Nel nome del padre

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"Annabelle, oggi dopo scuola devi venire con me in chiesa, abbiamo molte cose da fare" mi disse mio padre con un tono di voce autoritario, da una settimana a questa parte ogni giorno era la stessa storia, dovevamo preparare la chiesa per l'arrivo del vescovo. "Va bene padre, sarò puntuale" sussurrai un flebile arrivederci e andai via. Da come avete capito, io e mio padre non abbiamo un rapporto padre-figlia, è da quando avevo 6 anni che non mi abbraccia più, non gli devo assolutamente mancare di rispetto e soprattutto per lui non devo uscire o avere amici maschi. Frequento l'ultimo anno e in tutto questo tempo sono riuscita a farmi solo un'amica, si chiama Eva, i suoi genitori sono amici dei miei, il papà di Eva è uno dei più grandi finanziatori della chiesa. Anche la mia migliore amica, come me, non ha altre amicizie, anche lei veniva controllata sempre.

"Ciao Annabelle" mi sorride Eva abbracciandomi subito dopo, Eva era una bellissima ragazza, occhi castani, capelli neri e abbastanza alta. Invece io ero il contrario, bassa, occhi celesti e capelli castani chiari. "Ciao Eva, come stai?" mi prende la mano e ci dirigiamo dentro alla scuola "Oh abbastanza bene, mia madre oggi mi obbliga ad andare con lei dai Taylors" strabuzzai gli occhi dopo aver sentito "Mi dispiace per te" gli accarezzai il dorso della mano "Non so come Lily Taylors faccia ad essere cosi una poco di buono avendo dei genitori così devoti" Lily era la solita ragazza popolare, era molto estroversa con i ragazzi ma io non ero nessuno per giudicarla, solo Dio ha questo potere "Non bisogna giudicare nessuno, lo sai bene Eva" la ragazza accanto a me sbuffò "Sono sicura che oggi farai una preghiera in più anche per me" la sua battuta mi fece sorridere, senza continuare la conversazione andammo nell'aula di storia dell'arte.

"Allora ragazzi, ho corretto i test" e senza aggiungere altro la signorina Collins li iniziò a consegnare , sorrisi spontaneamente quando vidi la grande A segnata sul test "ah la secchiona ha preso A" disse Mike, il ragazzo più popolare della scuola, era da settembre che si sedeva sempre accanto a me a storia dell'arte, si sporse verso di me e appoggiò la sua mano sul mio ginocchio, senza dire qualcosa la spostai "Ok scusa, oggi pomeriggio sei libera? Così mi aiuti a recuperare questa D" mossa dalla compassione stavo quasi accettando ma dopo mi ricordai di mio padre "Scusa ma in questi giorni sono molto occupata" il ragazzo muscoloso sbuffò e si mise dritto sulla sedia, stavo quasi per scusarmi ancora ma mi bloccai quando vidi un messaggio di Lily che diceva "Vieni nel bagno ho bisogno di scopare" rabbrividì e mi puntai mentalmente di pregare anche per le loro anime dannate, Mike senza aspettare altro tempo e andò in bagno.

"Ho preso una B, niente male" disse Eva entusiasta "La signorina Collins è una brava insegnante" aggiunsi con una voce fiera, era bravissima e molto comprensiva "Dai muoviti Annabelle, abbiamo ginnastica ora" guardai l'orologio e annuii verso la mia migliore amica. Quando eravamo in prima io e Eva trovammo un posto molto nascosto per cambiarci e ogni volta andavamo lì, le nostre compagne di classe ci insultavano sempre "Un giorno mi dirai come fai a 18 ani a non avere neanche un pelo" mi disse Eva ridendo "Ne ho pochissimi, sono biondi" in questo aspetto ero molto fortunata, invece Eva ne aveva molti di più. Dopo esserci cambiate andammo in palestra, subito vidi Lily e Mike amoreggiare in un angolo "allora ragazzi, 10 giri" urlò il nostro professore, subito io e Eva incominciammo a correre. "Ehi Eva, come stai?" domandò James Williams alla mia migliore amica, iniziai a correre più velocemente per lasciargli un po' di privacy. Eva era innamorata di James da 3 anni ma era troppo timida per andare da lui e poi James era un bravo ragazzo, erano carini insieme.

"Oddio James mi ha chiesto di uscire oggi pomeriggio" Eva iniziò a saltellare contenta "Cosa dirai ai tuoi?" fece finta di pensarci "Ti verrò a prendere in chiesa e diremo di andare in biblioteca" ragionandosi su non era una buona idea "Mio padre verrà in biblioteca a controllarci" poteva essere uno psicopatico a volte il pastore Smith "E qua ti sbagli, mio padre ha appuntamento con tuo padre alle 4 e sai che stanno a parlare un sacco di tempo, alle 6 torneremo a casa tua insieme, ti prego Annabelle" sbuffai "E io cosa farò?" la guardai "Boh andrai veramente in biblioteca a ripassare qualcosa" in effetti potevo ripassare da sola senza essere disturbata "Ok ci sto" Eva mi saltò addosso e iniziò a dirmi un sacco di grazie.

"Allora Eva ci vediamo oggi pomeriggio" lasciai un baciò sulla guancia della mia amica e raggiunsi l'auto di mio padre "Annabelle, come è andato il test?" chiese mio padre senza neanche guardarmi "Ho preso A" iniziai a giocare con il anello sul dito "Perfetto" mi girai a guardarlo, mio padre, August Smith, aveva 52 anni ed era un uomo molto severo, avevo delle regole molto chiare. "Oggi Eva mi viene a prendere in chiesa e poi andiamo a studiare in biblioteca" mio padre si fidava di Eva "Va bene, massimo per le 6 devi essere a casa, oggi viene Albert per parlare di alcune cose, quindi ho tutto il pomeriggio pieno, tua madre invece andrà con Victoria dai Taylors, in teoria anche Eva andrà con loro" guardai fuori dal finestrino "Si ma per le 4 sono di ritorno perché la mamma di Eva ha una visita medica" mio padre annuì solo. Dopo 5 minuti arrivammo in chiesa "Annabelle, mentre sistemo delle cose vai a pregare" mio padre mi guidò verso l'altare, mi inginocchiai di fronte alla statua di Maria

"Ave Maria, piena di grazia

Il signore è con te

Tu sei benedetta fra le donne

e benedetto è il tuo frutto del tuo seno, Gesù

Santa Maria, madre di Dio

prega per noi peccatori

adesso e nell'ora della nostra morte

Amen."

Iniziai a ripete l'Ave Maria per altre 10 volte e dopo entrò mio padre "Brava Annabelle, il signore ti aiuterà sempre.. ma adesso vieni qui e aiutami ad appendere queste cose, il vescovo sarà qui tra pochissimi giorni" disse mio padre emozionato.

"Abbiamo finito Annabelle, domani sei libera, così hai tutto il tempo per studiare per il test di chimica della prossima settimana" neanche finì di parlare che arrivò Eva "Buon Pomeriggio pastore" disse dopo essersi fatta il segno della croce, mio padre si avvicinò e le strinse la mano "Pastore noi andiamo, arrivederci" disse Eva prendendomi per mano e conducendomi fuori dalla chiesa "Non vedo l'ora, andremo in un bar isolato cosicché nessuno ci veda" Eva era molto emozionata, ero felice per lei. Dopo 5 minuti arrivammo in un parco e in lontananza vidi James, diedi un bacio sulla guancia alla mia migliore amica e andai verso la biblioteca della città.

Tra soli 2 mesi avrei finito di studiare e me ne sarei andata da questa città per andare al college, non vedevo l'ora. Di sicuro mi sarebbe mancata Cape May, ma volevo iniziare a sentirmi un po' più libera. Sentivo il venticello fresco scorrere tra i miei capelli, gli uccelli fischiettare e il rumore di miei passi, era troppo immersa in questa bellissima sensazione che non mi accorsi di essere andata addosso a qualcuno, la persona davanti a me mi prese al volo e non mi fece cadere, aprii gli occhi e mi ritrosì due pozzi verdi davanti a me, restai a guardare un po' il ragazzo, era altissimo, due spalle molto possenti, occhi verde smeraldo, le labbra molto belle, capelli ricci che gli incorniciavano meravigliosamente il volto "scusami moltissimo, sono così sbadata" mi ricomposi e abbassai lo sguardo "Stai più attenta ragazzina" diventai tutta rossa quando il riccio osservò la piccola scollatura che si era creata dopo la quasi-caduta "scusami ancora" ero in imbarazzo, il riccio notando il mio disagio sorrise "Come ti chiami ragazzina?" se mio padre mi avesse visto parlare con questo ragazzo mi avrebbe chiusa in chiesa a pregare per tre giorni di seguito "Annabelle Smith, uhm tu?" il ragazzo si sistemò i capelli "Harry Styles, sei la figlia del pastore?" abbassai lo sguardo e sussurrai un flebile si, Harry sorrise "Beh Annabelle, è stato un piacere, fai la brava bambina" disse questo e se ne andò. Non potevo negare che quando ero tra le sue braccia avevo sentito una cosa strana dentro di me.


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Erano anni che volevo scrivere una storia del genere, mi sono fatta coraggio ed eccomi qua!

Vi piace? Lasciatemi pure un commento, fa sempre piacere!


Un bacione stellare

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