Passata la prima settimana, Matt passa quasi tutto il suo tempo a casa con Sara. Nessun tipo di approccio ha più preso il sopravvento tra loro, non l'ha più cercata ne fisicamente e nemmeno come amante, ma ad ogni suo bisogno, anche quello più futile o anche la necessità di una semplice carezza di conforto, è sempre presente e disponibile. Lui è rispettoso, sa che è il momento del riposo, del recupero fisico e, ogni tanto quando è più energica, lascia che si conceda qualche ora di studio con Danny Floyd, il dottorino gentile che le porta gli appunti, quello che lei ha ribattezzato affettuosamente il suo tutor personale. La gentilezza di Matt e la sua ospitalità si estende anche all'amico, facendo trovare loro ogni genere di snack e spuntino ogni giorno. "Danny sei sicuro che non ti stia stressando troppo? Hai già degli orari massacranti in ospedale e la tua fidanzata a casa ad attenderti potrebbe non prenderla nel verso migliore.." "Tranquilla, se non volessi o se avessi di meglio da fare, credimi.. Te lo direi." Sara era abituata a sentire un Danny brillante e giocoso, ma non quel giorno: la sua voce presentava note tristi e rassegnate. Sospira alla fine di quell'affermazione. "Danny, c'è forse qualcosa di cui vuoi parlare? Non dobbiamo solo studiare, siamo amici ormai.. Tutto bene con gli esami? A casa?" Danny si strofina la faccia con entrambe le mani, vuole cancellarne i segni della stanchezza, ma invano. "Sì, sì, anche se il dottor Berrik fa il possibile per renderci la vita un inferno, non è un problema star dietro ai suoi corsi e ai turni del Pres." Sara ne osserva la testa china e le spalle ricurve, decisamente non è lo stesso ragazzo che vede quasi tutti i giorni da una settimana a questa parte. "E allora cos'è che non va? Non sei lo stesso di sempre.." A quel punto si arrende e sgancia la bomba: "E' che Annette ed io ci siamo lasciati. Colpa mia, lo ammetto. Dopo quattro anni insieme, per l'anniversario non solo sono arrivato quasi un'ora dopo alla cena che io stesso avevo organizzato, ma lei si aspettava la GRANDE PROPOSTA, capisci..?? E io non me la sono sentita, per me c'era ancora tempo.." "Mi dispiace tantissimo Danny, da donna posso solo dirti che sì, quando le tue aspettative sono elevate e queste non prendono la forma che desideri, è quasi automatico rimanerci male. E se ultimamente lei ha notato anche del distacco da parte tua, capisco che abbia messo in discussione tutto. Ma non c'è proprio modo di ragionare insieme? Di recuperare?" Il modo con cui scrolla la testa non lascia tanto spazio alla libera interpretazione. "Diciamo che non era quello che mi aspettavo di sentirmi dire.. Sono ancora più confuso ora. Comunque dubito che ci sia qualcosa da salvare al momento, mi ha bloccato il numero di telefono, Telegram, Whatsapp, Instagram, Facebook, Twitter. Tutto. E onestamente non ho voglia di convivere con l'idea che lei si aspetti che io la chieda in sposa ad ogni singola occasione. Non è così che dovrebbe essere, non dovrebbe esserci pressione, ma solo il momento giusto quell'unica volta in cui parte dal cuore." Era chiaro come il sole che Sara stesse parlando anche di sé senza esporsi. Il cambiamento di Matt non era passato inosservato a nessuno, soprattutto a lei. Persino Danny lo aveva notato, ma era stato tanto diplomatico da non esprimere mai alcun parere in merito, in parte per non infierire, in parte perché aveva ben altri pensieri per la testa con cui fare i conti. Mentre il telefono di Sara inizia a squillare, con un gesto gentile gli offre una carezza ad un braccio e gli rabbocca la tazza di caffè, un segno di consolazione. "Scusami un attimo, è Jack, un nostro amico, devo rispondere.." Danny si porta la tazza alle labbra e soffiando sul caffè le risponde di non porsi problema."Jack! Che piacere sentirti! A cosa devo l'onore di questa chiamata?"
Molto tranquillamente e con la voce che ricorda il suo stesso sorriso, Jack chiede un paio di informazioni a Sara. "Piccoletta! Si sente che stai finalmente un po' meglio, mi fa piacere, davvero! Ho bisogno di una cortesia, puoi passarmi Matt per favore? Visto che non mi risponde al telefono, ho immaginato fosse con te.."
Sara perde il sorriso dalle labbra, sgomenta. "Jack.. Sinceramente non vedo Matt da diverse ore, credevo fosse con te. Hai sentito Marta? Non gli è successo qualcosa, vero?!" "Ma no piccola, non è successo nulla, stai tranquilla, non ho pensato all'ufficio, ho davvero solo dato per scontato che fosse in casa con te, appena lo rintraccio ti mando un messaggio, va bene? Scusami se ti ho disturbata, ci vediamo magari in serata, è tutto a posto. Un abbraccio."
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La Stanza al 5° piano.
RomanceMatt Cole è un affascinante imprenditore di Seattle, uno a cui la vita ha dato tutto, ma a cui ha tolto anche la dignità tra le pareti scarlatte di quell'appartamento. Sara De Luca piomberà nella sua vita, sconvolgendo il suo precario equilibrio.