Capitolo 8

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‼️ in questo capitolo verrà trattato un tema abbastanza delicato

" quindi non sapevi che salmo fosse tuo padre ? " chiese il ragazzo seduto di fronte a me intento a sorseggiare il suo bicchiere di vino rosso
" no, in realtà non sapevo neanche di averne uno " ammisi " ma è stata una bella scoperta " guardai Dylan negli occhi, era visibilmente sorpreso da ciò che gli avevo raccontato " sono contento che tu abbia accettato di uscire con me " si mise in bocca un pezzetto di carne, il ristorante in cui mi aveva portato rispecchiava la sua apparenza, era uno di quei posti a cinque stelle in cui il conto finale di tutto ciò che avevi mangiato, in precedenza, veniva più dell'affitto di un appartamento " perché? " chiesi
" appena ti ho vista ho pensato fossi una persona interessante, oggi mi hai dimostrato di non essermi sbagliato " ammise sorridendo leggermente, non risposi guardandomi intorno, questo posto mi metteva a disagio, non aveva nulla a che fare con me.

Quando finimmo di mangiare Dylan mi accompagnò in teatro, dovevo riprendere il mio lavoro così mi affrettai a raggiungere lo studio ma, quando aprì la porta mi accorsi che di Manuel non c'era traccia
" alla buon ora " disse quest'ultimo spuntando da dietro le mie spalle " mi hai fatto prendere un colpo" mi misi istintivamente una mano sul cuore
" ti è piaciuto il pranzo con Dylan ? " chiese incrociando le braccia al petto " cosa? " dissi confusa, chiedendomi mentalmente come aveva fatto a scoprire dell'appuntamento
" sei arrivata in ritardo per questo no ? " inarcò un sopracciglio " perché sei uscita con lui ? " continuò
" che ti importa ? " chiesi infastidita
" niente, non mi importa niente " disse cercando di rifugiarsi nelle sue stesse parole " adesso ho capito " mi avvicinai a lui " qui qualcuno è geloso " dissi appena gli fui a qualche centimetro di distanza dal volto, provocandolo leggermente " dobbiamo lavorare " si spostò, allontanandosi dal mio corpo.

Tornai a casa più stanca del previsto, volevo soltanto fare una lunga dormita ma ben presto le mie priorità cambiarono " bice sei tornata ? " chiese mio padre quando sentì il rumore della porta chiudersi " sì " dissi semplicemente posando là mia borsa all'ingresso " è successo qualcosa ? " chiesi quando non ricevetti più risposta " Sole non sta molto bene
i-io non sapevo cosa fare" non lo lasciai finire il discorso ed mi precipitai nella stanza che condividevo con la bambina " tesoro " dissi appena la vidi sdraiata sul letto " scotta ha la febbre alta " mio padre entrò nella stanza " perché non mi hai avvisato prima ?" dissi arrabbiata " non volevo disturbarti, mi dispiace " cercai di mantenere la calma " la porto in ospedale " dissi subito dopo prendendola in braccio " vi accompagno " disse mio padre mentre cercava di tranquillizzarmi.

Feci avanti ed indietro per la corsia d'ospedale cercando di mantenere la calma, avrei giurato fossero passate ore dal nostro arrivò ed non era ancora venuto nessuno a spiegarci cosa stava succedendo a mia figlia.
Quando credetti di stare per perdere la speranza un signore con il camice bianco venne verso di noi
" la mamma della piccola Sole ? "  mi chiese " si, sono io " dissi subito dopo " mi segua dobbiamo parlare "  feci quello che mi aveva chiesto, sperando con tutto il mio cuore non fosse nulla di grave anche se un brutto presentimento incomincio a farsi spazio dentro il mio corpo, ben presto tutti i miei incubi si trasformarono in realtà " vorrei non dovergli dire ciò che sto per comunicarle " incomincio il dottore " per favore vada dritto al punto " dissi sentendo le lacrime che minacciavano di uscire " dopo una serie di esami abbiamo constatato che sua figlia ha la  leucemia linfatica   acuta "  sentì una parte di me morire, mentre un fastidio fischio rimbombava all'interno delle mie orecchie  " ma come è possibile ? Perché non me ne sono accorta prima ? " dissi incredula con voce tremante " è una malattia a rapida progressione, in ogni caso sua figlia è ai primi stadi della malattia " disse cercando di togliere i miei dubbi  "  era solo un po' più stanca del solito ma non avrei mai immaginato una cosa del genere "  le lacrime avevano iniziato a scorrere velocemente sulle mie guance ed, oramai, non avevo più motivo per fermale  " inizieremo subito una terapia, fortunatamente l'abbiamo scoperto in tempo " provò a rassicurarmi il  Dottore  " morirà ? " chiesi non certa di voler ascoltare la risposta " è una malattia potenzialmente mortale.  Il suo sviluppo è rapido e, se non diagnosticata e trattata tempestivamente, ha un'aspettativa di vita inferiore ad un anno.
la terapia consente, invece, una guarigione completa nella maggioranza di casi. "  mi spiegò   " terremmo Sole in ospedale per tutta la durata della terapia lei potrà stare con sua figlia "  mi fece un piccolo sorriso di incoraggiamento, invitandomi subito dopo a lasciare la stanza.

Con il palmo della mano mi asciugai le calde lacrime che rigavano il mio volto, perché ci stava capitando tutto ? Perché non potevo esserci io al posto di sole ? 
mille domande e mille dubbi incominciarono a formarsi nella mia testa, una cosa era certa, dovevo essere forte, dovevo farlo per Sole.

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Ciao a tutti !
Oggi ho pubblicato tre capitoli, spero vi siano piaciuti!
Questo in particolare tratta un tema molto delicato, spero comunque vi piaccia.

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