- Capitolo 12 -

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Erano passate tre settimane dall'incidente, Harry era completamente guarito, ma gli era stato detto di non esercitare troppa pressione sulla spalla per un po'.

Entrò nella stazione salutando il suo comandante e Oli, che era in cucina a preparare la colazione.

"Come sta la tua spalla?" Chiese Oli, Harry ruppe un uovo nella padella. "Molto meglio, non sento alcun dolore. Ma non dovrei esercitarci troppa pressione per un po'."

Liam entrò in cucina e salutò Harry con una pacca sulla spalla. "Hey amico."

"Ehi Li." Harry sorrise e tolse l'uovo dalla padella. "Come va?"

"Va tutto bene. Com'è tornare alla stazione dopo tre settimane?"

"È fantastico, mi era mancato puzzare di fumo e sudare fiumi." Harry ridacchiò, Liam rise. "Speriamo che oggi non ci sia nulla di grave, si?"

"Voglio dire, i cassonetti sarebbero carini. Forse un cespuglio o un albero. Mi era giusto un po' mancato andare sul camion." Harry annuì e ruppe un altro uovo nella padella.

__________

Erano circa le cinque del pomeriggio quando Charlie si avvicinò a Liam e Harry, che avevano appena finito di lavare uno dei camion. "Ehi, ci sono due ragazzi qui che dicono di conoscervi."

Harry fissò Liam, che lo guardò stranito, ed entrambi risero. Si voltarono di nuovo verso Charlie. "Portali qui, okay?"

Charlie annuì e si allontanò, Liam si voltò verso Harry. "Sapevi che stessero arrivando?"

"No, tu?"

"No."

"Piccole pesti." Risero di nuovo e Charlie tornò con Louis e Niall. Harry non riuscì a togliersi il sorriso dalla faccia, ricordando a se stesso quanto fosse perso per Louis. Chiuse il tubo e lo posò, voltandosi per salutare Louis.

"Ehi Angelo." Lo avvolse in un abbraccio, Louis sorrise e lo abbracciò di rimando. "Ciao Hazza."

Harry gli premette un caldo bacio sulla guancia e si tirò indietro un po' per guardarlo. "Non mi avevi detto che saresti venuto."

"Beh, io e Niall abbiamo appena finito un turno al ristorante e non avevamo voglia di tornare a casa, così abbiamo preso l'autobus per venire a trovare te e Liam." Louis spiegò. "Come sta la tua spalla?"

"Tutto bene, non fa male. C'è stata una chiamata verso mezzogiorno, ma la nostra squadra non è andata, quindi è stato abbastanza noioso." Harry sospirò. "Mi sei mancato, sai?"

"Mi hai visto ieri." Louis ridacchiò. "Ma mi sei mancato anche tu."

Harry sorrise e si chinò per baciarlo, quando Niall lo chiamò. "Lou! Vieni qui!"

Harry gemette e Louis ridacchiò, girando la testa verso Niall che lo stava salutando da dentro un camion dei vigili del fuoco. Alzò le sopracciglia e si voltò verso Harry. "Ci è permesso entrare?"

"Beh, voi due siete nostri ospiti, quindi sì." Harry annuì e condusse Louis al camion, aprì la portiera del sedile accanto all'autista e lasciò che Louis salisse. Lo raggiunse e prese il suo casco, mettendolo sulla testa di Louis.

Louis si guardò intorno, sistemandosi il casco sulla testa dato che era grande. Harry tirò fuori il telefono e puntò la fotocamera verso di loro. "Sorridi." Avvolse un braccio intorno a Louis, Louis sorrise timidamente alla fotocamera ed Harry scattò la foto.

"È davvero bello qui." Louis disse e si guardò ancora intorno, Harry ridacchiò. "Sì, non dimenticherò mai il mio primo incendio in assoluto. Ero un volontario ed era la mia prima volta alla stazione come volontario ufficiale. Liam ed io eravamo insieme, quando ci fu una chiamata su degli alberi in fiamme. Eravamo entrambi così persi, e anche se ci avessero insegnato cosa fare, quando sta a te farlo la tua mente diventa vuota. I vigili del fuoco più esperti capirono e ci spiegarono tutto, ci lasciarono spegnere un albero. È stato fantastico, ma entrambi eravamo piuttosto spaventati."

Fireproof  {L.S.}                                      [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora