La paura di Lucifer.

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Quattro premesse: 

1)Troverete un riferimento a questa paura di Lucifer nel terzo capitolo di questa raccolta. 
2) nessun riferimento della Dea che Chloe era un miracolo per lui.
3)Lucifer non uccide il fratello Uriel. 
4) riferimento temporale nella serie alla fine della seconda serie, senza rapimento di Lucifer.

Lucifer voleva a tutti i costi trascorrere del tempo con Chloe e Trixie, soprattutto dopo tutto il maremoto che aveva lasciato sua madre la Dea che aveva mandato via in un'altra realtà. Non immaginava che il luogo scelto dalle sue umane preferite fosse per lui fonte di dolorosi ricordi.  

Quasi l'alba. Attico. 

Maze entrò nell'attico stanca morta. La gestione del Lux le piaceva per i tanti incontri sessuali che faceva, amicizie che creava facendo favori come Lucifer. Solo che era molto stancante. Poteva essere nel letto dell'appartamento sotto l'attico, ma voleva controllare Lucifer.

Maze era stata testimone del primo approccio amoroso di Chloe e Lucifer, trovando un re dell'inferno felice come mai. Ma la demone era stata anche testimone del loro allontanamento, per colpa della madre di Lucifer, la Dea. L'eterna madre del re dell'inferno, supportata dal figlio Amenadiel, aveva riempito Lucifer di tanti dubbi. Soprattutto una frase della Dea fece decidere Lucifer ad andare via da Los Angeles, dopo aver salvato dall'avvelenamento Chloe
"Figlio sono pronta a uccidere le due umane che ti legano troppo alla Terra"
Lucifer tornò un paio di settimane dopo con una moglie, la spogliarellista di Las Vegas di nome Candy da cui divorziò pochi giorni dopo essere tornato a Los Angeles Solo un inganno alla Dea per proteggere Chloe e Trixie.

Sempre Maze fu poi nuovamente testimone dell'invio da parte di Lucifer della Dea in un altro universo. Da quel momento, la demone era certa che Lucifer avrebbe finalmente confessato i suoi sentimenti a Chloe, dicendogli chi era. Ma una esasperata demone lo vide sempre bloccato dal timore di vederla scappare via. 

La notte prima, Lucifer aveva come sempre suonato al pianoforte vari pezzi, incantando tutti con canzoni scelte. Ma la demone aveva notato mentre beveva, parlava, faceva affari con i clienti del Lux, che ogni tanto gli tremavano le mani. Lo aveva lasciato ritirarsi nell'attico, ma all'alba Maze entrò nell'attico volendo delle risposte.

Delle urla e lamenti dalla camera da letto di Lucifer fecero accorrere Maze. Lo trovò che si contorceva nel letto. La demone lo svegliò con veemenza, vedendolo aprire gli occhi terrorizzato, muovendo le mani sul ventre, dicendole 
"Toglili! Toglili!"
Calmandosi solo quando si guardò intorno capendo dove era. Maze gli domandò 
"Si può sapere cosa ti prende?"
Lucifer le disse stendendosi sul fianco destro dandole le spalle
"Mi prende che devo rassegnarmi. Tutto va contro me e Chloe assieme"
Maze era confusa, dicendo
"Ma tua madre non c'è più. Io sono d'accordo con un'eventuale relazione con Chloe. Ugual cosa Amenadiel e Linda. Persino Ella e Dan non sapendo chi sei, ti incoraggiano. Per non parlare di Trixie che ti crede che sei il re dell'inferno e io una demone. Vuoi dirmi cos'altro ti allontana da Chloe?"
Lucifer respirò profondamente
"Il bosco di notte ci divide. Ieri mi hanno invitato a un campeggio questo weekend, in un bosco qui vicino. Lo sai che non posso stare in un bosco la notte" 
Maze comprese, dicendogli 
"Forse può essere un buon momento per dirgli chi sei"
Lucifer scosse la testa, nascondendo la testa sotto un cuscino. Maze odiava vederlo così sconfitto. 

Qualche ora dopo. Negozio per attrezzatura da sport e campeggio.

Lucifer era agitatissimo. Il solo pensiero di restare in un bosco la notte lo terrorizzava. In piedi vicino uno scaffale pieno di sacchi a pelo guardava la sua detective. Cercava il coraggio di dirgli tutto, mostrarle chi era, dirle il suo terribile ricordo del passato. Quasi non si accorse che alla sua destra arrivò Trixie. La bambina aveva due federe di cuscini diversi in ogni mano. Gli disse con un gran sorriso
"Lucifer come vuoi la federa per il letto? Perché la notte la federa deve essere impermeabile se ci fosse umidità"
Lucifer arretrò con gli occhi sgranati. L'immagine di lui nel bosco gli tolse l'aria dai polmoni. Non voleva andare in un bosco. Con rabbia gridò a Trixie
"Non lo so quale federa voglio! Sei troppo appiccicosa! Devi smetterla di starmi sempre intorno!"
Si pentì subito di ogni parola. Nel negozio tutti si fermarono guardandoli. Trixie buttò sul pavimento le federe correndo dalla madre che l'abbraccio. Lucifer voleva chiedere scusa a Trixie, spiegandogli perché si era comportato in quel modo. Ma Chloe gli disse indicando la porta del negozio
"Lucifer vattene! Ti avrei perdonato tutto, ma sai bene che non perdono chi tratta male mia figlia. Vattene! Non provare più a farti vedere!"
Lucifer annuì di sì, uscendo dal negozio mentre gli altri clienti applaudivano le parole di Chloe. Il re dell'inferno si sedette nella sua corvette sentendosi perso, di avere distrutto tutto, partendo a tutta velocità. 

Trixie e il re dell'inferno. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora