🎲 Capitolo Dieci - Dialogo Intenso

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Rachel's pov

Can va via e subito, scendo e lo rincorro

<Can, non andare > dico, dopo averlo raggiunto

Sta mettendo la valigia sul sedile posteriore.
 
<Rachel, nessuna parola può farmi rimanere > dice ed entra in macchina
<Mi stai davvero lasciando? >
<Come prego? Io sto scappando da questa gente falsa e ipocrita. Tu invece stai scegliendo di rimanere, tamam? Ho provato a farti ragionare e a portarti con me... Ma come vedi il risultato è questo > dice, facendo notare lui in macchina e io fuori, in lacrime perché non voglio che vada via
<Io vado> urlando e torno dentro.

Can lo vedo partire.
Ha lasciato la villa.

Io torno dentro e vado alla ricerca di mia suocera.
La governante mi dice che è fuori in giardino e quindi ritorno fuori e provo a cercarla.

Non è distante.
È seduta vicino alla fontana e guarda una foto.

Mi avvicino ancora e mi siedo vicino a lei

<Mi dispiace per quello che è accaduto... Ma era inevitabile una reazione di Can, piena i rabbia > dico, posando una mano sulla spalla e sedermi di fianco

Ho capito che quel buffo bambino nella foto è Can.

<Tuo suocero non ha mai potuto vedere Can... E nemmeno gli altri miei due figli. Non mi stupisce, che Can non rimanga a lungo qui > ammette

Ma ho notato anch'io questa situazione sin dall'inizio.

<Posso chiederti perché? Ho capito che non è suo figlio, ma perché ostinarsi con un ragazzo che non ha colpe? >
<Mio marito ha saputo che Can non era suo figlio, solo dopo la nascita. Gli avevo fatto credere che era suo per tutto il tempo della gravidanza! Poi il padre di Can, un giorno, dopo la nascita, lo ha detto liberamente a mio marito, che quel bambino bellissimo biondo era suo e che aveva fatto bingo con me... E... Successe di tutto. Mi aveva messa fuori casa! Presi Can e lo portai in hotel con me qualche giorno. Ovviamente mi sentivo a casa, visto che mio marito ne era proprietario... Ma comunque mi sentivo sola. Amavo mio marito e lo amo ancora. Non è giusto quello che gli ho fatto! >
<Perché lo hai tradito allora? >

Solo a pronunciare questa maledetta parola, mi si intensifica il nodo a petto che Can mi ha procurato.

<Quella mattina, ero nell'ufficio del Signor Luis e ci siamo scambiati sguardi non piacevoli, ma sicuramente, solo perché mi mancava essere guardata così. Mi mancano tutt'ora le attenzioni. Mi manca sentirmi amata>
Si ferma.

La storia è abbastanza lunga e complicata.
Capisco la sua voce e reazione ai ricordi.

<Poi, un giorno venne a riprendermi > continua

Io continuo a guardarla in lacrime.

<Mi disse torna a casa con il piccolo bastardo > il suo pianto si intensifica
<Che colpa ne aveva Can? > dico dispiaciuta e il mio cuore accelera
<Perché, il padre biologico di Can mi aveva scritta una lettera. Non voleva sapere niente del bambino! Era solo un modo per ferire mio marito. Quindi Can non aveva più un padre. Era andato via per sempre da noi! Io infondo ci speravo che un giorno si sarebbero riuniti, ma lo ha rinnegato. Can non merita un padre come lui >
<Ha abbandonato suo figlio! Come può essere definito padre? > confermo arrabbiata
<Infatti, ma il mio sbaglio, é che a Can ho fatto credere che ne aveva uno. Ma ha riconosciuto in mio marito, tanta freddezza. Tanta cattiveria! Un bambino che non ha ricevuto mai attenzioni, regali o altro... In cambio, guardava come gli altri due fratelli ricevevano tutto e troppo da quello che lui credeva suo padre. Ma io ho amato e amo Can, più degli altri. Lui ha solo me. O meglio... Aveva >
<Non sapevo di tutto questo... Ma credo che Can tornerà ancora... Avrete modo di parlare e quando dirai tutto questo, lui capirà. > dico e lei annuisce
<Mio marito voleva un maschio. Lo pretendeva! Anche se davanti agli occhi degli altri, lui un primogenito lo aveva. Ma nel suo cuore, tutta quella finzione lo stressava. Così rimasi incinta... Nove mesi di ansia. Mi chiedevo a quel punto se fosse stata femmina, cosa sarebbe successo! > continua la lunga storia
<Mi stavo ponendo la stessa domanda> dico schietta
<Non lo so. Ma almeno il destino mi è stato favorevole, tant'è che mi ha regalato due maschi dopo Can> dice e continua a guardare la foto

Anch'io mentre la guardo, mi si torce lo stomaco.
Silenzio.

<Rachel > dice e poso gli occhi su di lei
<Dimmi >
<Ho chiamato io Can come sai... Ma per salvaguardare te in primis > dice e sbianco
<Come per salvaguardare per me? >
<Ti ho sempre chiesto se vai d'accordo con Dallas e mi hai sempre detto, si. Ma continuavo a sentire litigi bruschi e rumori nella vostra stanza. Guarda che con me puoi confidarti > dice e mi prende la mano
<Io... >
<Ti ha alzato le mani? > chiede con occhi molto simili ai miei.
Rivedo il mio stesso dolore
<Si. Solo un paio di volte e... > dico a tratti

La storia della piscina, ancora non riesco ad esternarlo.

<E? > posa la mano sulla mia
<Nulla... Io non amo Dallas! > dico e mi accarezza il viso
<Lo hai mai amato? >
<Forse no. Anzi... Togliamo il forse >

Che cavolo mi prende?
Sto dimenticando che è sua madre, miseria.

<Allora perché vi siete sposati? > chiede come legittimo sia
<È stata una decisione così, su due piedi! Anch'io in casa avevo una brutta situazione e avevo bisogno di andare via... In qualche modo sapevo come e con chi, ma quando andai a dirglielo, l'ho trovato con un'altra donna > dico piangendo.

Siamo ancora all'inizio del racconto e sento già mancare l'aria.

Dio, quei ricordi sono dolorosi.
Lei non sá ovviamente che si tratta di Can.

<Hai sposato Dallas perché? Perché non avevi altra scelta? > continua a chiedermi
<Evet. Gli volevo bene e pensavo che poteva diventare amore col tempo, ma Dallas non sà amare una donna, quindi non ho potuto innamorarmi di nessuna maniera > mi fermo
<Senti... Dallas non ha avuto un'infanzia facile... In parte è anche per questo... Mio marito riponeva e ripone ancora in lui, tutto! Dallas ultimamente si è caricato di tanti problemi in casa e non l'ha dato a vedere... È stato costretto a prendere decisioni per colpa di mio marito. Credo davvero che sia in uno stato di salute mentale pessimo. E vorrei chiederti una cosa - mi prende la mano - vai a questo indirizzo e scopri cosa hanno a che fare i nostri mariti con quel luogo. Forse troveremo risposte. Purtroppo mi conoscono in molti e non posso farlo personalmente... Ma tu, puoi! Conto su di te Rachel > dice e comincio a tremare, con il biglietto in mano

Ricordo immediatamente la chiamata di Dallas, dove dice che non può essere più il suo beniamino.

Che mi ha tradita.

Che è stanco di tradirmi.

Questo indirizzo, può essermi d'aiuto per smascherare tutti.
Può darmi tante risposte.
Può essere la mia d'uscita.

<Farò una visita e vediamo di cosa si tratta > dico ansiosa.

Ho paura di scoprire cose non piacevoli.

Torno in camera e cerco qualcosa da mettere.
Smuovo l'intero armadio e dopo aver scelto un pantalone bianco e canotta nera, prendo chiavi e telefono e mi dirigo verso la metà, che ho impostato tramite navigatore.

Sono davanti ad un casinó.

Che cazzo ci fanno qui?

Entro con gambe tremanti e non appena sono dentro, noto Dallas con una donna seminuda di fianco, che camminano fra le roulette.

Rimango impietrita.

                           Continua

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Rachel é quasi vicina a scoprire cosa succede in quel casinó.

Grazie alla madre di Can, tutto questo.

Riuscirà a ricavare risposte?

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