Rapimento

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<< Sul serio George, non mi offendo se preferisci andare alla festa >> ripeté Merope per la ventesima volta al ragazzo.
<< Ti do fastidio? >>
Arrossì imbarazzata. << No, è solo che... non vorrei che ti annoiassi qui con me in infermeria >>
George scoppiò in una risata fragorosa. << Io mi annoio dove NON ci sei tu >> disse aiutandola a mettersi a sedere.
<< Ok, allora che ne dici di studiare? >>
Silenzio. << Mi sa che farò un salto di sopra >> esordì infine il rosso.
Merope si finse offesa. << Non dirai sul serio? >>
<< Nemmeno tu, spero! >>
Risero l'uno dell'espressione dell'altro.
Madama Chips le aveva ordinato di restare a riposo assoluto per almeno una settimana.
Le ferita alla gamba avrebbe impiagato molto tempo a guarire per via della sua profondità e per il veleno iniettatole dalle punte del drago.
Poi c'erano da calcolare le numerose ferite minori: tagli, contusioni e bruciature.
Insomma non era al massimo della sua forma.
Invidiava Harry per essersela cavata con un piccolo taglio sulla spalla che Madama Chips gli aveva curato in meno di cinque minuti.
<< Dato che lo studio è proibito, cosa hai in mente di fare? >>
<< Semplice >> esclamò prendendola in braccio. << Ti rapisco! >> e la portò fuori dall'infermeria guardandosi cautamente intorno.
<< Se Madama Chips ci scopre nemmeno i miei contatti riuscirebbero a toglierci dai guai >> scherzò la ragazza stringendosi a George. << A proposito... Dove andiamo? >>
<< Andiamo ad una festa >> rispose salendo lentamente le scale che portavano alla Torre di Grifondoro.
<< Cosa? Ma se ci vedono insieme... >>
<< È stata un'idea di Harry, io mi sono solo offerto volontario come carrozza... >> la interruppe il rosso.
<< Oh >> mormorò cercando di nascondere la delusione. Aveva creduto che non gli importasse più di quello che pensava la gente.
<< … E comunque che pensino quello che vogliono >> concluse fermandosi davanti al ritratto della Signora Grassa. << Guazzabuglio >>
L'urlo che si scatenò non appena si aprì il varco per la Sala Comune la lasciò senza parole; c'era l'intera Casa di Grifondoro e stavano tutti applaudendo lei!
Subito le venne incontro Neville che aiutò George a portarla all'interno della Sala.
Vicino al fuoco, circondata da numerosi piatti stracolmi di dolci c'erano una poltrona e uno sgabello coperto da dei cuscini. << Il suo trono, Madame >> disse Neville esibendosi in uno scherzoso inchino.
George la mise seduta e gli poggiò delicatamente la gamba sullo sgabello. << Comoda? >>
Merope annuì felice.
<< Merope! >> urlò la Granger facendosi largo tra la folla. << Avevo il terrore che vi scoprissero o che ti facesse male! >> disse abbracciandola.
Era incredibile come era cambiato il suo comportamento nei confronti della giovane strega in quei giorni.
Sentì George sbuffare. << Grazie per la fiducia! >>
<< Sto bene Hermione. Weasley mi ha trattato come una regina >> disse guardandolo di sfuggita.
Fu la festa più bella alla quale avesse mai partecipato.
Risate e musica a non finire.
Purtroppo Merope dovette lasciarla presto.
Non aveva nessuna voglia di andarsene, ma l'effetto della pozione iniziava a svanire facendoli sentire il dolore alla gamba.
 << Dobbiamo andare >> disse George prendendola di nuovo in braccio.
<< Ma io non voglio >> protestò trattenendo un gemito di dolore quando gli spostò la gamba.
<< Non fare la bambina >>
Nel tornare all'Infermeria George affrettò il passo; era tardi e i controlli erano aumentati; fortunatamente la raggiunsero senza problemi.
<< Arrivati >> sussurrò il rosso rimettendola nel suo letto e salutandola con un bacio. << A domani >> ma Merope era già nel mondo dei sogni.
Sorrise, era la prima volta che una ragazza gli faceva quell'effetto.
George uscì cautamente dall'infermeria e si accorse quasi subito di non essere solo.
Davanti a lui c'era il Professor Silente in vestaglia da sera che lo osservava da sopra gli occhiali a mezzaluna.
<< Professor Silente, io... >> questa volta era veramente nei guai.
<< Oh, non faccia caso a me signor Weasley >> lo interruppe il vecchio Mago. << Stavo solo venendo a controllare la salute di mia nipote, ma a quanto pare sta abbastanza bene da partecipare ad una festa >>
George lo guardò a bocca aperta.
<< Beh, buonanotte signor Weasley >> disse rivolgendogli un sorriso furbo e si avviò verso il suo ufficio.
<< Buo... Buonanotte signore >>

Merope PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora