-Lasciami stare- le rispose solamente la ragazza, girando la testa dal lato opposto e cominciando a piangere.
Lui stette a guardarla per un po, sospiró ed uscì dalla stanza. Non sapeva esattamente se ció che aveva compiuto fosse stato giusto o sbagliato. In quel momento preferì non sporgersi: il cuore gli diceva "amala" mentre la testa affermava "allontanala".Severus si sedette sulla poltrona, puntando i gomiti sulle ginocchia e appoggiando il mento sugli indici uniti tra loro. Pensava, pensava anche troppo a come risolvere quella situazione, che si stava facendo via via sempre più seria e complicata.
I suoi ragionamenti vennero interrotti dal bussare alla porta. Il potion master si ricordó del discorso lasciato in sospeso con Silente e si maledì in merito all'idea di farlo venire da lui, soprattutto mentre cercava di sistemare il problema con Hermione.
Si alzó dalla poltrona, si mise composto con le mani conserte dietro la schiena, proferendo un semplice -avanti-
-Spero nulla di grave Severus-
-No, Preside-
-Bene!- e gli sorrise -la Signorina Granger?-
-è in camera- rispose lapidario, non voleva che Silente la vedesse in certe condizioni.
Albus stava per raggiungere la porta della camera, quando questa si aprì, rivelando la figura della ragazza.
-Ah Signorina Granger! Come sta?- chiese sorridente il Preside
-Buongiorno Preside- Hermione sfoderó il miglior sorriso che poteva usare -tutto bene, grazie!- poi chiese -quando potró rivedere i miei amici e i miei genitori?-
Era rimasta in parte dietro la porta, soprattutto per nascondere la mano bendata. Al suo fianco stava immobile il potion master. Ignorava completamente chi le stava di fianco in quel momento.
-Ogni cosa a suo tempo, Signorina Granger.-
La ragazza sospiró sconsolata, abbassando il capo e dicendo a bassa voce -ho bisogno di vederli-
-Granger- intervenne Severus -non hai capito ció che ha detto il Preside?!-
Silente stava per intervenire, quando Hermione gli rispose con tono furente -tu devi solo tacere!-
Detto quello si richiuse la porta alle spalle, sbattendola con violenza.
-Spero non sia successo nulla di grave, Severus- il preside abbassó il capo guardando il professore da sopra gli occhialini.
-No Albus, è solo una ragazzina petulante.- gli rispose, digrignando i denti e guardando la porta chiusa della camera. Si rigiró verso il vecchio mago dicendo -ad ogni modo...dovevamo finire il discorso-Nel frattempo Hermione, furente, stava seduta sul letto a baldacchino, con il respiro affannoso. Si guardó la mano notando che, la bianca garza, in quel momento stava divenendo di color scarlatto e a chiazze. Aveva chiuso la porta con la mano ferita e il contraccolpo le aveva riaperto il taglio. Andó in bagno per medicarsi e mettere una nuova garza. Poi guardó la vasca: forse non era una cattiva idea rilassarsi un po immersa nell'acqua calda.
Aprì quindi l'acqua, raccolse i morbidi boccoli con una matita e si tolse i vestiti. Aspettó che la vasca fosse piena, per poi immergersi al suo interno.
Appoggió il collo sullo schienale e le braccia lungo i bordi della vasca. Chiuse gli occhi, inspirando il profumo del bagnoschiuma. Il silenzio della stanza e il profumo dell'acqua, la rilassarono all'istante. Si era imposta di lasciar fuori dalla stanza i problemi di quel periodo, per concentrarsi su se stessa.
Fece 4/5 respiri profondi, ma vennero bloccati dallo spalancarsi violento della porta. La ragazza quasi sobbalzó dallo spavento.
Severus, arrabbiato e non facendo caso al fatto che lei fosse nella vasca, le disse -come osi rispondermi in quel modo, per di più davanti a Silente?!-
Hermione si mise ritta sulla sua schiena e gli disse -rispondo come mi pare e piace e ora- fece una pausa, sdraiandosi nuovamente sullo schienale, -se non ti spiace, starei facendo un bagno, Professore-
L'ultima parola venne rimarcata pesantemente, come a fargli ricordare la causa di tutti i problemi che si stavano susseguendo.Le giornate trascorsero inesorabilmente lente, soprattutto a causa dell'ultimo litigio che c'era stato tra quei due. Nessuna delle due parti, ovviamente, avrebbe ceduto. Non si scambiavano una parola dall'ultima visita di Silente, consumavano i pasti e dormivano separati.
Poi un giorno vi fu una svolta a quella pesante e triste monotonia.
Arrivó il preside, che fece convocare nello studio del professore anche la ragazza.
-Sono qui per portarvi gradite novità- e sorrise ad entrambi. Hermione aveva le braccia conserte e guardava dritta Silente, ben staccata da Piton.
-I mangiamorte hanno perso le tracce sia di voi, che della famiglia Weasley. Signorina Granger, potrà quindi rivedere i suoi amici e i suoi genitori- sorrise nuovamente in modo bonario.
La ragazza, da seria, diventó improvvisamente felice, gli occhi le si erano illuminati.
-Ma- il Preside riprese il discorso -potrà far visita a loro, poi ritornare qui. Ovviamente verrà accompagnata dal Professor Piton, per una questione di sicurezza.-
Ad Hermione, per un attimo, si spense il sorriso, ma poi ritornó felice. Non le importava il fatto di essere scortata da lui, le importava solo rivedere i propri affetti.
-Posso andare anche ora?- chiese Hermione, rivolgendosi solo a Silente.
-Certamente- e poi guardó il professore -Severus, sono sicuro che vorrai soddisfare il desiderio della nostra ragazza-
Ne Hermione, ne Severus si voltarono l'uno verso l'altro e viceversa. Il potion master annuì.
-Bene, questo è tutto. Ci rivedremo nel caso di nuovi sviluppi, buona giornata!- ed uscì fuori dalla porta del suo studio.
-Granger- cominció Severus, voltato di spalle mentre andava a prendere il mantello -sappi che non sono il tuo elfo domestico, perció- e si voltó guardandola -non ti mettere in testa di andare a trovare i tuoi amichetti quando e come vorrai-
Lei lo guardó con sfida, rimanendo in silenzio. Non proferì parola e questo fece innervosire il potion master, che le chiese -sono stato chiaro?-
Hermione, per tutta risposta, lo fece ancor più innervosire, affermando sarcastica -chiarissimo, Professore-
Una volta preparati per uscire, il professore disse ad Hermione -dammi la mano-
La ragazza all'inizio non volle farlo ma, dato che non avrebbe avuto alternative, riluttante la allungó verso Piton, per poi stringerla alla sua.Si smaterializzarono direttamente all'interno della Tana. Cominciando ad abituarsi alla sensazione sgradevole della smaterializzazione, si mise subito ritta e, senza aspettare l'uomo, corse in cucina, dove venne accolta caldamente da tutti i presenti.
Severus entró, rimanendo in disparte, appoggiato allo stipite della porta e, con la faccia disgustata, guardó quello spettacolo troppo smielato per i suoi gusti.
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Inter Lineas | Part.2 | SeverusxHermione
FanfictionUn compito, una frase, la svolta della vita. La storia non tiene conto degli avvenimenti presenti nella saga originale di Harry Potter.