Parte 3

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Damon's POV
Camminavo nella piazza della torre dell'orologio insieme a Stefan e parlavamo delle possibilità per salvare Elena.
Damon:Potremmo nasconderla per un po' oppure fingere la sua morte.
Stefan:Damon,sappiamo che Klaus è furbo e ha occhi e orecchie ovunque,scoprirebbe subito che Elena non è morta.
Damon:Non possiamo stare con le mani in mano ad attendere che Klaus la uccida per spezzare una stupida maledi...
Non continuo la frase perché qualcun altro ha attirato la mia attenzione,qualcuno che pensavo non avrei più rivisto.
Stefan:Che succede?
Damon:Non ci posso credere
Stefan:Cosa?
Damon:Guarda chi è seduta sull'ultima panchina,di fronte all'orologio.
Stefan guardò il punto che li avevo indicato e appena capii chi era ,fece una faccia sbalordita.Era nostra sorella minore,Lara Salvatore.
Damon:Cosa facciamo?
Stefan:Andiamo a parlarle,ti ricordo che non ci vediamo da 150 anni.
Damon:Appunto,sarà arrabbiata con noi.Ci odierà a morte,ti ricordo che l'abbiamo abbandonata.
Stefan:Appunto,le dobbiamo delle scuse.
Non feci in tempo a rispondere che vidi che lei se ne stava andando.Allora  Stefan,con la velocità da vampiro,mi porta davanti a lei insieme a lui.

Lara's POV
Erano davanti a me.Non sapevo cosa fare,vorrei soltanto urlarli contro e dirli ciò che ho passato senza di loro ma non ci riuscì,ero come bloccata.Prese parola Stefan
Stefan:Lara?sei davvero tu?Non sei cambiata per niente.
Lara:Si,sono rimasta come quando mi avete abbandonato nel 1865.
Stefan:Ci dispiace,non volevamo ferir..
Lo interrompi subito,non volevo sentire le loro scuse.
Lara:Vi dispiace?Vi dispiace?.Nel momento in cui sono diventa un vampiro,mi avete lasciata e non siete più tornarti.Ho aspettato per giorni che voi tornaste,ma voi non arrivavate e le mie speranze sono morte come il vostro affetto nei miei confronti.
Stefan:Noi non abbiamo smesso di volerti bene,devi crederci.Avevamo solo bisogno di tempo,nessuno voleva abbandonarti ma non riuscivamo a vedere la nostra sorellina che diventava come noi.
Lara:Quindi era meglio lasciare una sedicenne vampiro da sola?Senza nessuno che all'aiutasse con la sua sete?Sapete una cosa?vi ringrazio per avermi abbandonata,almeno ho potuto comprendere che razza di fratelli ho avuto.
Dissi tutto questo con le lacrime che scendevano,non potevo crederci.Hanno pensato solo a loro stessi.
Stavo per andarmene,quando Damon parlò  per la prima volta.
Damon:Perché sei tornata?
Lara:Volevo riappacificarmi con voi
Damon:No,perché se fosse vero saresti venuta subito alla pensione ma invece non l'hai fatto,quindi perché sei tornata?
Lara:la verità è questa,se non volete credimi fate pure.
Non gli diedi il tempo di controbattere che me ne andai con la velocità da vampiro.Durante il tragitto piansi come mai prima d'ora.Non potevo credere che le persone che mi avevano cresciuta mi avessero abbandonata soltanto per puro egoismo.Arrivai alla Villa e mi resi conto che Klaus si sarebbe accorto che avevo pianto:avevo gli occhi rossi e le mie labbra tremavano.Bussai alla porta e mi apri Klaus che all'inizio aveva una faccia arrabbiata ma che poi si affievolì vedendomi nelle condizioni in cui ero.
Klaus:Lara...Che cosa è successo?Perché piangi?
Non dissi nulla.Mi limitai a entrare e a guardare un qualunque punto che non fossero i suoi occhi perché se gli avessi incrociati,sarei crollata.
Stavo per salire le scale,quando Klaus mi si piazzò davanti.
Sollevo il mio mento con le sue dita,in modo che potessi guardarlo e capire cosa fosse successo.
Klaus:Lara ti prego,dimmi cosa è successo.
Non c'è la feci più.Dai i miei occhi uscirono lacrime di disperazione e di rabbia,rabbia per i miei fratelli che sono stati così egoisti con me.Klaus,vedendo le lacrime,mi abbraccio e mi accompagnò sul divano,in modo da potergli raccontare tutto con calma.
Lara:Loro mi hanno mai voluto bene.
Dissi questa frase senza guardarlo.Era l'unica cosa che riuscì a dire ma Klaus capii subito che li avevo incontrati.
Klaus:Che cosa ti hanno detto?
Disse questa frase con una rabbia che non avevo mai visto in lui.Lo guardai negli occhi e li raccontai tutto,non avevo senso non dirli la verità,l'avrebbe scoperta ugualmente.
Quando finì di raccontare Klaus aveva uno sguardo di rabbia ma anche di tristezza,tristezza perché mi avevano ferito.
Klaus:Io li uccido.Come hanno osato trattarti così.Tu non hai fatto nulla di male.Sono loro quelli che ti hanno abbandonata,ferita e ora avranno ciò che si meritano.
Lara:no
Klaus:Cosa significa no?Non vorrai perdonarli?
Lara:No,ma non voglio neanche che muoiano.Sono pur sempre i miei fratelli.Loro hanno scelto di abbandonarmi?Ok,non mi vedranno più e io non vedrò più loro.Non avranno mai il mio perdono,il mio aiuto ,non avranno mai più nulla da me.
Klaus esitò due minuti prima di parlare ma poi riprese parola.
Klaus:Non li ucciderò soltanto perché me lo hai detto tu ma se osano avvicinarti a e te o peggio ferirti di nuovo,non avrò alcuna pietà.Nessuna ferisce la mia migliore amica.
Lara:Grazie per esserci sempre.Ora vado a farmi una doccia,questa giornata è stata molto faticosa e ho bisogno di riposo.
Mi stavo per alzare quando mi ricordai che dovevamo parlare del piano.
Lara:mi volevi parlare del piano,mi dispiace con tutte le cose che sono successe me ne sono dimenticata.
Klaus:Non ti preoccupare,hai avuto altro a cui pensare.Non importa ne parliamo domani mattina.
Lara:Va bene,io ora vado.Notte Klaus,ti voglio bene.
Klaus:Anche io te ne voglio,notte.
Mi diressi verso il bagno nella mia camera,dove avrei potuto farmi una doccia e cercare di tranquillizzarmi.Mi feci una doccia calda di circa 20 minuti,mi infilai il pigiama,me ne andai a letto pensando al giorno dell'abbandono da parte dei miei fratelli...

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