🖤~𝐷𝑖𝑒𝑔ℎ𝑖𝑠𝑎, 𝐺𝑖𝑎𝑛𝑒𝑔𝑜 𝑜 𝑉𝑎𝑙𝑒𝑔𝑜?~🖤

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Stavo dormendo tranquillo, nel mondo dei sogni già da un pezzo.

Le ultime cose che sapevo dei miei coinquilini erano che Diego fosse uscito con la sua ragazza, che Gian stesse giocando alla play e che Tanche fosse più bello del solito e sembrava dovesse uscire con qualcuno.

Stavo sognando di essere ad una festa con Simone, Thomas e Aurora che si strusciavano sul mio pacco quando vedo Gian e Tanche correre verso di me e cominciare ad urlare come dei dischi rotti il mio nome oppure "svegliati".

Li per li non capivo cosa stesse succedendo poi mi resi conto fosse un sogno e aprii di scatto gli occhi trovandomi i veri Gian e Tanche che saltano sul mio letto urlandomi di svegliarmi.

"Che c'è!? che c'è!? che c'è!?" Mi lamentai spingendoli giù dal letto e coprendomi il viso con le mani.

"Diego!" Urlarono con tono preoccupato

Notai solo in quel momento che avevano entrambi il fiatone.

Mi presero per le braccia e mi alzarono di forza dal letto, mi lanciarono fuori dalla stanza urlandomi di muovermi.

Io stranito dalla situazione mi diressi in modo assonnato verso il salotto ma loro, alquanto contrariati, mi spinsero incitandomi ad andare in salotto dal mio migliore amico.

"Ao  Diego guardami!GUARDAMI" mi ritrovai ad urlare afferrando il volto del mio migliore amico, ma era come se non ci fosse, era presente solo il suo corpo.

I miei occhi rincorrevano i suoi che erano decisi a non farsi prendere.
L'attacco fu troppo forte per riuscirlo a calmare, e preso dalla troppa pressione svenne

"Cazzo Gian prendi la macchina, Tanc aiutami a portarlo" comandai i miei amici nel panico totale e fortunatamente nessuno fece obiezioni
Riuscimmo a portarlo in ospedale in meno di 5 minuti, appena entrammo dei medici ci vennero incontro prendendolo dalle braccia, lo portarono via mentre noi tre ci sedemmo nella sala d'aspetto

"Cos'è successo?" chiesi ai miei amici con lo sguardo perso nel vuoto

"Stavo rientrando da fuori e l'ho visto sulle scale, stava avendo una crisi di pianto. Gli ho chiesto cosa avesse ma non mi rispondeva. Riusciva a sussurrare qualcosa che però non ho capito" si fermò un attimino e mi guardò credendo che conoscessi il perchè di questo avvenimento, ma si sbagliava.

Negai con la testa e riprese "Ho chiamato Gian e l'abbiamo portato dentro cercando di calmarlo, ma non ci siamo riusciti. Poi abbiamo chiamato te ed il resto.. già lo conosci" finì

Mi passai le mani tra i capelli, erano troppe domande senza risposte
Cosa sarà successo? E sopratutto perchè se stava ad un appuntamento con elisa, è tornato piazzato così?

Gian mi richiamò ed alzai lo sguardo, vidi un medico venirci in contro
"Siete gli amici di Lazzari?"
"Si, siamo noi" rispose Gian
Lui annuì " il vostro amico e sveglio, se volete potete entrare" lo ringraziammo ed entrammo nella sua camera.

"Diego! Dio ci hai fatto prendere un colpo!"
Esortarono entrando Gian e Tanche.

Lui stava sdraiato su quel lettino, con lo sguardo perso al di fuori della finestra e i pensieri che si potevano sentire sin da fuori.

"Ragazzi ci potete lasciare un attimo da soli?"
Chiesi gentilmente ai nostri amici, loro lo abbracciarono e poi uscirono come avevo chiesto.

Girò testa e l'abbassò sulle sue mani senza dire una parola mentre io mi misi seduto sul letto di fianco alle sue gambe.

"A che stavi pensando?" chiesi cauto
"Bro ho un casino in testa... e stavolta mi sa che non basta un po' de palestra per sbrogliare sto casino..." si lanciò su di me ed io lo abbracciai lasciandolo sfogare sulla mia spalla.

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