"Se un giorno io tornassi?"
"Ti odierei"
"Se un giorno tornassimo?"
"Ti amerei, forse anche più di adesso"
"Quindi torneremo?"
"Forse, un giorno, infondo abbiamo detto per sempre no?"———
Era una giornata qualunque, con un atmosfera qualunque, di un pieno inverno non esattamente qualunque.C'era stato il suo compleanno, poi d'improvviso tutto si era velocizzato ed entrambi si erano trovati a sorridere tra le braccia di due ragazze.
Non erano sorrisi falsi, ma sorrisi mal destinati. Erano delle ragazze d'oro, davvero, non se ne poteva dire nulla di male, ma c'era ancora quella sua piccola parte di cuore legata a doppio filo con lui.
Quando si guardavano sentivano un impellente senso di colpa come se sentissero nuovamente inutile la pesante litigata che li aveva fatti allontanare.
Da quel capodanno fino ai successivi quattro mesi non c'era stato niente che avrebbe potuto impedire lo sgretolarsi di uno dei loro sogni collettivi più grandi. Erano diventati singoli.
Prima uno, poi un'altro e un'altro ancora.
Prima un insieme, poi quattro singoli.
Poi una coppia, un accoppiata e un singolo.
Ed infine cinque singoli vaganti.Loro con i loro sguardi erano rimasti gli stessi, con qualche impegno in più, molti battibecchi in meno, con dei viaggi in programma e degli sguardi in meno.
Perché poi in fondo stava tutto lì: nello sguardo. Non si erano mai detti smancerie o scambiati nomignoli melensi, non era da loro. Preferivano insultarsi e giocare a fare la lotta per poi finire a coccolarsi alle 3 di notte con una serie netflix. Preferivano mostrare il loro amore in uno sguardo mal posto e capire l'altro nello stesso. Senza bisogno di parole incespicate.
Si mostravano indifferentemente felici in casa, in viaggio, sui social. Lasciavano credere che nulla fosse cambiato se non la persona al loro fianco. Poi si incontravano.
Si incontravano in modo non programmato e casualmente senza ragazze. Lui apriva la porta ed entrambi entravano in una bolla, non c'era nessun altro, soltanto loro. Si trattenevano dal fare le cose di sempre, come la quotidianità a cui erano abituati, si bevevano un caffè, parlavano del più e del meno poi lui se ne andava e rimanevano soli tra mille pensieri.
———
"Se un giorno tornassi, ricordati di avermi."———
Si erano dimenticati di dimenticare.
Tutti i baci, le carezze, tutte le volte in cui si sono avuti senza dar conto a chi, fuori da quelle quattro mura, si intestardiva per farli separare.
Tutti quegli sguardi in cui era racchiusa una gemma del mondo. Un pianeta tutto loro in cui rifugiarsi dalle male parole.
E si, forse non sarebbero più ritornati, non sempre tutto era rosa e fiori, non sempre tutto era un 'e vissero felici e contenti'.
Ma loro sarebbero rimasti quei due ragazzi che con delle ragazze accanto si guardavano con velata nostalgia nascosta dietro un loro solito sguardo.
Si parlarono un ultima volta, sottovoce. Come per paura di condividere quell'ultimo momento solo loro con qualcosa o qualcuno che non aveva il diritto di ascoltare.
"Ti ricordi.. casa?"
"Roma.. certo che la ricordo"
"Sai, c'è una cosa che mi sono ostinato a pensare per tantissimo tempo"
"Cosa?"
"Noi siamo Roma.. ma letto al contrario"Ci furono due sorrisi, qualche stella ballerina e una promessa indelebile di un per sempre che non svanirà.
C'è una termine coreano, Jung, che indica un legame tra due persone che non si può spezzare, anche quando l'amore si trasformerà in odio, queste non smetteranno mai di provare affetto. Una parte di uno sarà sempre connessa all'altro.
~Spazio mio~
Numero parole : 580🔏Scusate se non pubblico praticamente più ma tra il lavoro, gli allenamenti e altre robe sono stata costretta a bloccare tutto quindi quello che pubblico sono le parti già cominciate tempo fa che riesco a finire nei momenti di buco tra una cosa e l'altra.
Spero che sta cagata vi sia piaciuta, torno a voler morire.
~Fifi🖤
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One shot 🖤
Hayran KurguUna raccolta di Os le cui idee per la maggior parte scaturiranno da idee per storie che mi imporrò di non scrivere per non avere le bozze ancora più affollate di quanto non siano già :) Godetevele e scusate per le più depresse, Ily ~Fifi🖤