Silente, peró, aveva preventivamente alzato una barriera protettiva con un protego.
L'anziano disse solamente -Severus, è ora!-
Harry ed Hermione si guardarono interrogativi, ma entrambi non videro più nulla. La ragazza sentì solamente un braccio prenderle la vita e smaterializzarsi.La prima cosa che Hermione vide dopo tutto quel trambusto, fu il mare e una landa di sabbia ed erba. Una sensazione forte di nausea la prevalse, al punto che si senti di dover vomitare. Inspiró profondamente, ad ampie boccate, con la mano sullo stomaco, piegata verso terra. Appena si alzó e si guardó attorno, vide vicino a lei Severus, impassibile.
-Che succede?!- chiese Hermione in un misto tra il terrificato e l'incredulo
-siamo sotto attacco dei mangiamorte sopravvissuti dall'ultima guerra-
-e l'avevate previsto?!- la ragazza stava sempre più alzando la voce, sconcertata
-voci di infiltrati ci avevano avvertito di un possibile attacco, ma non era stato definito il momento preciso-
Hermione scoppió a piangere silenziosamente mentre, guardando l'uomo, lo stava ascoltando.
-Siamo di nuovo in guerra- affermó con voce tremante la strega.
-è così- rispose lapidario Severus.
A quel punto i singhiozzi silenziosi di Hermione divennero via via sempre più rumorosi.
Severus si avvicinó a lei e l'abbracció avvolgendola nel suo mantello.
-Dov'è Harry?- chiese disperata la mora.
-Potter è con Silente-
A quel punto la ragazza si calmó leggermente, spostando il proprio pensiero ai suoi genitori.
-Dobbiamo andarcene da qui, non è sicuro stare all'aperto- affermó repentino il potion master. Così si incamminarono lungo un sentiero erboso, mentre un mare limpido e calmo si estendeva su una spiaggia bianca alla loro destra.Raggiunsero una casetta i cui esterni, all'apparenza, parevano abbandonati. Si fermarono davanti alla porta d'entrata. Severus, sfoderando dalla propria tasca del mantello la propria bacchetta, le disse -stai ferma qui-
Entró nella casa con un lumos, guardandosi attorno con circospezione. Era piccola, a due piani, giusto per due persone.
Ritornó all'entrata dove Hermione, piuttosto tesa, lo stava aspettando.
-Entra- le disse, mettendosi a fianco della porta e, dopo aver guardato per un'ultima volta il paesaggio circostante, chiuse la porta.La sera stessa Severus, intento ad osservare il paesaggio dalla finestra con le mani conserte dietro la schiena, giocava pensieroso con la bacchetta tra le dita. Cercava di ricordare passo a passo tutto il piano. Avrebbe difeso a tutti i costi Hermione. Si voltó a guardarla, vedendola rannicchiata sul davanzale della finestra intenta anche lei a fissare il paesaggio.
Si avvicinó silenziosamente. Le sfioró la guancia con la mano, guardandola intensamente.
-Credo sia ora di dormire- disse pacatamente l'uomo.
-Non ho sonno-
-Staró io a fare la guardia stanotte, hai bisogno di riposo-
-E tu no?- rispose sarcastica
-Abitudine-
La ragazza sbuffó e si alzó dal piccolo davanzale. Con passo pigro salì le scale. Severus la seguì fino alla camera. Appena arrivarono davanti alla porta, lei si giró verso il potion master e lo bació delicatamente a fior di labbra, successivamente entró in camera.
Il mago avrebbe voluto rimanere con lei ma, data la gravità della situazione, non poteva permettersi delle leggerezze simili.Passó qualche ora. Severus aveva perlustrato il piano terra e controllato che la porta d'ingresso fosse chiusa. Salì delicatamente le scale per evitare rumori e cigolii. La camera dove dormiva la ragazza si trovava proprio di fronte ad esse.
Dapprima controlló il bagno e la seconda camera vuota, poi entró in quella di lei. Si guardó attorno e pareva tutto tranquillo. I suoi occhi si spostarono sull'esile figura di Hermione, coperta da una sottoveste in seta. Deglutì a quella vista e non lo negó a se stesso.
Andó dall'altra parte del letto, si tolse le nere ed eleganti scarpe a punta, per poi buttarsi a fianco di Hermione.
Quest'ultima si sveglió sentendo il letto muoversi e si voltó alla sua destra.
Con la voce piena di sonno e gli occhi socchiusi accennó stupita un -Severus-
Si avvicinó a lui e lo abbracció addormentandosi nuovamente. Il potion master si maledì per quell'idea, non era di certo facile rilassarsi con una ragazza, appena vestita, aggrappata a lui.
Cercó anch'egli di chiudere gli occhi, non prima di averla avvolta con il suo braccio e stringendola a se.
In parte quella situazione non gli dispiaceva affatto: nella disgrazia, avrebbero condiviso non poco tempo assieme.L'alba non tardó ad arrivare. I timidi raggi del sole filtravano tra le vetrate di quelle piccole finestre, baciando il viso di Hermione. Alla vista della luce la mora si sveglió leggermente disorientata. Alzó il viso guardandosi attorno e notando che il professore non c'era. Forse, durante la notte appena trascorsa, aveva solo sognato di ritrovarsi tra le braccia dell'uomo?
Si rivestì pigramente, per poi scendere dalle scale.
Nel mentre riflettè sul fatto che, l'idea di aver tenuto nella piccola borsetta lo stretto necessario in caso di emergenza, non era poi così tanto assurda.
Scese l'ultimo gradino e guardó prima alla sua destra, verso il salotto, e poi alla sua sinistra, sulla cucina, ma di Severus nessuna traccia. Un moto di preoccupazione, apprensione cominció ad invaderle la mente. Era successo qualcosa?
Inizió subito a camminare frettolosa tra le varie stanze del piano terra, senza ottenere risultato. Salì nuovamente e in modo trafelato le scale di legno, andando dritta in bagno.
Peccato che, piena di paura, non avesse sentito il rumore dello scorrere dell'acqua.
Aprì di scatto la porta, ritrovandosi davanti al professore intento ad entrare in doccia. Hermione a quel punto strabuzzó gli occhi. Anch'egli strabuzzó gli occhi, non prima di aver girato la testa verso la porta d'entrata.
-Granger!- aveva ruggito il potion master con ferocia mista ad imbarazzo.
Il viso della povera ragazza diventó paonazzo. Gli occhi non avevano potuto non notare il fisico asciutto, tonico e leggermente palestrato dell'uomo. Non sapeva dove guardare, limitandosi a fissare il pavimento bianco e cominciando a balbettare a bassa voce un -scus..scusami i..io n..nnon sapevo..- ma si era bloccata sul posto.Severus quindi le disse, leggermente più pacato e con il sopracciglio destro alzato -pensi di stare qui ancora per molto Granger?!-
Hermione corse subito fuori dal bagno proferendo un flebile -scusa-, richiudendo la porta dietro di se e appoggiandovisi addosso con la schiena. Mise le mani sul viso arrossato e accaldato.
"Per Godric..."
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Inter Lineas | Part.2 | SeverusxHermione
FanfictionUn compito, una frase, la svolta della vita. La storia non tiene conto degli avvenimenti presenti nella saga originale di Harry Potter.