Severus Piton si trovava nello studio di Silente, mentre quest'ultimo gli dava le spalle con lo sguardo fisso sul campo da Quidditch che si vedeva alla finestra.
Al campo c'erano due ragazzi che volavano in cerchio, in groppa ad un'unica scopa. Sapeva benissimo che erano George Weasley e sua nipote.
<< Posso farvi una domanda? >> esordì infine il professore di Pozioni. << Per quale motivo prima avevate tutta questa fretta di dire a Merope la verità e adesso mi dite che preferite aspettare fino a dopo il ballo? >>
<< Perché credo che si meriti un po' di divertimento, Severus. Come hai detto tu, ha solo quattordici anni >> detto questo si sedette dietro alla sua enorme scrivania. << Però dopo non potremmo più attendere oltre. Dovrà sapere tutto e quando dico tutto intendo anche sul tuo compito, Severus >>
Piton abbassò lo sguardo. << Mi odierà >>
Il Preside sorrise comprensivo. << Non dire sciocchezze. Merope non potrebbe mai odiarti >><< TI PREGO FAMMI SCENDERE! >> urlò terrorizzata.
George scoppiò a ridere, ma obbedì senza protestare. << Persino dopo aver affrontato un drago hai paura di volare su una scopa? Eppure nella prova lo hai fatto! >>
Merope scese barcollando dalla scopa. << Ero io a guidarla! Tu voli come un pazzo, George Weasley! >>
<< Fifona >>Erano entrambi sdraiati su un masso vicino all'acqua; quello era il loro posto segreto, dove potevano restare soli e tranquilli.
Non avevano ancora detto a nessuno della loro relazione, anche se George era sicuro che il gemello avesse intuito qualcosa.
Entrambi non avevano mai avuto storie serie perché preferivano essere solo loro due: i gemelli Weasley.
Con le ragazze di George, il fratello era sempre stato un po' troppo pesante; le prendeva in giro in continuazione e questo le spingeva ad allontanarsi da loro, ma a lui non era mai dispiaciuto.
Con Merope, però era tutto diverso, lei non era come quelle oche che frequentava di solito assieme al gemello per divertimento.
Lei era così forte, ma allo stesso tempo così insicura; con lei si sentiva bene e non riusciva a stare troppo tempo senza vederla.
Certo, con Fred continuava ad essere lo stesso, ma i suoi pensieri erano sempre indirizzati a lei.
<< George? >> lo chiamò Merope. << Mi stai ascoltando? >>
<< Ero troppo occupato ad ammirarti per ascoltare quello che stavi dicendo >> scherzò. << Puoi ripetere? >>
Vide le sue guance tingersi di un lieve rossore. << Ecco... pensavo che... se vuoi... potresti venire con me al Ballo del Ceppo... >>
Restò spiazzato da quella richiesta.
Non gli era mai passato di mente il pensiero di andare con lei al ballo che si sarebbe tenuto questo sabato sera. << Non credo di essere il cavaliere più adatto per uno dei Campioni. Non so ballare >>
La ragazza sorrise. << Nemmeno io >>
<< Sul serio, Piton. Credo che dovresti andarci con qualcun altro >>
<< Perché? >> esclamò stupita; stava iniziando a scaldarsi.
<< Te lo detto, io non ballo! >> sbottò il rosso.
<< È per Fred, vero? >> chiese e, dall'espressione del ragazzo, capì di aver fatto centro. << Non vuoi ancora che sappia di noi? >>
Il rosso distolse lo sguardo. << No >>
Merope si alzò di scatto. << Bene, vuol dire che ci andrò con Davies. Lui almeno ha il coraggio di farsi vedere in compagnia della figlia di Piton >><< Merope! Non sei ancora vestita?! >> esclamò Hermione, entrando nella stanza. << Il ballo è tra quindici minuti e Davies è già giù che ti aspetta! >>
Si ficcò la testa sotto le coperte. << Digli che non sto bene >>
<< Io non gli dico un bel niente. Ora ti infili all'istante quel vestito e raggiungi il tuo cavalieri con un bel sorriso stampato in volto! >>Odio i tacchi.
Indossava un vestito verde chiaro che la fasciava fino in vita, per poi aprirsi in una lunga gonna; al collo portava un fiocco dello stesso colore.
Si sentiva una perfetta idiota.
<< Eccoti finalmente! >> la salutò Jack, prendendola sottobraccio. << Pensavo che non saresti più scesa >>
<< Ti chiedo scusa >>
<< Figurati, mi sento molto fortunato ad essere il tuo cavaliere! Sei bellissima >> disse prendendola sottobraccio.
Abbassò lo sguardo imbarazzata.
Lo aveva invitato solo per fare un dispetto a George, proprio davanti a lui, ma il rosso non aveva mostrato il minimo interesse ed era andato via, insieme al gemello e, quando Davies aveva accettato era stata travolta dal forte desiderio di possedere un Giratempo per cancellare quella decisione così stupida ed infantile.
<< Eccovi qua! >> esclamò sollevata la McGranitt vedendoli arrivare. << Siete in ritardo! >>
<< Ci scusi professoressa >> risposero mettendosi dietro agli altri Campioni e ai rispettivi Partner.
Vide Harry in compagnia di Calì Patil. << Ciao, Harry >> lo salutò e il ragazzo rispose con un nervoso cenno del capo.
<< Non sembri molto entusiasta di aprire le danza >>
<< Nemmeno tu >>
<< Silenzio! >> gli ammonì la donna e, insieme entrarono nella Sala Grande, che per l'occasione era stava liberata dai tavoli e riccamente decorata.
Merope cercò tra la folla che li circondava George, ma non riuscì a vederlo.
<< Ora i Campioni apriranno le danze! >> disse il Preside e partì un valzer.
<< Io non so ballare >> sussurrò imbarazzata a Davies mentre le altre coppie iniziarono a danzare.
Vide Harry lasciarsi condurre da Calì e, poco distante Hermione, volteggiare sicura con Victor Krum; il campione di Durmstrang.
<< È compito di un cavaliere condurre la propria dama >> disse scherzoso Jack, iniziando le danza.
Ballarono in cerchio e a Merope sembrò quasi di volare, Jack era un ballerino pazzesco.
Con la coda dell'occhio vide un ragazzo dai lunghi capelli rossi appoggiato ad una colonna che non distoglieva un attimo lo sguardo da loro.
<< A volte non riesco proprio a sopportare quel Fred Weasley >> mormorò Jack che si era accorto dell'insistente sguardo di George.
<< Quello è George Weasley >> lo corresse.
<< Non ha importanza, tanto solo insopportabili entrambi >>
<< Già >> concordò poco convinta.
Quando le ultime note segnarono la fine del primo ballo Merope guardò colma di desiderio un tavolo libero poco distante; queste scarpe la stavano uccidendo. << Ti dispiace se ci sediamo? >>
Davies annuì un po' deluso e raggiunsero a fatica il tavolo.
Solo allora Merope si accorse che erano molto vicini a George. << Vuoi qualcosa da bere? >> le domandò Davies senza sedersi.
<< Quello che prendi tu >> disse cercando di nascondere il suo nervosismo.
Non appena il Tassorosso si fu allontanato, davanti a lei si sedette il rosso, senza nemmeno chiederle il permesso. << Sai, siete davvero una bella coppia >> esordì bevendo distrattamente un sorso di Burrobirra.
<< Piantala, George. Non potevo presentarmi senza un cavaliere. La McGranitt mi avrebbe scuoiata viva >>
<< Allora perché hai invitato proprio Davies? >>
< Beh, perché... perché lui me lo aveva già chiesto da un po' >> mormorò maledicendo le sue guance dal rossore facile.
<< Bugiarda, sei stata tu a chiederglielo >>
Allora se n'era accorto...
Cadde un silenzio carico di tensione. << Tu con chi sei venuto? >>
<< Zoe Sladden, una di Corvonero >> disse indicando una ragazza dalla lunga chioma dorata e un fisico da modella che lo aspettava impaziente.
<< Oh, è proprio il tuo tipo >> commentò acida
<< Hai ragione, è proprio il tipo di ragazza che mi piace frequentare perché, al contrario di te, non è né insistente, né permalosa >> sbottò il rosso alzandosi in piedi. << Il tuo cavaliere è tornato! >> e se ne andò da Miss Universo.
<< Cosa voleva Weasley? >> le domandò sospettoso Davies, non appena si fu seduto al tavolo.
<< Niente >> rispose la ragazza cercando di trattenere le lacrime. Io, insistente e permalosa?! Pensò stringendo i pugni e, quando fu ben sicura di avere l'attenzione di George su di se si spinse in avanti, catturando decisa le labbra di Davies che, dopo un attimo di smarrimento, ricambiò con foga il bacio. << Uao >> esclamò non appena si staccarono. << Non pensavo... >>
<< Andiamo in giardino! >> lo interruppe Merope trascinandolo fuori dalla Sala.
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Merope Piton
Fiksi PenggemarMerope ha quattordici anni quando suo padre e suo nonno gli danno finalmente il permesso di frequentare la scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo magico: Hogwarts. Fin da bambina si era sempre domandata il perchè di questo loro strano co...