🖤~𝐷'𝑖𝑚𝑝𝑟𝑜𝑣𝑣𝑖𝑠𝑜~🖤

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Hey, ti ricordi di noi?
Quei due bambini di 10 e 11 anni che sprecavano pomeriggi giù in cortile con il sole fermo a bruciarci la pelle mentre tra le gambe giravamo un pallone. Le ringhiere su cui disegnavamo i peggio mostri e i meglio capolavori per poi subirci le lavate di testa dei nostri genitori. Quante estati ci siamo scottati la schiena solo perché non davamo ascolto alle mamme che ci dicevano di tornare in casa a giocare perché c'era un sole troppo cocente.
Poi gli inverni. Mi ricordo ancora il freddo che ci congelava, le tue guance rosse di cui ti lamentavi perché ti facevano male e il mio maglione stravagante fatto rigorosamente a maglia da mia nonna. Quella brava donna non sapeva proprio fare altro che maglioni, ogni anno ne avevo uno diverso ma particolare quanto quello dell'anno prima.
Sai che mi stanno ancora alcuni?
Il nostro gioco preferito era far finta di essere grandi, ma i nostri sogni erano sempre più grandi, parevano irraggiungibili. Adesso invece, a 20 e 21 anni i nostri sogni si sono avverati, con quasi un milione di persone che ci amano per ciò che mostriamo loro. Tu adesso sei nell'altra stanza in live su Twitch con Valerio, una live a cui ti sei unito subito dopo aver finito di urlarmi contro quanto disprezzo provi nei miei confronti. Magari stai ridendo, che sia una risata finta o vera chissene frega, ma non sono io la causa di quella splendida melodia. Sai benissimo che la mia non era una scenata di gelosia, mi conosci, mi fido di te più di quanto io mi fidi di me stesso, è solo il tuo orgoglio che ti impediva di cambiare rotta mentre mi urlavi che quei 'ti amo' sfuggiti in questi mesi erano solo una farsa, semplice pietà, forse semplice amicizia, magari non siamo nemmeno gay per davvero. Ti ho mandato Zoe per starti accanto mentre io nel silenzio di questa enorme casa finisco di preparare la valigia ed esco dalla tua vita.
Finisco questa lettera che tu leggerai tra molti anni in stazione. Fumo un'altra sigaretta e qui aspetto un treno che sembra non voler passare mentre ripenso a ciò che ho scritto all'inizio di questo pezzo di carta.
10 anni che suonano come centomila vite, eravamo inseparabili. E mentre dal finestrino del treno vedo la bella Milano andare via mi chiedo dove sei, adesso cosa fai?
D'improvviso penso a te e mi capita così, a caso, senza un motivo, senza il diritto di pensarti. Penso che ti vorrei sentire ancora per un istante, vorrei abbracciarti come ho fatto sempre, vorrei guardarti senza dire niente, baciarti come le prime volte ed imprimere il tuo profumo nelle mie narici.
Se fosse possibile vorrei lasciare indietro quello che non serve, le litigate, le botte di testa, le gelosie e gli errori.
Qui infondo non era così male il letto caldo e le tue braccia che mi facevano sentire al sicuro.
Non era il giorno di Natale ma ogni giorno sembrava che lo fosse con i tuoi sorrisi sognanti e i tuoi sguardi che avevano il potere di far sciogliere questo nano di ghiaccio.
Ti vorrei sentire anche solo per un istante qui con me e capire che anche per te, quel noi era importante.

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Hey, ti ricordi di noi?
Sto girando per la nostra bella Roma, tutti i miei grandi sogni si sono avverati, quelli piccoli anche, ma tu rimani quello l'irrealizzabile. Oramai la mia fama sta sfumando, adesso abbiamo 30 e 31 anni, dopo 10 anni dall'ultima lettera che tu ancora non hai letto, ci siamo rivisti solo 4 volte:
- quando sono venuto a prendere le mie ultime cose dalla villa;
- quando quelli dell'agenzia mi hanno obbligato a fare degli shooting con voi;
- quando siete scesi a Roma e gli altri mi hanno obbligato ad uscire con voi;
- e quando sono venuto a disdire il mio contratto con l'agenzia quasi un anno fa.
Incredibile come vola il tempo, un giorno sei con i tuoi migliori amici, sulla cresta dell'onda, in una villa pazzesca con milioni di persone che vi amano, il giorno dopo torni nella tua casa d'infanzia, poi ti trasferisci in un tuo personale appartamentino nel punto più caotico di Roma e piano piano col tempo perdi tutti, amici, amiche, il ragazzo che ami, i seguaci. Piano piano tutto appassisce ma rimane la bellezza dei ricordi. Proprio come i monumenti.
Mi sento abbandonato e solo in una piazza gremita di persone che girano freneticamente da una vetrina all'altra o tra una viuzza e l'altra.
Quei bei ricordi oramai sono polvere di vita che ha ricoperto tutta la bellezza delle vere amicizie e del vero amore, quello tangibile, quello che ti fa tremare al solo pensiero.
20 anni che suonano come centomila vite, eravamo inseparabili ricordi? E mentre dalla finestra del mio modesto appartamento vedo due bambini simili a noi che giocano spensierati mi chiedo dove sei, adesso cosa fai?
D'improvviso penso a te e mi capita così, a caso, senza un motivo, senza il diritto di pensarti. Penso che ti vorrei sentire ancora per un istante, vorrei abbracciarti come ho fatto sempre, vorrei guardarti senza dire niente, baciarti come le prime volte ed imprimere il tuo profumo nelle mie narici.
Se fosse possibile vorrei lasciare indietro quello che non serve, il tempo passato ad ignorarci, le litigate, le botte di testa, le gelosie e gli errori.
Lì infondo non era così male il letto caldo e le tue braccia che mi facevano sentire al sicuro.
Non era il giorno di Natale ma ogni giorno sembrava che lo fosse con i tuoi sorrisi sognanti e i tuoi sguardi che avevano il potere di far sciogliere questo nano di ghiaccio.
Ti vorrei sentire anche solo per un istante qui con me e capire che anche per te, quel noi era importante.

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Hey, ti ricordi di noi?
Adesso magari si, magari mi guardi da lassù e ti chiedi come me perché non ci abbiamo riprovato. Ti maledici e maledici me perché siamo stati due coglioni. O magari niente di questo è vero ma io continuerò a sperarlo.
Mentre gli anni passavano tu mi mancavi sempre di più, come quando sei sott'acqua in apnea e ti ritrovi senz'aria troppo lontano dal punto dove acqua e aria si incontrano, troppo lontano dalla vita ma ripudiato dalla morte. E sei lì che soffri in silenzio, perché tu non puoi altro che subire il tempo che ti resta.
Come fosse un ballo fuori tempo, tu stavi venendo verso di me, in quel parco dove i nostri nipoti, figli di nostri figli nati da amori non ricambiati, stavano giocando gioiosi. Ti stavi avvicinando, poi il tuo cuore ha smesso di battere, ti sei portato una mano al petto, io mi sono chinato su di te e tu hai posato l'altra mano sulla mia guancia destra. Hai semplicemente chiuso gli occhi e lasciato un ultima carezza sul mio viso. Come dicevo: un ballo fuori tempo. Una possibilità al momento sbagliato. Un attimo mi guardavi col tuo sguardo luminoso di una volta e l'attimo dopo ti sei lasciato andare tra le mie braccia lasciandomi vivere i miei ormai sofferti 81 anni senza di te.
Ma tu sei con me.
Lo so che sei con me.
Ma volevo ripeterti un ultima volta queste parole, anche se non le leggerai mai.
Dal mio letto di morte penso,che ti vorrei sentire ancora per un istante, vorrei abbracciarti come ho fatto sempre, vorrei guardarti senza dire niente, baciarti come le prime volte ed imprimere il tuo profumo nelle mie narici.
Se fosse possibile vorrei lasciare indietro quello che non serve, il tempo troppo avido, le litigate, le botte di testa, le gelosie e gli errori.
Lì infondo non era così male il letto caldo e le tue braccia che mi facevano sentire al sicuro.
Non era il giorno di Natale ma ogni giorno sembrava che lo fosse con i tuoi sorrisi sognanti e i tuoi sguardi che avevano il potere di far sciogliere questo nano di ghiaccio.
Ti vorrei sentire anche solo per un istante qui con me e capire che anche per te, quel noi era importante.
Adesso lo so che per te era importante... ci vediamo tra poco angioletto, ti sto raggiungendo.

~Spazio mio~
Numero parole : 1380🔏

Se scorrete la foto sopra c'é la canzone.

~Fifi🖤

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