Tre settimane più tardi ed era il giorno del funerale.
Louis, Zayn, Niall e la sua famiglia erano in piedi all'ingresso del cimitero, mentre le persone si radunavano: gli amici delle sue sorelle, i loro insegnanti, gli amici dei suoi genitori e alcuni parenti.
Louis non voleva piangere, ma sapeva che lo avrebbe fatto comunque. Fu quasi ora di iniziare, quando arrivarono i sei vigili del fuoco, tutti vestiti con l'uniforme ufficiale: pantaloni neri e camicia bianca abbottonata col distintivo.
Harry fu il primo ad abbracciare Louis, lo abbracciò stretto al suo petto, come se lo tenesse insieme, non lasciandolo crollare. Louis li ringraziò per essere venuti a bassa voce ed anche gli altri cinque lo abbracciarono.
Tutti quelli che vennero entrarono in gruppo nel cimitero, Harry camminava proprio dietro Louis, con Zayn e Niall ai lati di Louis tenendogli le mani.
Tutto taceva, nessuno parlava e l'unico rumore udibile era quello dei loro passi sul marciapiede.
Presto raggiunsero le tombe e Louis aveva le lacrime agli occhi. Quando fu il momento per lui di dire qualche parola stava per tirarsi indietro, ma Zayn lo incoraggiò.
"Solo una frase o due, nulla di grave." Zayn gli accarezzò la schiena, Louis annuì e prese un respiro profondo. Maura gli porse dei fiori da mettere sulle tombe quando avrebbe finito di parlare, lui la ringraziò a bassa voce e cercò di mandare giù il nodo che aveva in gola.
"N-non so davvero cosa d-dire, m-mi mancano t-tutti così tanto." Louis tirò su col naso. "Se ne sono andati t-tutti e in così g-giovane età. Non r-riesco nemmeno ad esprimere come mi sono sentito quando la c-casa è crollata c-con loro." Si fermò per respirare e asciugarsi le lacrime. "Li a-amo e mi m-mancano."
Mise un singolo fiore su ogni tomba, senza preoccuparsi di asciugarsi le lacrime. Quando fu di nuovo in piedi accanto a Zayn e Niall, le sue ginocchia cedettero e iniziò a singhiozzare, i due ragazzi lo tenevano mentre tutti guardavano le sei bare abbassarsi.
Harry non riusciva a staccare gli occhi da Louis, voleva tenere il ragazzo e asciugargli le lacrime, voleva vederlo sorridere di nuovo, voleva sentire di nuovo quella sua graziosa risata.
Una volta finito, tutti abbracciarono Louis e gli dissero di restare forte, di continuare così, di non arrendersi mai. E onestamente, le loro parole non furono di grande aiuto.
Quando Harry ne ebbe la possibilità, avvolse le sue braccia intorno a Louis così forte che Louis si sciolse all'interno di esse e chiuse gli occhi.
"Se hai bisogno di piangere ancora, lasciati andare." Harry gli sussurrò all'orecchio, ma Louis scosse la testa. "No, sono stanco di piangere."
"Allora sfogati finché non ne puoi più. Ti aiuterà." Harry gli accarezzò la schiena, Louis sospirò e si lasciò sfuggire qualche lacrima.
"Mi dispiace di non essere riuscito a salvarli." Harry sussurrò tristemente, ma Louis scosse rapidamente la testa. "N-no, non incolpare te stesso. Non avresti potuto, la casa è c-crollata. Ti eri g-già messo in pericolo quando hai b-buttato giù la mia porta in fiamme e m-mi hai portato fuori."
Harry sospirò. "Avrei potuto fare qualcosa."
"No, non é vero." Louis scosse la testa. "T-ti sono grato per avermi salvato, sono in d-debito."
"Non mi devi niente." Harry scosse la testa e si ritrasse un po' dal loro abbraccio.
"Invece si, hai rischiato la tua vita per me."
"L'unica cosa che mi devi è il tuo sorriso." Harry gli rivolse un lieve sorriso, Louis arrossì e un leggero sorriso apparve sulle sue labbra.
"Per quanto sia difficile, mi piacerebbe vederti sorridere di più, voglio vederti essere felice." Harry gli asciugò dolcemente le guance con i pollici. "Mi prometti che sorriderai?"
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Fireproof {L.S.} [Italian Translation]
Fanfiction"Codice bianco, casa in fiamme, l'intera famiglia è intrappolata all'interno." ... Louis si svegliò nel cuore della notte, aveva caldo e la sua stanza era bollente. Come avrebbe fatto a scappare, quando la sua porta era in fiamme, la sua stanza era...