Falsi Ricordi

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Si sentiva stanco, gli avvenimenti di quella sera si erano conclusi in un modo disastroso, con la morte di un ragazzo e lui non aveva potuto fare niente per evitarlo.
Ora desiderava solo sapere cosa era successo quella notte. << Allora, Harry. Vuoi raccontarmi quello che hai visto? >> domandò gentilmente al giovane Mago che sedeva di fronte a lui, con il volto sporco di sangue e il corpo scosso da tremori.
Vicino a lui, Sirius lo stringeva in un abbraccio rassicurante, senza però staccare gli occhi dall'altra persona presente nel suo studio, Piton che, al contrario del suo antico rivale, se ne stava in piedi vicino alla finestra, del tutto indifferente all'uomo che solo un anno prima aveva ardentemente desiderato di catturare.
<< Quando io e... e Cedric abbiamo toccato la Coppa, siamo finiti in un cimitero >> esordì infine Harry tenendo lo sguardo basso. << Poco dopo è arrivato Voldemort insieme a Codaliscia ed a una terza persona che non ho riconosciuto subito... >>

la cicatrice gli bruciava come mai prima d'ora e, accanto a lui, Cedric lo guardava inquieto, senza sapere cosa fare.
Due figure si avvicinavano lentamente a loro ed una di esse trasportava un fagotto dalla quale provenivano dei lamenti soffocati.
Il ragazzo impiegò poco più di un istante per capire di chi si trattasse. << Scappa Cedric! >> mormorò cercando di non vomitare per il dolore, ma il Tassorosso non lo stava ascoltando, aveva gli occhi puntati sulla persona incappucciata alla destra di Codaliscia. << Ma tu sei... >>
<< Uccidilo! >> gridò a fatica Voldemort e il suo seguace obbedì all'istante. << Avada Kedavra >> esclamò decisa con una voce che ben conosceva.
Alzò lo sguardo verso quella che, fino a poche settimane fa, nonostante i dubbi che lo attanagliavano, aveva considerato un'amica. << Come hai potuto?! >> urlò con tutto il fiato che aveva, senza riuscire a voltarsi verso il corpo privo di vita di Cedric, mentre le lacrime iniziavano a rigargli le guance.
Per tutta risposta, la ragazza si tolse il cappuccio che le copriva il volto, osservandolo con indifferenza. << Non osare rivolgerti a me con quel tono, Potter. Silencio! >> ringhiò puntandogli contro la bacchetta. << Tu meriti solo la morte per quello che hai fatto a mio padre >>
<< Basta così, Merope. Sai che devo essere io ad ucciderlo >> la rimproverò debolmente l'Oscuro Signore. << Ora, fatti da parte >>
<< Si, mio Signore >> la ragazza si era subito messa da parte ma non prima di aver legato Harry ad una delle tante tombe che li circondavano e poi era incominciato l'incubo...

<< Mi state dicendo che quella Merope è la figlia di Voldemort e di... e di Penny?! >> gridò shoccato Sirius. << Non può essere... >>
<< Invece è così, sai bene quali erano i sentimenti che Penelope provava per lui e dal suo amore e dal desiderio di Voldemort è nata Mery >> disse Silente guardando una foto della sua amata nipote che le sorrideva timida. << Penelope ha pregato Severus di prendersi cura di lei senza rivelare a nessuno l'identità di suo padre, persino la stessa Merope ne era appena venuta a conoscenza >>
Sirius balzò in piedi, rischiando di rovesciare la sedia. << Ed ecco il risultato >> esclamò sarcastico. << Come si poteva sperare che dall'unione di una traditrice e di un assassino potesse nascere qualcosa di buono, senza contare che è stata allevata da Mocciosus... >>
<< Adesso basta Sirius! Voglio che Harry sappia la verità, così dopo avrà modo di riposarsi  >> lo interruppe brusco il Preside.
Nel sentire il suo nome, il ragazzo alzò la testa di scatto. Aveva molte, troppe domande che desiderava fare in quel momento, ma non sapeva bene da quale incominciare.
Silente gli venne in aiuto. << Penelope Potter era tua zia, Harry. Era più giovane di un anno rispetto a tuo padre ed era anche una grande amica di tua madre >>
Sirius grugnì rabbioso. << Lo erano fino a quando lei non si è innamorata di quel mostro >>
<< Mia zia si era innamorata di Voldemort? >> chiese sbalordito e Silente annuì ignorando completamente Sirius. << Si, a quel tempo era ancora un giovane di bell'aspetto che nascondeva il suo vero carattere dietro una maschera, anche se aveva già iniziato a commettere gli atti più orribili. Sta di fatto che qualcosa in lui fece battere il cuore della sorella di James e decise di seguirlo. Quando scoprì di aspettare un bambino, Penelope riuscì a sfuggire a Voldemort e... >>
<< Perché scappò? >> lo interruppe Harry, senza capire. << Se lo amava tanto, perché lo fece? >>
<< Aveva capito lo sbaglio tremendo che aveva fatto, ormai sapeva che l'anima dell'Oscuro Signore non poteva essere salvata e così si nascose, prima che potesse scoprire la sua gravidanza. Quando Merope aveva poco più di una settimana si recò dalla sua famiglia in cerca di perdono e di protezione, non tanto per lei, ma per sua figlia >>
<< Stai mentendo Silente >> abbaiò Black. << James non mi ha mai detto che Penelope era tornata con una bambina >>
<< Perché la cacciarono non appena lei gli mise al corrente di chi era Merope e, molto probabilmente si vergognavano troppo per dirtelo >>
<< I Potter erano brave persone! Non insulti i loro nomi con accuse tanto ingiustificate! >>
<< Persino i buoni nascondono una piccola parte di oscurità nel proprio cuore >> replicò pacato il Preside, riprendendo il suo racconto. << Cacciata dalla famiglia, Penelope si recò dall'unica persona che, in tutti quegli anni le era rimasta amica: Severus. Insieme nascosero la bambina e la donna tornò da Lord Voldemort in cerca di perdono e lo ottenne senza troppe difficoltà. L'Oscuro Signore si era illuso che lei fosse ancora sua, ma in realtà non lo era più da molto tempo ed iniziò a passare informazioni preziose a me >>
<< Quindi era lei la tua fonte >> osservò stupito Sirius. << E' lei che ci ha permesso di mettere al sicuro James e Lily... >>
<< Si, anche se loro hanno poi riposto la fiducia nella persona sbagliata >> disse riferendosi al tradimento di Codaliscia. << Penelope ha tentato invano di avvertirli inviando una lettera a sua fratello. Se James l'avesse letta ora sarebbero tutti vivi >>
<< Non dia la colpa di tutto questo a mio padre! >> urlò Harry scaldandosi all'istante. << Non dia la colpa di tutto questo ai miei genitori! >>
<< E' un dato di fatto Potter, se tuo padre avesse messo da parte gli antichi rancori e avesse aperto quella busta ora non ci sarebbe una cicatrice sulla tua testa e Penelope sarebbe ancora viva >> si intromise Piton con rabbia.
Proprio tu parli di mettere da parte gli antichi rancori, quando sei il primo a non farlo. pensò acido Harry chiudendosi in un ostinato silenzio.
<< Va bene >> esclamò Sirius rivolto a Piton. << Ammetto che Penny si era pentita e ha dato la vita per tentare di salvarli, ma se sua figlia ha scelto di seguire le orme del padre dobbiamo ringraziare te, Mocciosus >>
<< Merope non è malvagia >> sibilò a denti stretti.
<< Ha ucciso un ragazzo! >> continuò Black avvicinandosi minacciosamente a lui.
<< Smettetela! >> urlò Silente ponendo fine alla discussione. << Sirius, porta Harry in Infermeria. Senza farti notare, mi raccomando >>
L'uomo, dopo aver lanciato un ultima occhiata a Piton, obbedì e accompagnò il ragazzo fuori dallo studio.
Quando la porta alle loro spalle si fu chiusa, Silente si lasciò sfuggire un sospiro stanco. << Ti senti pronto, Severus? >> gli domandò infine.
<< Nessuno la mai perdonata >> disse l'insegnante di Pozione evitando la domanda. << Nessuno gli ha mai perdonato la sua scelta e nessuno della sua famiglia ha mai accettato Merope. Si vergognavano così tanto che hanno persino tenuto Black all'oscuro di tutto >> continuò sedendosi.
<< Il passato è passato, mio caro Severus. E' inutile continuare a rimpiangere coloro che sono morti >>
<< Non sono sicuro di farcela >> ammise nervoso. 
<< Se vuoi salvarla da triste destino che Voldemort ha tracciato per lei, devi farcela >>

Merope PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora