La forma di un cuore rosso.

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Per Lucifer era troppo. Era troppo tutto quello che era successo. Aveva ucciso Cain, la sua forma diabolica era tornata. Soprattutto Chloe era fuggita da lui, vedendolo in quella forma. La sua rabbia più grande di non riuscire a ritornare nella sua forma umana. Aveva provato ad andare all'inferno fallendo. Perché potevano andare via o tornare all'inferno solo angelici, lui era di fatto un demone. Ricordava troppo bene che per portare con lui Maze, l'aveva portata sulle sue spalle, nascosta dalle sue piume.
Inevitabilmente, restando nell'attico la rabbia contro tutto e tutti che l'avevano diviso da Chloe e Trixie che considerava come una famiglia, diventò soffocante. Ogni cosa gli ricordava quella felicità che era certo persa. Non avendo altro, non volendo fare del male a nessuno, sfogò la rabbia nell'attico, distruggendo in pratica tutto, finendo con sedersi per terra, scosso da singhiozzi di pianto. 

Tante volte, nella sua vita eterna, umani che credeva amici, appena videro la sua forma da demone lo avevano scacciato, tentando di ucciderlo. Solo che la reazione della detective per lui fu peggiore, perché credeva veramente che lo accettasse, anzi che provasse qualcosa per lui. 

Lucifer da giorni aveva indosso solo dei boxer neri, bevendo e bevendo senza fermarsi. 

Dopo un altro impeto di rabbia, vide sotto le macerie del comodino accanto il letto, la cornice distrutta di una foto che era sopra. Era sorridente, seduto dietro al tavolo di un fast food. Chloe alla sua destra e Trixie alla sinistra. Ricordava bene quel giorno, con una nostalgia che gli faceva male. Una cameriera era rimasta incantata, dicendo 
"Siete una famiglia deliziosa. La piccola si vede che adora il suo papà"
Lucifer stava per dire qualcosa, ma Chloe lo aveva fermato, dicendo alla cameriera
"Ci scatti una foto? Usa il mio cellulare"
Il giorno dopo, Lucifer aveva fatto stampare la foto, comprando una preziosa cornice. Stanco, Lucifer si distese supino nel letto, con la foto stretta al petto, dicendo rivolto al soffitto
"Papà ti prego uccidimi. Credevo di non conoscere altro che i sentimenti umani peggiori. Invece mi sono innamorato. Ero certo di avere finalmente una famiglia. Invece mi illudevo. Papà sono stremato"

Qualche ora dopo.

Lucifer si alzò dal letto sorpreso. Sul letto c'erano dei cuori rossi grandi appena il palmo della sua mano. Prese un cuore notando che sembravano fatti di carta ma non si strappavano né prendevano fuoco. Non capiva proprio da dove venivano. Ma quando riprese la foto nella cornice distrutta, gli comparve sul petto un altro cuore rosso cadendo come una foglia. Arrabbiato, Lucifer guardò in alto, dicendo 
"Un altro tuo regalo padre? Cosa vuol dire?"
Qualcuno doveva spiegargli. 

Poco dopo.

Un angelo dalle ali multicolori con indosso una tunica senza maniche entrò dal balcone, guardandosi intorno. Disse con calma a Lucifer vicino il divano
"Non credere mi impressioni. Nel mio lavoro di medico del paradiso vedo di peggio. Su cosa vuoi?"
Lucifer gli indicò un nuovo cuore rosso comparire sul petto
"Rafael cosa significa. Lo so, come fratello mi odi. Chiedo al medico"
Rafael alzò gli occhi al cielo avvicinandosi. Prese dal pavimento un cuore rosso, dicendogli
"Sei innamorato? Ancora migliore, sei innamorato di qualcuno provando anche sentimenti paterni per qualcun altro?"
Lucifer tremò, annuendo di si. L'angelo gli disse 
"Anche lei ti ama"
Lucifer lo guardò con gli occhi di fuoco stupito, chiedendogli
"Ma...Ma sei sicuro?"
L'angelo annuì di si, aggiungendo
"Di certo succede anche a lei quando ti pensa. Dovette confessarvi il vostro amore. Altrimenti tutto questo continuerà per sempre"
Lucifer rise amaramente 
"È fuggita via da me, appena mi ha visto cosi"
L'angelo alzò le spalle dirigendosi verso il balcone, dicendogli senza voltarsi
"O ti abitui a questi cuori o li dimentichi. Non ce cura. Non potrete mai smaltirli. Scompariranno appena vi confessate il vostro amore"
Volando via. Lucifer vide altri cuori cadere, allargando le braccia, chiedendosi come poteva dimenticare Chloe o Trixie. Si diresse al bar, decidendo d'inondare tutto con l'alcol. Prese una delle poche bottiglie di whisky salva dalla sua furia dirigendosi in camera da letto. 

Trixie e il re dell'inferno. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora