24 ore dopo

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"..Ragazzina italiana..?! Matt..?! Ma.. Che cosa è successo qua dentro?!" Jack è spaesato, vorrebbe ridere ma non sapendo cosa sia realmente accaduto, non vuole sembrare inopportuno. "Sara, mi chiamo Sara.." Sospira abbracciata a Matt che la sta riaccompagnando a letto. Mentre camminano lentamente, i due si guardano e lei si appoggia con la testa al petto di lui. In effetti, vista dall'esterno, la scena può sembrare piuttosto fraintendibile. "Ehi ragazzi?! Vi ricordate di me?! Ci sono anch'io.. Chi mi spiega cos'è successo? Matt ti avevo chiesto un appartamento per lei, non un appuntamento.." A quell'esortazione di Jack nel chiedere una spiegazione, benché non sia accaduto nulla di compromettente tra i due, arrossiscono come due adolescenti beccati a limonare sotto casa dal padre di lei. "Calma prima di tirare conclusioni affrettate. Ci siamo visti ieri sera, doveva essere una cosa al volo per via dell'appartamento appunto, ma Sara si è presa tutta la pioggia nell'aspettarmi, era bagnata come un pulcino e infreddolita, ha passato la notte con me con la febbre altissima e tutt'ora non sta bene. Niente di losco, malfidato amico mio." "Capisco.. Quindi mi stai dicendo che non siete stati in altre parti della casa.. Non è successo niente.." Matt zittisce l'amico con un'occhiata e un secco no

"Quale parte misteriosa della casa avrei dovuto visitare? Il 5° piano?? Che cos'ha che non va?! E' una losca taverna clandestina?! Oppure nasconde dei tomi appartenuti ai templari e c'è la mappa per il Sacro Graal?? O meglio ancora: è il laboratorio segreto di Batman!"

L'aria è tesa, Sara non lo sa, ma le sue ipotesi sono tutte probabili, specialmente una. "Batman aveva una caverna, non un laboratorio, hai sbagliato Bruce, era Banner e non Wayne, l'incredibile Hulk ad essere coinvolto in un laboratorio e a raggi gamma.. pivellina! Ahahaha!" "Non essere pignolo Jack, sono cose da vecchi nerd, e poi non sta ancora bene, non infierire." Le strizza l'occhio, facendole sentire la propria complicità. "Hai un'ammalata davanti a te, porta rispetto.. Ahahaha!" Scoppiano a ridere, ma Sara ha ancora un esteso senso di malessere, si scusa per il proprio bisogno di silenzio e di semi oscurità e chiede di poter riposare ancora un po'. "Scusate, credo che da sola contro voi due non riuscirei a sostenere un dialogo con della logica, inoltre immagino che abbiate cose più importanti di Hulk e Batman di cui parlare." "Tranquilla, hai diritto di riposare, ora ti lasciamo dormire, ne hai bisogno. Passo tra poco a vedere come stai, va bene?" "Grazie di tutto Matt, sono in debito." Le da un timida carezza sulla testa. "Ma come? Stanotte ero il tuo angelo salvatore e ora sono solamente Matt..?? Mi ritengo offeso..!" Le dice prendendola in giro. "Scusa..? Io cosa..? Quando..?" "Guarda il telefono.." E se ne va imitando lo sbattere di ali con le mani. "Sembri più un pollo così!" Sara si copre fino agli occhi con la coperta per occultare sia la risata che il crescente imbarazzo dopo aver letto lo striminzito scambio di messaggi. Matt, dal canto suo, riprende fiato per essere riuscito a sviare il discorso del 5° piano. Diversi minuti dopo rientra in camera, dopo essersi messo una comoda tuta sportiva, ma si accorge che Sara è crollata in un quieto sonno. Assecondando il proprio istinto, si sdraia accanto alla ragazza, avvolgendola in un confortevole e consolatorio abbraccio, un gesto che probabilmente fa meglio al cuore torturato di Matt che non a lei. "Non hai paura che ti infetti?" La voce è assonnata, ma si stringe ancor più a lui. "Naaaa, sono inattaccabile, virus e batteri mi girano alla larga, sai?!" La bacia sulla fronte, la febbre c'è ancora anche se non è più così elevata. "Matt.. solo per curiosità, chi è Marta? Perché le hai dato i miei appunti stamattina?" La voce di Sara è strozzata e vicino al pianto, anche se non vorrebbe aver quel genere di reazione. "Ehm.. Sara, sei gelosa per caso..? Marta è la mia cinquantenne assistente tuttologa, l'unica di mia conoscenza in grado di non farti passare un brutto quarto d'ora con quel dottore. Dai, sei gelosa, alimenta il mio smisurato ego ed ammettilo! Ahahaha!" Sara si sente morire. "Ah ok.. Tutto chiaro.. Certo, lo avevo intuito.. e poi di cosa dovrei essere gelosa.. Io non sono mai stata gelosa in vita mia.. Ehehe.." Inconsapevole che Matt abbia un debole per quella posizione, si gira per nascondere il rossore delle sue gote, dandogli le spalle. Lui le accarezza la testa, sforzandosi di non invadere ulteriormente il suo spazio personale. Sa che Sara non sta bene, che probabilmente neanche lo vuole un contatto fisico e che, niente di più facile, lei lo consideri solo un amico che la sta aiutando in un momento di difficoltà. Ma la tentazione è più forte della razionalità. "Quando hai provato la febbre l'ultima volta? Sembri un po' troppo accaldata.." "Appena sveglia, perché? Dici che si è alzata di nuovo?" "Sì, cioè, non lo so.. sembrerebbe di sì.. Posso misurartela io?" "In che modo, scusa..?" "Così.." Matt le bacia la tempia e scende verso lo zigomo, le bacia il collo e risale verso l'orecchio.." "M-Matt.. Che stai facendo..? Che io sappia non si misura così la febbre.." "Ognuno ha il suo metodo, sono molto sensibile alle temperature, potrei quasi scommetterci, ti va di mettermi alla prova?" La tensione è palpabile. "Non compro mai a scatola chiusa, prima dimmi, poi decido se accettare la sfida.." Sara volta la testa quanto basta per capire che la sta divorando con gli occhi. Quegli stessi occhi in grado di cambiare colore in base alla luce o al suo stato d'animo che si scontrano ancora con i suoi che, a causa della febbre, sembrano quasi grigi. "Se indovino la tua temperatura io.. ecco, ti bacio. Altrimenti mi fermo." Il cuore di Sara accelera incontrollato. "Ok, tanto sono certa che non puoi indovinare.." In realtà non è sicura di non volere quelle labbra perfette sulle sue. Lui riprende la sua eccitante ispezione e scende fino alla spalla, poi sentenzia "38.6°" Le porge il termometro digitale. "prego, ora tocca a te." Sara si porta il termometro sotto l'ascella e aspetta il biiip. "Eccolo! Preparati a perd..  No, non ci credo. 38.6° davvero! Guarda tu stesso!" Matt ride di gusto, ma le chiede comunque il permesso. Non è mai stato un uomo violento o che ha imposto le sue volontà con una donna. Lui era abituato ad essere cercato, sempre. Non farebbe mai nulla per turbare Sara. "Posso baciarti ancora e stringerti a me?" la sua voce è delicata, a tratti timorosa e ingenua. Lei non parla, fa solo un cenno di consenso con il capo. "Non voglio fare qualcosa che non vuoi, puoi fermarmi in qualunque momento, non scordarlo.." "Va bene, lo tengo presente.." Ma il pensiero di Sara non prevede uno stop. Matt ricomincia da dove si era interrotto, le abbassa una spallina ricamata a mano della camicia da notte. Con il braccio che fino a qualche istante prima la avvolgeva, ora segue le linee del suo fianco, per scendere fino a metà coscia, dove la camicia da notte fa un'elegante arricciatura. Poi risale e le accarezza il profilo del seno con il suo dito indice, procurandole un brivido in tutto il corpo che non sa più se appartenga alla febbre o all'eccitazione. "Va tutto bene Sara? Ti ho sentita ritrarti.. Se ti da fastidio.." "No, tutt'altro, era solo un brivido, davvero.." Matt l'avvolge nella trapunta. "Scusami, non dovevo scoprirti, hai la febbre.." Sara prende la stessa mano che poco prima la esplorava e la riporta su di sé. "Non fermarti, per favore.." Matt, ipnotizzato dai propri gesti, le accarezza la schiena per tornare sul suo seno, a cui strizza un capezzolo, lei ha un fremito per quel piacere inaspettato. Quando Matt comprende che ciò che fa le procura piacere e che anche lei desidera lui, quanto lui desidera lei, a stento riesce a domare il proprio istinto. "Tesoro, sei così bella.. Se non stessi male starei già esplorando tutto di te.. Non sai che sofferenza sia trattenerti tra le mie braccia.." Sara sente l'eccitazione di Matt premerle contro. "Sono certa che sarai in grado di non farmi prendere freddo.." "Mi stai dicendo che posso andare oltre..?" Pronuncia un soffiato "Non te lo sto dicendo, te lo sto chiedendo.." "Oddio Sara.." Sente una mano di Matt insinuarsi sotto la camicia da notte, lui con un gesto si libera della tuta e si infila sotto le coperte con lei, ora il suo corpo tonico e le braccia che l'hanno sostenuta più di una volta, sono direttamente a contatto con la sua pelle giovane e accaldata. Una delicata mano scivola nel retro degli slip di Sara che va cercando quel calore più naturale da cui viene sopraffatta grazie ai roventi baci dati da Matt al suo collo. Sara non sa cosa fare, vorrebbe gemere e girarsi per baciarlo, ma rimane immobile. "Matt.. Io.. Dimmi cosa devo fare..?" "Nulla tesoro mio che tu non voglia, mi sto prendendo cura di te, goditi il momento.. Non mi ero reso conto che mi piacessi così tanto, voglio farti felice, se me lo concedi.." Le gira il volto e la bacia dolcemente, costringendola a sdraiarsi sulla schiena. Matt è posato accanto a lei e mentre la sua bocca si prende cura de suoi tonici seni, con una mano le sfila gli slip di pizzo bianco. Riesce a farsi strada tra la morbida carne di Sara e a muovere lentamente un dito in modo circolare, piccoli cerchietti che man mano la infuocano. Le sue dita esperte sanno dove toccare e dove infilarsi, lei non può più trattenersi, lo chiama per nome e allarga le gambe ormai bagnate di se stessa. Matt la esplora con un dito, ma l'ostilità delle pareti carnose che incontra è chiara e inequivocabile, supportato dallo sguardo languido e imbarazzato di Sara. "Matt fermati un attimo, ti prego.. devo dirti una cosa.." "Non c'è bisogno che tu dica altro.. Ho capito, stai tranquilla, non farò altro.." Gli occhi di Sara si riempiono di umiliazione e disappunto. "Ma non voglio che ti fermi.. Volevo solo che sapessi che sono arrivata a 25 anni così e non so.. Come comportarmi o cosa dovrei fare.. O come muovermi.. Insegnami." "Sara è davvero una cosa importante per te, voglio che tu ne sia davvero sicura.. E non che ti butti via per una curiosità.. Io ne sarei onorato, ma fermiamoci un attimo a pensare.." "Matt non sei solo una curiosità, voglio farlo con te, perché sei tu.." Le prende il viso tra le mani e fissa gli occhi nei suoi: "In qualsiasi momento, fermami, saprò capire e rispettarti, ok? Voglio che sia la tua favola, promettimi che mi fermerai se dovessi ripensarci.." "Te lo prometto, ma so cosa sto facendo, anche se ho la febbre.." Matt posa le labbra su quelle di Sara il bacio si fa più intenso e profondo, tra la febbre e quel momento intimo, perde la cognizione del tempo e i freni inibitori si disperdono. Si lascia trasportare dalla bocca di Matt che cerca avidamente la sua, prima di scendere tra le sue gambe. Si crea un varco e i baci roventi ora sono concentrati lì, sente che tutto si inumidisce, sente la lingua e le pulsazioni andare a ritmo ed emette un grido di piacere. Il suo primo orgasmo. "Ehi, è tutto a posto lì?" "Sì.. Sì.. Ecco io.. Non avevo mai provato niente di simile.. Sì.." Matt torna ad accarezzarle il viso rosato dal piacere. "Lo chiedo a te, perché è giusto che tu possa decidere ogni cosa: che cosa vuoi che faccia ora?" "IO.. Ehm .. penso di volerti Matt, se anche tu mi vuoi.." "Sarei l'uomo più felice del mondo Sara.. Davvero vuoi sia io..?"  Con una dolcezza e una fermezza disarmanti, Sara gli risponde "Non c'è altro posto al mondo in cui vorrei essere ora. Prendimi Matt, fammi tua. Ti chiedo solo di usare le protezioni, perché non voglio che ti fermi, vorrei la vivessimo fino in fondo, insieme.." Matt si alza al volo e va in camera sua, cerca nei cassetti, poi in bagno e finalmente trova, imboscato, un preservativo. Intanto Sara si è liberata dalla camicia da notte e si fa trovare nuda sotto la calda coperta. Cosa sto facendo..? Sto dando la mia verginità a un uomo che conosco a malapena, di cui mi sono invaghita in sole 24 ore..?! Non posso tirarmi indietro, lo desidero.. Mi sento a casa con lui, anche se so che potrebbe finire domani stesso. Vado avanti, non voglio più passare da ragazzina. "Sara, tesoro, ti vedo stanca, sei sicura di volerlo?" "Vieni qui, sono solo eccitata ed emozionata.. Riprendiamo da dove ci siamo interrotti.." Matt sale sopra di lei, la bacia e con le dita la tocca per riportarla allo stesso stato di eccitazione, con l'altra mano le tiene i polsi sopra la testa, ma uno sguardo spaventato gli fa capire di mollare la presa. "Scusami, non volevo spaventarti, forse è troppo tutto insieme tesoro mio.." Quell'appellativo che le riserva, le fa sciogliere il cuore. "Non importa, posso tenerti abbracciato a me, mentre mi baci?" "Tutto quello che vuoi tesoro, rassicura anche me sentirti così vicino.." L'eccitazione di entrambi, la chimica, la tenerezza nei movimenti, tutto è complice in quel primo pomeriggio. Matt mette il preservativo e per essere sicuro di non farle troppo male, usa anche il lubrificante con cui si accarezza l'estensione della propria erezione. Si appoggia e Sara si avvicina con il bacino a lui, come se quella parte del suo corpo lo volesse disperatamente. Lui le passa le dita sul collo, con la lingua percorre la tratta che va dallo sterno all'ombelico, ti stai facendo desiderare Matt.. Lui l'ha in pugno, lei non desidera altro che lui e lui prova emozioni che non lo attraversavano da tempo infinito. "Pronta piccola mia?" "Sì, penso di non desiderare altro.." La spinta è inevitabile seppur fatta con tutta la delicatezza possibile. All'inizio Sara rimane immobile e Matt si preoccupa. "Ti ho fatto molto male?" "Solo un po'.. Ma se ti fermi ora lo avrò fatto per nulla. Fammi sentire come può essere dopo.. per favore.." "Quanto sei bella.. e dolce.." Il suo movimento riprende, il lubrificante aiuta ad attenuare il bruciore. Sara comincia ad abituarsi a quello strano ed inesplorato piacere e Matt le solleva le gambe attorno al suo busto: è tutto così intenso per entrambi.. Sara ansima mentre lui gioca anche con il pollice, nel vederla e sentirla così eccitata e vicina all'orgasmo, non riesce a trattenersi ed esplode dentro di lei, rimane lì e riesce ancora a muoversi e con qualche spinta in più esplode una sensazione intensa nella sua zona pelvica, facendole raggiungere un altro tipo di orgasmo, diverso dal precedente, ma forse ancor più bello. Lui rimane immobile su di lei, si sta rendendo conto di averle tolto la verginità e si sente colpevole a prescindere. "Ehi, è questa la tua faccia dopo che hai..?" Lui si china a baciarle le labbra e mentre le accarezza la fronte calda, le dice "No, è che era da un po' che non mi capitava.. Sono solo fuori forma e un po' stanco, tutto qui." Si porta al suo fianco e continuando a coccolarla, prosegue "Tu come ti senti tesoro mio?" "Un po' stanca, ma è stato.. ecco.. Bello, come lo immaginavo." Riescono a sorridersi, ma Matt fatica a guardarla negli occhi ora, guarda l'orario e ha una scusa valida per scappare. "Piccolina devo correre a prendere la tua relazione! La consegno e torno, mentre mi lavo ti accompagno in bagno e ti rimetto a nanna, va bene per te?" "Sì ma poi torni vero?" "Certo, cosa ti salta in mente..?" La sua espressione colpevole evidentemente traspare più del dovuto. Cos'è tutta questa cosa appiccicosa? Merda. Poi ci penserò. Esce rivestendosi con la tuta e se ne va, dopo averla riaccompagnata a letto e averle dato un bacio sfuggente sulla fronte.

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