Da quando l'intera scuola era venuta a conoscenza della sua storia con George, la vita per Merope aveva preso una brutta piega.
Veniva presa di mira da tutti gli studenti (eccetto Grifondoro) e doveva sopportare continue battutine da parte di Malfoy e della sua banda.
Tutto questo, però aveva un lato positivo: poteva finalmente trascorrere intere giornate in compagnia del rosso e del suo gemello.
Quando stava con loro Merope non faceva che ridere, soprattutto quando i due Weasley rispondevano prontamente agli insulti degli altri con scherzi e battute. "Mai sfidare un Weasley" le dicevano.
<< Dove andiamo? >> domandò Fred, mentre si dirigevano verso Hogsmeade per l'ultima uscita dell'anno.
George e Merope si scambiarono un sorriso furbo. << Beh, noi due pensavamo di andare da Madame Piediburro, vuoi venire? >> rispose il ragazzo cercando di rimanere serio davanti all'espressione disgustata del fratello. << Piuttosto esco a cena con Malocchio >> affermò e scoppiò a ridere, seguito a ruota dagli altri.
<< Possiamo andare da Zonko >> suggerì Merope cercando di riprendere il controllo. << Oppure ai Tre Manici di Scopa a berci una Burrobirra >>
<< O una bella bottiglia di Whisky >> esclamarono in coro i gemelli beccandosi un'occhiata omicida da parte della ragazza. << Vi proibisco di n0minare un'altra volta quella schifezza >>
<< Hermione ci ha confidato che ha te non dispiaceva come sapore >> la stuzzicò George e Merope arrossì vistosamente. << Io non... oh insomma, vogliamo andare da qualche parte si, o no? >><< Ammettilo, ti stai vendicando >> si lamentò George, mentre indossava un lungo vestito da mago color smeraldo che faceva a pugni con i suoi capelli.
La strega gli girò intorno critica. << Secondo te, potrebbe piacergli? >>
Alzò gli occhi al cielo. << Stai scherzando spero, e da quando Piton indossa abiti colorati?! >> disse esasperato, ma lei non lo stava ascoltando e, quando uscirono dal negozio, Merope era al settimo cielo. << Non vedo l'ora di darglielo! >>
<< E' bello vedere quanto conta per te la mia opinione >>
<< Non fare l'offeso >> disse prendendolo sottobraccio. << E' riuscito a reprimere il desiderio di ucciderti per me, quindi se lo merita un regalo >>
<< Davvero confortante, Piton >>
Nonostante lo shock iniziale, suo padre aveva preso bene la notizia della sua storia con George.
<< Weasley non mi piace >> gli aveva detto. << Ma è sempre meglio di Paciock >> e con questa sua sottospecie di benedizione l'aveva congedata dal suo ufficio, lasciandola piacevolmente stupita; una parte di lei aveva temuto che avrebbe incenerito George all'istante.
Sorrise, suo padre sapeva essere molto geloso e protettivo, ma non fino a quel punto.
<< Perché sorridi? >> domandò curioso il rosso.
Fece per rispondere, ma nel vedere chi c'era poco distante da loro si tuffò alle sue spalle. << Secondo te mi ha vista? >> sussurrò agitata cercando di farlo indietreggiare.
<< Chi? >>
<< Credo che si stia riferendo a me, signor Weasley >> si inserì una voce che lo fece rabbrividire. Davanti a lui, c'era il Professor Piton e lo stava fissando con un'espressione quasi disgustata; come se fosse un enorme scarafaggio.
E secondo lei gli sono simpatico? Sembra impaziente di scagliarmi contro una maledizione! pensò George che, per la prima volta in vita sua, si ritrovava a corto di parole.
<< Ciao, papà >> disse afflitta la strega riemergendo dal suo "nascondiglio".
L'insegnante spostò la sua attenzione sulla figlia. << Mi sto stancando di ripeterti che a scuola sono il tuo professore, Merope. Credevo di averti detto di restare nel mio studio ad esercitarti con l'Occlumazia >> la rimproverò.
Abbassò gli occhi a terra. Dopo una prova alquanto deludente gli aveva proibito di uscire dal suo ufficio e di continuare gli esercizi da sola; per la prima volta in vita sua gli aveva disobbedito e adesso si sentiva in colpa.
<< Ecco... io volevo... >> farfugliò nel disperato tentativo di trovare una scusa. << Volevo comprarti un regalo >> esclamò infine porgendogli la borsa. << E' da parte di entrambi >>
Alle sue parole, George la guardò sbalordito. Da parte di entrambi? Io ho fatto solo da manichino!
Mentre osservava Piton guardare freddamente il vestito venne assalito da una tremenda voglia di scappare a gambe levate. Siamo morti o meglio, io lo sono.
<< Che pensiero carino, Weasley. Vedrò di ricambiare alla prima occasione >> disse rivolgendogli un'occhiata indecifrabile, ma George era sicuro che dentro di se ribolliva di rabbia; gli sembrava quasi di vedere del fumo uscire dalle sue orecchie.
<< Per stavolta chiuderò un occhio, Merope >> si congedò riponendo velocemente l'abito nella busta. << Ci vediamo stasera >>
Non appena si fu allontanato, George tirò un sospiro di sollievo. Non aveva mai avuto così tanta paura di Piton come in quel momento.
<< E' andata bene >> osservò Merope, cercando di rimanere seria. << Non trovi? >>
<< Perché cavolo gli hai detto che quel vestito era anche da parte mia? Hai sentito che ha detto? Era chiaramente una minaccia! Probabilmente stanotte mi ucciderà nel sonno o mi verserà qualche strano veleno nella cena >>
<< Non lo farebbe mai! >> protestò la ragazza.
<< Ne sei sicura? >>
Finse di pensarci su. << Finché resti ad Hogwarts non può ucciderti. Il nonno non glielo permetterebbe >>
<< Allora non mi resta che andare a vivere con Silente >>
Scoppiarono a ridere. << Andiamo a cercare Fred? >> chiese Merope.
Erano arrivati alla Stamberga Strillante e avevano ancora due ore prima del rientro e George sapeva bene dove si trovasse il gemello, ma non aveva nessuna fretta di raggiungerlo. << Io avrei un'altra idea >> mormorò il rosso iniziando a baciarla sul collo.
<< Potrebbero vederci! >>
<< E allora? >>
Merope arrossi. << Allora? Non dirai sul serio?! >>
<< Tu parli troppo, Piton >>
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Merope Piton
FanfictionMerope ha quattordici anni quando suo padre e suo nonno gli danno finalmente il permesso di frequentare la scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo magico: Hogwarts. Fin da bambina si era sempre domandata il perchè di questo loro strano co...