•𝙻𝙰 𝚀𝚄𝙸𝙴𝚃𝙴 𝙿𝚁𝙸𝙼𝙰 𝙳𝙴𝙻𝙻𝙰 𝚃𝙴𝙼𝙿𝙴𝚂𝚃𝙰•

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Intravedendo il deposito visibilmente lasciato a marcire, volo a bassa quota per permettere alla piccola peste di ricordare dove si nasconde il suo...fortino come lo aveva chiamato. Aah questi bambini.
Mi ferma indicandomi un alto cumulo di gomme, anche se  ci avrei scommesso tutto che non c'era solo quello. Atterro con dolcezza e lo poggio a terra, si arrampica un poco e spostando qualche gomma si intravede una piccola porta di ferro. Non è fissata ad una parete ovviamente, ma è come se fosse un'entrata. Inaspettatamente quando entriamo nella piccola "stanza" la trovo accogliente, anche se un po'bassa e detto da me qualcosa vuol dire.
Mentre lui cerca due cuscini osservo il posto, ci sono disegni sparsi un po' ovunque, qualche giocattolo e anche dei libri per bambini... insomma la semplicità che li rappresenta, Gilead prende due grandi cuscini morbidi come piacciono a me neri, e dopo averli messi sul tappeto ci sediamo... però ho notato su un tavolino degli spartiti così presa dalla curiosità...

-"voi suonate?"
-"bhe sono cose semplici ma ci piace molto suonare...purtoppo ci prendono in giro per questo  perché dicono che non è da demoni, ma io da grande vorrei diventare un musicista famoso"
Lo guardo sorridendogli, questo piccolino nonostante sa che tipologia di vita mediocre avrà e con la costante paura che ogni anno potrebbe essere l'ultimo, vive e lotta per il suo sogno... ciò che invece non sono riuscita a compiere io. Gli tocco il nasino e riprendo la mia storia

-"allora eravamo rimasti che arriviamo all'Hotel giusto? A prima vista mi fece davvero paura, era molto sinistro, alto, aveva varie camere con vari balconcini  pieno di occhi e cose simili... Alastor aprì la porta e mi fece passare, a prima vista non vidi nessuno poi una voce allegra, capelli raccolti in una coda bassa lunghi e biondi, due guanciotte con dei cerchi rosa e un ampio sorriso ci salutò, era Charlie, mi si presentò e ricordo che la sua energia mi era piaciuta, strano che una persona mi piacesse, poi mi presentò Veggie molto più taciturna di lei, più bassa di me carnagione sul griglio, capelli lunghi bianchi e sembrava avere una croce al posto di un'occhio... per non essere indiscreta non la fissai troppo, mi sembrava apatica ma tutto sommato normale, poi Husk, anche se era ubriachissimo... però il fatto che avesse le sembianze di un gatto con delle ali mi attirava parecchio, mai vista una cosa simile, e poi in lontananza vidi una figura alta, bianca con macchie a forma di cuore rosa, camminata fiera e spavalda con un sorriso malizioso e un vestito molto succinto più femminile che maschile, lui era Angel Dust"

-"lo conosco, è la porno star di cui parla sempre papà"
Sono rimasta scioccata...questo bambino ne sa di cose eh

-"quindi sai anche che che è omosessuale e che è effemminato? Sai cosa significa?"
Lui annuisce ...
-" ma tu quanti anni hai per sapere tutte queste cose?"
-"poco più di un secolo, noi demoni cresciamo lentamente, equivalgono circa a dieci anni nella vita terrena"
Sono leggermente sconvolta ma mi riprendo e continuo il racconto

-" dopo le presentazioni mi ricordo che calò un silenzio tale da riuscire a sentire i battiti del mio cuore accelerato... Tutti mi fissavano con curiosità senza essere indiscreti, ciò però mi mise ugualmente in imbarazzo e mi girsi verso Alastor per capire se c'era qualcosa che non andasse, lui rise un poco e poi mi disse che si stavano chiedendo il come mai io avessi una forma umana e non animale come tutti i demoni, mi girai verso di loro dicendogli che io non sapevo minimamente perché, ma mi andava bene così, gli altri sorrisero forse avevano paura potessi essere una minaccia. Charlie mi spiegò cosa voleva fare con l'hotel, le dico tranquillamente che non so se credere o meno alla redenzione, ma se potevo fare qualcosa per aiutarla, visto che avrei vissuto lì, lo avrei fatto. L'avrei aiutata semplicemente a gestirlo e a me andava bene, Charlie mi diede le chiavi della stanza e mi fece accompagnare da Angel e Alastor. Angel mi rivolse la parola per primo...ammetto di essere un po'timida all'inizio, facendo varie battute rivolgendosi ad Alastor dicendogli di aver scelto molto bene la sua "preda" riferendomi alle mie forme...non decido io è genetica se ho un seno formoso...bhe come vedi adesso in questa forma non ero vestita come prima"

𝙩𝙝𝙞𝙨 𝙞𝙨 𝙤𝙪𝙧 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙮 °ᴴᵃᶻᵇⁱⁿ ʰᵒᵗᵉˡ°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora