1 mese le cose che voleva e in meno di 1 anno poteva togliersi tantissimi sfizi! A lui che importava d'altronde. "Accetto!" Gridò entusiasta
"E chi ha detto che tu avevi la scelta di rifiutare?" Esclamò il secondo

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