Dallas Wilson è un uomo cinico, spietato, violento; eppure si ritrova ad essere il marito della bella e forte Rachel.
Nessuno però è a conoscenza del vero motivo di quella scelta che la nostra protagonista ha dovuto fare anni prima, sposandolo.
Nell...
Non appena apro trovo Dallas, seduto sul mio letto con una boccetta fra le mani.
<Che ci fai qui? > dico subito, con voce rotta dal pianto <Sono tuo marito > dice, guardando il pavimento <Tu sei il "Nessuno". Sei un mostro... Sei un maledetto stronzo> dico a singhiozzi <Rachel mi dispiace! > <Cosa? Che sono ancora viva? Mi stavi lasciando affogare nella piscina e hai mandato tuo fratello a salvarmi> <Non ti avrei lasciata annegare. Tu ce l'avresti fatta... Pensi di non saper nuotare... Una cosa tua mentale > continua a parlarmi e non guardarmi <Che cazzo dici? Eh? Cosa ne sai tu di me? Non sai che trauma ho avuto da piccola e il perché ho paura dell'acqua. Ti ho detto di non farmi cadere e mi hai spinta... Ho bevuto acqua e mi sentivo morire ... Fortuna Can mi ha salvata> appena finisco la frase, alza lo sguardo
Occhi gonfi e lacrime tanto quanto i miei. I miei sono anche spaventati.
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È davvero una nuova situazione per me.
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Non l'ho mai visto in queste condizioni.
<Le tue lacrime non cambiano quello che hai fatto > dico subito <Ho detto mi dispiace ok? Non ho preso le mie pillole ed è successo che ho perso controllo. Ultimamente sono queste a farmi compagnia > dice, mostrando la boccette con tante compresse
Intanto ha ignorato che Can mi ha salvata.
<Perché le stai prendendo? > chiedo <Perché non sto bene Rachel... Io non sto bene > <Che hai? >
Mi congratulo con me stessa. Nonostante tutto, mi sto interessando a lui.
Nel frattempo vado nel bagno personale dentro alla stanza, perché ho bisogno di una doccia e mi segue
<Ho bisogno di mia moglie > finalmente risponde alla mia domanda
Mi spoglio ed entro nella doccia.
Lui é ancora davanti alla porta
<Rachel rispondimi per favore> <Tu hai fatto qualcosa che non potrò mai dimenticare. È segnato su pelle> <Perdonami davvero > <Se sarei morta - lo guardo dal vetro trasparente - non potevi nemmeno chiedermi scusa... MA TU PENSA > finisco con urlare in lacrime
