- Capitolo 14 -

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Harry era seduto nel soggiorno della stazione con Liam, tutti e due non riuscivano a dormire. Erano entrambi al telefono con Louis e Niall, parlando a bassa voce.

"Com'è andata oggi?" Chiese Louis, Harry sorrise alla sua voce flebile e stanca. "Tutto bene. Niente di grave finora. Abbiamo spento un cassonetto stamattina e poche ore fa un'altra squadra è andata a mettere fuori pericolo un albero. A te invece?"

"Onestamente, é stata una giornata stancante. Sono appena uscito dalla doccia, io e Niall abbiamo fatto un doppio turno oggi. Sono esausto."

"Beh, allora non ti tratterrò, dormi un po'. Verrò a salutarti domattina."

"Hm, okay. Notte Hazza."

"Buonanotte Angelo, ti amo."

"Anche io ti amo."

Riattaccarono, Harry sorrise al telefono e lo posò. Voltò la testa verso Liam, che era ancora al telefono con Niall.

"No, riattacca tu. Dai, riattacca. No tu." Liam sorrise. "Va bene, al tre. Uno, due, tre." Attese, pochi secondi dopo rise. "Pensavo avresti riattaccato tu!"

"Riattaccate e basta, piccioncini." Disse Harry abbastanza forte da far sentire anche a Niall.

Pochi minuti dopo riattaccarono, Harry commentò. "E poi dici che io e Louis siamo una coppia smielata."

"Zitto, Styles." Liam roteò gli occhi scherzosamente. "Bene, vado a letto, buonanotte."

"Buonanotte, piccioncino." Lo prese in giro Harry, Liam lo spinse fuori e salì le scale verso le camere da letto.

Harry sospirò e appoggiò la testa sullo schienale del divano, annoiato a morte. Non passarono neanche cinque minuti che l'allarme suonò.

"Codice bianco, casa in fiamme, due persone intrappolate all'interno."

Harry corse a prendere la sua uniforme e un déjà-vu lo colpì. Si scrollò di dosso quella sensazione e corse al camion seguito da Liam e Oli. Oli si sedette al posto di guida, accese la sirena e chiese in quale strada fosse la casa.

Harry e Liam indossarono le tute e le bombole di ossigeno mentre Oli guidava, non appena arrivarono furono per metà sollevati dal fatto che la casa fosse ad un piano invece che a due.

Oli parcheggiò il camion il più vicino possibile alla casa mentre la polizia allontanava le persone, Harry e Liam saltarono giù dal camion, Liam afferrò un attrezzo per aiutarli a sfondare la porta d'ingresso.

Presto la porta si aprì, Liam andò a rimettere l'attrezzo nel camion mentre Harry entrava in casa. Faceva caldo lì dentro, iniziò a camminare per casa. Il divano era in fiamme, insieme al tappeto e anche il tavolo da pranzo e le sedie.

"C'è qualcuno?!" Chiamò, quando non ebbe risposta iniziò a camminare verso le camere da letto. Liam lo raggiunse presto e si divisero le stanze.

Harry entrò in una stanza a caso, vedendo una bambina, forse di nove anni, seduta sul suo letto stringendo un peluche mentre piangeva. Le si avvicinò. "Ehi, va tutto bene, ti ho trovata. Ti porto fuori di qui, okay?"

"Voglio mio padre." Lei pianse, Harry annuì. "Ti sta aspettando fuori, andiamo a trovarlo." Gli tenne le braccia aperte, lei gli avvolse le braccia e le gambe attorno e si lasciò portare fuori. Harry le mise un braccio intorno al corpo, l'altro sopra la testa per proteggerla.

Presto furono fuori, Harry la lasciò ad un paramedico. La bambina gli strinse l'uniforme. "Aspetta! Il mio cagnolino è rimasto dentro! Per favore, salvalo!"

Fireproof  {L.S.}                                      [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora