♥︎ ~𝑃𝑡.3~ ♥︎

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Nel pomeriggio mi incontrai come ogni giorno con Emanuele, solito bar.

Si lamentò molto del fatto che stamattina a scuola fossi sparito, mi giustificai dicendogli che stavo parlando con una 'persona' e lui quasi ignorando la mia risposta cominciò a lamentarsi pure del tempo.

Stava piovendo e a lui piace passare il tempo fuori ma non gli piace la pioggia.

E: Perché non vieni a casa mia oggi?

Mi tornarono in mente le parole di Diego, mi chiedevo se fossi all'altezza della situazione che dovevo aiutarlo a sopportare, se fossi all'altezza di stargli accanto e lui nel mentre richiamò la mia attenzione dicendo che oggi sarebbe stato solo a casa, così, molto titubante e tentando di accampare qualche scusa inutile, accettai.

Arrivammo a casa sua, lui come sempre continuò a parlare a manetta chiedendomi infine se conoscessi il libro del piccolo principe e stupendosi della mia risposta affermativa, non l'avevo ancora letto però quindi lui mi disse subito che dovevo assolutamente leggerlo e che me lo avrebbe prestato lui.

Non potei far altro che accettare.

Eravamo a giocare alla play in camera sua e lui stava in testa.

T: Non dovevi prestarmi quel libro?
*dissi alludendo al libro del piccolo principe*

E: Su su, non essere così impaziente!

Mi zittai, trovavo inutile insistere, così continuammo a giocare finché lui se ne uscì con un'altra delle sue.

E: Senti, c'è una cosa che vorrei chiederti da un po' di tempo

E: Non ti vuoi trovare un ragazzo?

T: Non ho voglia di trovarmi un ragazzo, non ho neanche amici
*risposi scocciato*

E: D'accordo, sul ragazzo possiamo passarci sopra ma devi farti degli amici

T: Se mi verrà voglia

E: Se ti verrà voglia hai detto eh...
*sussurro tra se e se*

E: Senti...
*comincio incerto*

Gli feci intendere di continuare e lui lo fece.

E: Non hai nessuna voglia di farmi diventare il tuo ragazzo, qualsiasi cosa accada?

Mi girai incredulo verso di lui e persi la partita, ma non mi interessava, cosa aveva detto? Insomma lui... si ecco mi piacerebbe ma...

T: Che razza di discorsi fai?!
*me ne uscii freddo*

E: Volevo solo esserne sicuro

Non volevo ma risposi "proprio nessuna" ci ho pensato e Diego aveva ragione, non sono alla sua altezza.

T: Prestami il libro, devo tornare a casa
*dissi alzandomi*

Nonostante i suoi richiami andai imperterrito verso la sua libreria e cercai il nominato libro.

Mi sentii stringere da dietro in un abbraccio improvviso, mi cadde lo zaino dalla mano e incredulo posai le mie mani sopra le sue, posizionate sul mio petto.

E: Una cosa che vorrei fare prima di morire è questa qua;
Fare qualcosa di proibito, con un ragazzo che non è il mio ragazzo;
Perciò tu vai benissimo
*sussurrò sul mio collo*

Mi prese da una spalla girandomi, facendomi appoggiare la schiena alla libreria e incatenando i suoi occhi come cristalli marroni con i miei verdi.

Si avvicinava sempre di più alle mie labbra ed io ero come pietrificato, ma mentre io ero combattuto su come comportarmi un'altra parte del mio corpo aveva già capito dove volesse arrivare.

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