♥︎ ~𝑃𝑡.2~ ♥︎

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Lo guardavo, all'apparenza così spensierato, ma si vedeva che aveva parecchi grilli per la testa.

Mi balenò un attimo per la testa di aver finalmente trovato qualcuno che potessi forse considerare amico e che però questa stessa persona l'avrei persa di qui a non molto...

Mi alzai dallo scoglio su cui ero seduto andando verso di lui che contemplava l'acqua che brillava sotto il sole di inizio maggio.

T: Ma tu...

Sussultò leggermente per poi girarsi a guardarmi ed invitarmi a continuare.

T: Ma tu, davvero morirai?

E: Morirò

Lo diceva con cotanta semplicità che con lui il concetto di morire si annullava e prendeva la stessa importanza del concetto di giocare.

Finimmo la nostra passeggiata ma mentre camminavamo lui si fece triste.

E: Di questo, non posso parlarne con nessuno se non con te.
Tu probabilmente sei l'unico che riesce ad offrirmi contemporaneamente sia la realtà che la quotidianità.
I dottori non fanno altro che raccontarmi soltanto la cruda verità.
La mia famiglia reagisce eccessivamente a qualsiasi cosa io dica e si sforzano per mantenere serena la mia quotidianità.
Se Diego e gli altri lo sapessero, mi volterebbero le spalle spaventati. -

Poi tirò un piccolo sorriso e continuò.

- Tu invece sei l'unica persona, che pur conoscendo la verità mi fa vivere normalmente nel quotidiano.
Ora capisci?Passare il tempo con te, è così divertente!

Non glielo feci notare ma stavo male per le sue parole, insomma, non mi capacito di come possa prendere tutti questi colpi e resistere così bene, con quel suo sorriso splendido sempre stampato sulle labbra.

E: Ed è bello che faccia caldo no? Potrebbe essere la mia ultima estate perciò me la voglio godere! E tu ne farai parte sappilo!

Ci sedemmo su una panchina e lui comincio a dire le cose che gli venivano in mente pensando all'estate, alcuni esempi erano: le feste, i bagni al mare e le relazioni di una stagione o come l'aveva chiamate lui "l'errore di un'estate".

T: Stai ancora pensando a trovarti un ragazzo quindi?

Il suo sorriso si spense e abbasso lo sguardo.

E: Se ti dicessi di sì cosa faresti?

T: Che intendi?

Stentò un po' ma poi scosse la testa e riaccese quel suo meraviglioso sorriso.

E: Lascia stare, non volevo dire niente infondo...

Il giorno dopo in classe fui messo in punizione per non so quale motivo dalla professoressa che mi odia dal primo anno, Emanuele fece in modo di finire in punizione assieme a me facendo una scenata per non so bene cosa.

Ci ritrovammo quindi insieme a ragazzi di altre classi finiti in punizione come noi a pulire tutte le classi quarte e quinte dell'istituto, esattamente 14 classi...

Un ragazzo molto più alto di me mi si avvicinò.

X: Hey tu sei il nuovo amico di Lele giusto? Piacere Gian.

T: Si, credo(?) mi chiamo Tancredi

G: Sono uno del quinto comunque, volevo chiederti se conoscevi anche il migliore amico di Lele o almeno sapessi come si chiama sai...è carino...

T: Beh, so che si chiama Diego ma non mi sopporta quindi non posso aiutarti molto, mi dispiace

G: Oh, tranquillo grazie va bene così, comunque è stato un piacere conoscerti, ciao

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