Caro Sev

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Caro Sev,

non ti giudico per quello che hai fatto. So che non avresti mai messo la vita di Lily in pericolo.
Ti scrivo questa lettera per dirti addio. Sono andata da lui per cercare di fermarlo, ma sono ben consapevole di non poter fare molto; spero solo di riuscire a trattenerlo il tempo necessario da permettere a mio fratello di fuggire con la sua famiglia.
Gli ho inviato un gufo per avvertirlo, ma non sono sicura che leggerà la mia lettera... Non avendone altri gli ho mandato Agata e questo basterà a fargli capire che sono io, ma prego che James la apra; altrimenti il mio sacrificio sarà stato vano.
Ancora non riesco a credere che l'Oscuro Signore tema davvero il piccolo Harry. Cosa può un neonato contro il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi? Comunque devo chiederti un enorme favore Severus. Ti chiedo di prenderti cura di Merope come se fosse tua figlia e di non rivelare a nessuno l'identità di suo padre. Se lui venisse a conoscenza di avere una figlia la ucciderebbe seduta stante o la userebbe per i propri scopi malvagi.
Ho fatto le cose per bene: dentro alla busta troverai i certificati che affermano che Merope è tua figlia.
Merope Piton.
Suona bene, vero?
Se qualcuno dovesse chiederti di sua madre, puoi dirgli che è morta dandola alla luce e che tu non eri a conoscenza di avere una figlia; non sarà difficile ingannarli, lei ti somiglia così tanto...
Ti ringrazio di cuore per tutto quello che hai fatto per noi, Sev. Grazie di averci accolte a casa tua e di esserti preso cura di noi.
Continua ad amare la mia piccola Mery anche per me e quando sarà grande raccontagli di sua madre, ma non dipingermi come un'eroina; raccontagli la verità! Raccontagli di come sono stata stupida ad innamorarmi di un uomo senza cuore e di come ho voltato le spalle alla mia famiglia per seguirlo, ma digli anche che grazie a lei ho riaperto gli occhi e ho capito gli sbagli tremendi che avevo fatto.
Devo dirti un'ultima cosa.
L'altro giorno ho incontrato Albus Silente. Lui è disposto ad aiutarti con Merope, ma solo se prometterai di cambiare. Ti prego di farlo Sev, non solo per mia figlia, ma anche per te stesso. Tu non sei come lui, non sei come gli altri Mangiamorte.
Sei un uomo buono; anche se spesso tenti di nasconderlo.
Ora devo andare...
Grazie ancora Severus per essermi stato accanto e per avermi protetto da questo mondo buio, ma ora è tempo di rimediare ai miei errori e devo farlo da sola.
Di' a Merope che l'amo più della mia stessa vita.
Addio amico mio,

Tua Penny

La piccola cittadina di Spinner's End era ricoperta da una fitta coltre di nebbia.
Tutto ad un tratto, poco più avanti del fiume inquinato che passava di fianco alle case, apparve una figura alta e slanciata che marciò a passi decisi verso le abitazioni, del tutto indifferente al nauseante odore che proveniva dalle acque putride del fiume. Il vento faceva svolazzare lievemente la lunga barba argentata.
Si fermò di fronte all'ultima casa della stretta via e busso piano alla porta. Dopo pochi istanti venne ad aprirgli un uomo dai lunghi capelli neri. << Silente >> lo salutò con voce stanca. << A cosa devo questa sua tarda visita? >>
Il vecchio sorrise. << Devo metterti al corrente di alcune mie decisioni, Severus >>
L'uomo chiamato Severus si fece da parte per farlo passare. Silente si diresse senza esitare nella piccola cucina e si sedette al tavolo, completamente a suo agio.
<< Vuole del tè? >> domandò Severus accendendo con un colpo di bacchetta il fuoco sotto alla teiera; sembrava nervoso.
<< Sì, grazie >>
Rimasero entrambi in silenzio. << Sono venuto qui per parlarti di Merope >> esordì infine Silente.
Crac
Le tazze che aveva preso in mano Severus finirono per terra mandando cocci  ovunque.
<< Reparo >> disse tranquillo il vecchio, aggiustandole con un tocco di bacchetta. << Via, Severus. Mi sembra una reazione esagerata >>
L'uomo si buttò di peso su una sedia,  passandosi una mano sul viso con aria afflitta. << Avrei preferito rimandare ancora di un altro anno >> disse alzando finalmente lo sguardo
Gli occhi di Silente si fecero seri. << So che tieni a lei, ma non puoi continuare a impedirgli di frequentare Hogwarts >> disse pacato << Non è più una bambina. >>
<< Lo so >>
<< Saprà cavarsela egregiamente a scuola. Grazie a te è diventata una strega molto abile ed intelligente e ti prometto che a Hogwarts sarà al sicuro >>
Severus si alzò e iniziò a percorrere, avanti e indietro, l'intera stanza. << Non dubito di lei Silente, ma  se qualcuno scoprisse che non è mia figlia? Deve ammettere che assomiglia molto a suo padre... da giovane >>
<< Già, gli somiglia moltissimo >> osservò tristemente Silente << Ma nessuno sospetterebbe che sia sua figlia, mio caro Severus >> concluse versandosi il tè finalmente bollito. << Cosa temi in realtà? >> gli domandò dopo averne bevuto un lungo sorso.
L'uomo lo guardò meditabondo per qualche minuto prima di rispondere << Ho paura che per colpa mia venga evitata dagli altri studenti... non sono un insegnate molto amato >> ammise con un sorriso amaro.
Il vecchio mago scoppiò in una risata argentina. << Ragazzo mio! Tu mi sorprendi, pensi davvero che Merope non riuscirà ad inserirsi? >> detto questo fece per andarsene, ma Severus lo trattenne. << È sicuro che non correrà pericoli? >>
Silente gli sorrise benevole. << Ti ripeto che non avrà problemi >> rispose e se ne andò.
Con un sospiro stanco Severus si diresse in camera sua. Lui aveva ragione, come sempre.
Sorrise a malincuore nell'immaginare la reazione di sua figlia quando gli avrebbe comunicato la notizia.

Merope PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora