You broke me first...

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Stiles non risponde, si limita a guardare altrove.

Decido di richiamare la sua attenzione, curiosa di sapere che cos'ha di tanto importante da dirmi.

<<Stiles?>> lo chiamo. Lui si volta verso di me e mi chiede, con sguardo insospettito: <<A che gioco stai giocando?>> <<Come scusa?>> chiedo sgranando gli occhi e fermandomi a guardarlo confusa.

<<Avanti smettila con questa commedia! Potrai averla anche fatta a Scott, Lydia e perfino a Deaton, ma con me non attacca.>> sbotta Stiles, fermandosi anche lui.

<<Stiles, di che diavolo stai parlando?>> chiedo tra il confusa e l'irritata <<Parlo del fatto che non ti credo. Tu stai evidentemente nascondendo qualcosa che sicuramente è importante; stai mentendo a Scott. Stai mentendo al mio migliore amico! Non ti vergogni almeno un po'?>> mi chiede schifato.

Io abbasso lo sguardo e lui riprende: <<Lo stai prendendo per il culo ma lui non vuole saperne. Ho provato a dirglielo, ma lui si fida di te. Lui è fatto così...si fida delle persone...anche quelle che non lo meritano...come te.>> fa una pausa e io rialzo lo sguardo.

Fa una leggera risata e poi riprende: <<Non ti fai un po' schifo? Mentire giorno dopo giorno a persone che si fidano di te! Insomma, io se fossi in te mi sentirei davvero uno schifo!>>

<<Ora basta Stiles...>> dico abbassando lo sguardo e quasi sussurrando <<Perché? Così puoi continuare a mentire?>> mi chiede sarcasticamente <<TU NON SAI NULLA DI ME!>> gli urlo contro <<Esattamente! Non sappiamo nulla! Ci stai mentendo da quando ti abbiamo conosciuta! NON SO PROPRIO COME SCOTT RIESCA A FIDARSI DI UNA BUGIARDA COME TE!>> esclama Stiles arrabbiato.

Decido di non replicare e mi giro dandogli le spalle <<Hai ragione...>> sussurro <<Che intendi?>> chiede arrabbiato e confuso <<Non sai nulla di me. Si, forse avrei dovuto parlarvi di mia madre, che è morta quando avevo 10 anni; o di mio fratello, che non ho mai conosciuto e non so nemmeno il suo nome; oppure era meglio mio padre, un alcolizzato bastardo che mi picchiava se non gli preparavo la cena quando voleva, se non gli portavo l'alcol quando lo chiedeva e se non andavo a comprare il cibo che lui voleva. Si...avrei dovuto parlarvi di come, una notte di circa un anno fa, io sono scappata da mio padre: di come ho dato fuoco ai suoi alcolici e di come lui abbia cercato di salvarli.>> faccio una pausa per via di una stupida lacrima che è scesa dal mio viso.

La asciugo, mi volto verso Stiles e riprendo: <<Tutt'ora non so se è vivo, perchè quella sera ho rubato la sua macchina e sono scappata. Ho vagabondato per molto tempo e poi, finalmente, ho deciso di rifarmi una nuova vita. Dove non avrei dovuto essere maltrattata o ferita di nuovo...>> mi interrompo e mi avvicino a lui <<...ma evidentemente mi sbagliavo. Spero tu sia contento ora, Stiles.>> concludo, correndo verso casa.

A casa McCall...

Scott's pov
Lydia e Deaton sono andati via e abbiamo deciso di iscrivere Annabeth a scuola con noi. Lydia parlerà con sua madre per farle avere una borsa di studio e, quando Anna tornerà, le parlerò di ció.

Il mio telefono squilla, così lo prendo e rispondo: è mia madre.

S: <<Mamma? Tutto ok?>>
M: <<Ciao tesoro! Si tutto ok tranquillo. Ti chiamo perché qui abbiamo avuto un imprevisto. Nulla di grave ovviamente! Ma arriverò a casa tra circa...un'ora.>>
S: <<D'accordo mamma. Ricordati che quando torni poi ti devo presentar->>

Non riesco a finire la frase che la porta di casa si spalanca. Annabeth corre dentro e sale su in camera mia.

M: <<Scott? Scott che è successo? Stai bene?>> mi chiede mia madre al telefono <<Si! Si tutto bene. Ora però devo andare, a dopo mamma.>> dico e riattacco, buttando il telefono sul divano.

<<Anna! Anna stai bene?! ANNA?!>> urlo, ma non ricevo risposta.

Sento solo una porta che si chiude sbattendo molto forte.

Corro velocemente di sopra per capire che cosa le è successo. Non so perché...ma mi sento particolarmente protettivo nei suoi confronti...

Annabeth's pov
Sono in lacrime. Sto piangendo. Sono un dannato rubinetto aperto. Stiles mi ha colpita in un punto troppo TROPPO vulnerabile...la mia famiglia...mia madre...mio padre...il mio ipotetico fratello...

Ho chiuso violentemente la porta della camera di Scott e con la chiave l'ho bloccata. Poggio la schiena sulla porta e mi lascio scivolare a terra.

Porto le mie mani nei miei capelli...mi sembra di impazzire. Cos'ho fatto di tanto male? Non volevo fare del male a nessuno. Volevo solo una vita migliore. Una nuova vita dopo tutto quello che ho passato.

<<Anna! Anna cos'è successo?! Avanti apri la porta!>> urla Scott dall'altro lato, battendo ripetutamente le mani su di essa.

Scott's pov
Anna non mi apre. Non risponde nemmeno. Credo che sia successo qualcosa quando è uscita a camminare con...STILES!!! Devo chiamarlo!

Uno squillo...due squilli...tre squilli...la porta giù di sotto si spalanca di colpo.

<<Annabeth!>> urla la voce giù di sotto mentre sale le scala correndo <<Annabeth io non vol->> esclama la voce che, non appena mi vede, si avvicina alla porta e batte su di essa ripetutamente: Stiles ha fatto qualcosa, me lo sento <<Annabeth! ANNABETH!>> urla cercando una qualsiasi risposta.

Nulla. Silenzio assoluto. L'unica cosa che si sente è qualche singhiozzo ogni tanto.

<<Stiles cosa diavolo è successo?!>> chiedo irritato. Lui smette di battere sulla porta e, lentamente, si allontana da essa.

Si appoggia al muro dietro di se e si lascia scivolare a terra. Mette una mano dietro la nuca e mi risponde: <<Sono stato uno stronzo...>> <<Che intendi?>> chiedo <<Io-io non mi fidavo di lei...l'ho ferita e ora mi odia...e fa bene...sta piangendo per colpa mia...>> risponde Stiles passandosi le mani sul viso.

Io lo guardo, mi accovaccio di fronte a lui e gli chiedo: <<Sei davvero pentito di ciò che le hai detto?>> lui esita, e quindi capisco la situazione.

Lui sta accettando di aver sbagliato, ma non è ancora pronto a scusarsi anche se vorrebbe. Credo sia meglio che prima ci rifletta da solo.

<<Forse è meglio che tu rimanga qui solo per un po'. Schiarisciti un po' le idee e, poi, parla con lei. Dille quello che pensi e cerca di sistemare le cose, ok?>> spiego tranquillamente.

Lui annuisce ed io mi allontano per andare di sotto; ma prima, mi giro e gli dico: <<Ricorda Stiles: tutti meritano almeno una chance.>> e mi dirigo di sotto.

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Heyy
CHE CASINO HAI FATTO STILES?!

E ora? Come risolverà la situazione?

Se vi piace la storia vi invito a lasciare una stellina e un commento💜

Anna💜

Mia sorella come beta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora