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Ero basito. come faceva Lilith a sapere che Ginevra sarebbe morta. Non capivo se dicesse sul serio o se mi stesse prendendo in giro. Non riuscì a dire altro che una voce maschile, molto familiare interruppe i miei pensieri.
???:"Lilith dobbiamo andare."
La voce era quella di Ben, e ripensandoci era da quella specie di festa che non si faceva vedere. Aveva l'aria stanca.
"Ben, cosa ci fai con...lei?"

Non capivo il collegamento tra il mio amico e quella creatura degli inferi.
B:"Jack, lei ha ragione. Gli umani meritano la schiavitù, noi li uccidiamo da anni e non ce ne è mai importato. Da schiavi avrebbe senso lasciarli vivere  e poi li potremmo uccidere comunque."

Quello non poteva essere il mio amico.
"Ben, cosa ti ha fatto? Questo non sei tu."

Ben sembrava sul punto di esplodere, il viso stava diventando rosso.

B:"Tu non dai nulla di me o di quello che penso! Perché non torni da lei, la tua ragazza. Quella che ti ha fatto dimenticare Hobo. Non vedi che ti sta distruggendo? Si è fatta strada nelle tue viscere raggiungendo il cuore  quello che a me hai tenuto nascosto. È solo una stupida, un mezzo demone che non riconosce il suo potenziale, quello che potrebbe fare se tornasse negli inferi dove dovrebbe stare."

Quello non poteva decisamente essere Ben."Ben...cosa stai dicendo, amico?"

Ben rise senza allegria. "Jack, io sono una creepypasta da anni, ma tu sei uno dei più vecchi in quella stupida casa di pazzi. Pensavo che te ne saresti accorto."

"Accorto di cosa?"

B:"Che sono innamorato di te da anni, stupido idiota!"

"Ben, io..."

B:"Non dire niente, tornatene a casa dalla tua ragazza fingi di avere una vita perfetta, una vita che non avrai mai."

Le sue parole mi avevano ferito, ma ho fatto finta di nulla e sono tornato a casa.

Ginevra P.O.V

Dopo aver lasciato Samuel nella "sua stanza provvisoria" andai in salotto trovando Jane e Nina che si baciavano. Cercai di andarmene senza fare rumore ma un dolore improvviso alla testa mi fece urlare. Le due ragazze si girarono di scatto mentre mi accasciavo sul pavimento, privata di tutte le mie forze. Jane corse immediatamente da me, mentre la vista si offuscava sentii Nina che urlava a qualcuno di andare a chiamare Slender. A quel punto penso di essere svenuta.

Dopo non so quanto tempo il mio corpo ricominciò a muoversi, ma non ero io a controllarlo. Aprì gli occhi di scatto ritrovandomi in una stanza che mi era leggermente familiare. Il mio corpo continuava a muoversi anche se io cercavo di stare ferma. All'improvviso una figura si mise davanti a me. Era Samuel.

S:"Ginevra, cosa diavolo è successo??"

Il ragazza davanti a me sembrava preoccupato, quasi un altra persona rispetto a quello che ho incontrato la prima volta. Cercai di parlare, ma la mia bocca era sigillata. O almeno finché una voce parlò attraverso me, anche se non ero io.

???:"Samuel, levati..."

La voce era roca, quasi grottesca. Samuel capii che quella non ero io.

S:"Ginevra, cerca di fermare questa cosa. So che puoi farlo."

Io cercavo di fermare il mio corpo ma ormai sembrava avere una volontà propria.

???:"Samuel, ho detto levati!"

S:"Ma che diavolo... Zalgo esci immediatamente dal suo corpo."

Z:"hahahaha Samuel, sai anche tu che Ginevra riuscirà da sola a cacciarmi, ma fino ad allora mi divertirò un po'."

Il mio corpo si alzò completamente, alzò un braccio, e spinse via Samuel con una forza sovrumana, facendogli sbattere la testa e perdere i sensi. Iniziò a camminare fuori dalla stanza, tornando in salotto dove Jane stava pulendo la cucina. Appena mi vide mi corse incontro.

J:"Ginevra! Ti senti bene?" Sembrava preoccupatissima, e nonostante cercassi di parlare o di prendere possesso del mio corpo la voce che fuoriuscì era quella di Zalgo.

Z:"Jane Arkensaw, vedo che alla fine hai lasciato stare la storia dell'uccidere Jeffrey. E a quanto pare ti sei fidanzata, anche se pensavo avresti scelto di meglio e non quella Nina Hopkins... tu sei sempre stata la mia the killer preferita."

Jane aveva il terrore negli occhi, ma cercò di rimanere calma.

J:"Ginevra, so che tu ci puoi riuscire. Fai uscire dalla tua testa quell'essere."

Io cercavo di parlare, ma la voce era sempre la sua. Nina entrò in quel momento, forse non il momento migliore.

N:"Ragazze, cosa sta succedendo?"

Z:"Nina Hopkins... dovresti andartene da questa casa. Ti sei innamorata di Jane solo perché Jeffrey non ti vuole."

N:"N-non è vero! Tu non sai niente di me!"

Z:"Ma io so tutto di te, di chiunque in questa casa. I vostri segreti più profondi, tutto ciò su cui mentite io po conosco. So che stai con Jane solo perché ti ricorda il tuo caro Jeffrey, non è vero?"

N:" No, no, no, tu stai mentendo!"

La sua voce tremava, le lacrime le stavano rigando il viso. Jane cercò di avvicinarsi alla ragazza, ma lei si voltò e corse fuori, nel bosco. Jane mi guardò. Non feci nemmeno in tempo a pensare che vidi il pavimento ricoperto di schizzi di sangue. Guardai la ragazza davanti a me e la vidi scivolare a terra, tenendosi una mano sul collo.

G:"J-Jane... cosa..?"

Avevo ripreso il controllo di me, ma Jane era per terra e stava morendo.

G:"Jane, i-io..."

J:"Calmati... chiama Slender e poi va a cercare Nina... approfittane anche per andare ad uccidere magari."

Chiamai Slender e vendo la ragazza a terra la portò subito via. Allora uscii di corsa a cercare Nina.

𝐋𝐄𝐕𝐄𝐒𝐐𝐔𝐄 || Pazzia 《Eyeless Jack》- In PausaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora