Trixie e il re dell'inferno.

Anima ferita (2/2)

Mattina dopo Trixie che era scappata dell'appartamento per colpa di Cain.

Lucifer disteso sul fianco destro grugnì esasperato. Non voleva crollare per la stanchezza ma Amenadiel aveva ragione. Percepì un odore intenso di caffè. Era certo l'avesse fatto Amenadiel. Decise di bere un caffè, fare una doccia cambiando l'abito. Con fatica si alzò dal letto. 

Cucina dell'attico. 

Seduti al lungo tavolo di legno scuro Chloe, Maze, Linda, Charlotte, Ella e Dan. Tutti erano intenti nel fare colazione. Amenadiel attento alla cottura di una frittata di uova, disse a Lucifer rimasto sulla porta della cucina
"Ella con Dan conoscono tutto di te. Come vedi sono qui. Su fai colazione. Dobbiamo continuare la ricerca di Trixie"
Dan con calma di alzò dal tavolo, sferzando a Lucifer un gancio destro. Vista la presenza di Chloe, Lucifer aveva sentito tutto. Sempre con calma Dan gli disse
"Dovevi dircelo prima. Non fare il martire della storia. Spera che troviamo Trixie perché il rimorso sarà la punizione di tutti noi, soprattutto per te il magico amico di Trixie" 
Lucifer non poteva che dargli ragione. Si coprì il taglio al lato del labbro destro per il pugno di Dan con un tovagliolo portato da Ella. Appena Dan tornò al tavolo per finire la colazione, svelta Ella si tolse la scarpa sinistra colpendo più volte Lucifer, gridandogli
"Non azzardati più a nascondermi niente. Brutto scemo testone"
Tornando anche lei al tavolo. Lucifer alzò le braccia, dicendo 
"Qualcun altro vuole punirmi?"
Maze si era quasi alzata con un coltello demoniaco nella mano destra. In quel momento Lucifer ebbe un po' paura, Maze poteva fargli davvero male ci fosse o no Chloe. Fu Chloe che fermò la demone, dicendo mentre si dirigeva da Lucifer
"Ora basta. L'avete punito abbastanza…"
Appoggiò le mani sulle guance di Lucifer sorridendogli
"...tutti noi abbiamo trascurato le richieste di aiuto di Trixie…"
Tutti abbassarono la testa colpevoli
"...Cerchiamo di fare squadra per ritrovare Trixie"
Tutti approvarono, sedendosi con loro anche Lucifer.

Qualche ora dopo. Teatro dove si esibiva il mago mezzelfo Vinie.

Vinie guardava sorpreso Trixie sul palco del teatro. La bambina eseguiva con maestria piccoli trucchi di magia, insegnato solo quella mattina a colazione. In poche ore il mago si era davvero affezionato a quella piccola umana. L'idea di quasi adottarla non gli dispiaceva. Ma desiderava che Trixie fosse sicura. Una voce femminile dietro il mago lo tirò fuori dai suoi pensieri. 
A qualche passo dal mago c'era Azrael che perse il sorriso vedendo Trixie sul palco, dicendo
"La cercano tutti preoccupati. Devo avvertire Lucifer"
Ma il mago messosi di fronte ad Azrael che voleva andare da Trixie, le disse
"Prima ascolta cosa vuole da me questa bambina. Ti prego, tu mi conosci, non faccio mai nulla senza pensarci bene"
Azrael annuì di si. 

Poco dopo.

Azrael domandò al mago
"Quindi io a cosa ti servo?"
Il mago le disse
"Tra i tuoi poteri quello di unire i sogni. Unisci i sogni di Trixie con tutti quelli che affermi la cercano. Io voglio rendere felice questa piccola anima ferita. Puoi farlo?"
Azrael scosse la testa
"Mi dispiace io posso unire i sogni al massimo di tre persone. Posso far guardate gli altri"
Il mago annuì positivamente. L'angelo della morte disse al mago 
"Vinie ti assicuro, sono tutti pentiti. Soprattutto mio fratello si trova in mille rimorsi"
Il mago sorrise all'angelo
"Bene unisci i sogni di Lucifer, la madre di Trixie e Trixie"
Azrael versò al mago nel palmo della mano destra una manciata di sabbia gialla, dicendogli
"Trova un posto dove può essere tranquilla, un letto ad esempio. Buttale sulla testa questa sabbia. Io vado all'attico di Lucifer dove sono tutti riuniti. Speriamo bene"

Il mago Vinie portò Trixie nella suite per, ufficialmente, farle provare una buonissima torta alla cioccolata. Appena Trixie fu oltre la porta, le gettò addosso la sabbia di Azrael. Trixie si addormentò subito. Con delicatezza il mago portò sul letto la bambina, baciandola sulla fronte, dicendole
"Trova la tua felicità"
Sedendosi sulla poltrona vicino al letto.