Abisso

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Era passata una settimana e mezza dalla litigata con Harry e da quel giorno non l'avevo più visto, non che me ne importasse qualcosa eh... però almeno cercare di chiarire lasciarci in modo umano.. anche se per lui ero stata solo un buco in cui sprofondare.
Faceva tanto male sapere che per lui ero stata meno di zero, che mi considerasse come le altre, faceva troppo male, io mi ero fidata di lui e no so come farò a fidarmi di qualcun altro adesso. Buffo come al sol pensiero di andare con un altro mi venga la nausea, buffo perchè adesso Harry starà facendo sesso con altre ragazze.
Fin dal primo incontro con lui avevo capito che non era affidabile, ho cercato di sotterrare quel pensiero, ma a volte spuntava sempre.
Ma nonostante tutto, appena vedevo qualche sua foto sui social il mio cuore batteva all'impazzata, mi perdevo in quel suo sorriso.. Harry ma che strano incantesimo mi hai fatto?!
I miei genitori erano tornati a casa cosi come Amos che aveva cercato di contattarmi invano, ma dopo aver sentito dai miei genitori che mi ero presa un bel virus intestinale aveva smesso. La storia dell'influenza l'avevo inventata cosicché nessuno mi disturbasse, volevo piangere in santa pace, non avrei saputo che scusa inventarmi per il mio umore, avevo paura di raccontare tutto a mia madre dopo un momento di debolezza,  nessuno saprà mai di questa storia, se cosi si può dire, con Harry, nessuno.
Ma non c'era giorno che passasse in cui io non pensavo a lui, tutto nella mia stanza me lo ricordava, il letto.. in cui facevamo a volte l'amore, dove scherzavamo e dove ci addormentavamo accoccolati, chissà lui in qui momenti che provava, perchè sembrava che ci tenesse, beh è davvero un ottimo attore, Hollywood lo aspetta.
Mi alzai finalmente dal letto, erano giorni che ero chiusa in casa avevo bisogno di uscire e camminare un po', quindi dopo essermi fatta una doccia, mi vestii con un semplice vestito floreale, sandali e una piccola borsa in tela in cui mettere il portafogli, un telo su cui sedermi, una bottiglietta d'acqua e un libro da leggere in riva al mare. Indossai i miei occhiali da vista che usavo solo per studiare e leggere e dopo essermi accertata che non c'era nessuno lasciai un biglietto per avvisare mia madre dove andavo e dopo finalmente uscii, respirai a piani polmoni l'aria pulita e mi incamminai verso la spiaggia, ogni strana, ogni vicolo, ogni panchina mi ricordava il riccio, strinsi a me la borsa e continuai a camminare, osservai tutto attorno a me, dai bambini che giocavano al parco al singolo cespuglietto al bordo della strada. In un certo senso mi era mancata Cape May, appena arrivai a destinazione presi il telo e dopo mi sedetti, ad occhi chiusi ascoltai il mare cercando un po' di tranquillità ma i suoi occhi verdi erano sempre impressi nella mia testa, sorrisi tra me e me, ero pazza.
afferrai il libro "La canzone di Achille" e continuai a leggerlo, arrivai a pagina 200 finché un voce femminile mi chiamò.
"Annabelle giusto?" mi chiese una ragazza di qualche anno in più di me, aveva dei lunghi capelli rossi e due occhi neri come la pece, era bellissima, ma appena mi concentrai meglio capii chi era "Ciao" risposi solo, lei capì che l'avevo riconosciuta e senza chiedermi venne a sedersi vicino a me sul mio telo "No abbiamo bisogno di presentazioni immagino" cercò di sdrammatizzare, io abbassai lo sguardo, davanti a me avevo la famosa Samantha, la ragazza che vidi con Harry "Posso esserti utile in qualcosa?" cercai di essere il più cordiale possibile, lei mi sorrise "Lo so che mi odi, non pensavo che fosse una cosa seria con te " di sicuro si riferiva alla foto che gli mandava "Non stava con me" la voce mi tremò e cercai in ogni modo di non mettermi a piangere "Harry è così, appena vede che non riesce a controllare la situazione scappa... è nella sua natura" mi disse sincera cercando di sollevarmi il morale, negai con la testa "E' stato fin troppo chiaro, mi ha usata, illusa solo per raggiungere i suoi scopi" non sapevo neanche perchè mi stavo confidando con lei "Se voleva solo quello, quando gli scrivevo mi avrebbe risposto, come ha sempre fatto" non sembrava scossa, come se per lei Harry valesse meno di zero "Tu non sei innamorata di lui?" chiesi a bassa voce guardandola dritto negli occhi "Bella battuta, non solo i ragazzi possono usarci, anche noi possiamo usarli e per me Harry era solo uno sfogo" era sincera e si vedeva, non era come mi immaginavo "Abbiamo chiuso una settimana e mezza fa, ormai non siamo più niente" lasciai uscire le lacrime che mi stavo trattenendo "Posso farti una domanda?" mi alzò il mento con due dita per far si che la guardassi, annuii solo aspettando che parlasse "..era fatto quando è venuto da te?" cercai di andare indietro con la mente a quel giorno, c'era qualcosa di strano in lui, ma non penavo che si facesse, Samantha notando la mia faccia sospirò "Tipico di Harry, drogarsi quando la situazione diventa difficile, pensavo avesse smesso, non gli fa bene uscire con quella gente " disse dimenticandosi della mia presenza, mi guardò di nuovo "ti verrà a cercare lui, ne sono sicura" sorrise, avvolgendo le mie spalle con il suo braccio tatuato "Perchè dovrei perdonarlo?" chiesi, mi aveva fatto soffrire troppo "Lo perdonerai perchè lo ami così come lui ama te" disse solo per poi alzarsi e raggiungere di nuovo i suoi amici che stavano giocando a beach volley. Harry mi amava? Bella battuta!
Guardai il mio orologio da polso, era ora di pranzo, mi alzai, piegai il telo e sistemai tutto nella mia borsa.

"Sono a casa" urlai credendo di trovare i miei genitori a casa, tolsi i sandali e li misi nella scarpiera apposita, posai le chiavi sul mobile vicino alla porta e andai in salotto, sussultai quando vidi un uomo seduto sul divano e tremai dalla paura quando mi accorsi che era Amos, mi sorrise sghembo e mi fece cenno di avvicinarmi "Cosa ci fai qui" ebbi il coraggio di chiedere, stando ben ferma dov'ero "Mi sembri in ottima forma, sei proprio bella Annabelle" mi afferrò per il braccio facendomi cadere sul suo corpo, iniziai a tremare ancora di più, mi alzò il vestito scoprendo così i miei slip bianchi"Pronta per essere scopata?" mi dimenai, scalcai, urlai ma nessuno mi sentivo, numerose lacrime cadevano, avevo paura, stavo per essere stuprata , mi fece sedere a cavalcioni su di lui, sentivo il suo membro pulsare, più mi dimenavo più lui ansimava, abbassò il vestitino sul seno scoprendo così anche il mio reggiseno e appena cercò di togliermelo del tutto mio padre fece irruzione nella camera, Amos mi gettò sul pavimento, guardai disperata mio padre sperando che cacciasse Amos da casa e che venisse ad abbracciarmi ma invece venne da me e mi tirò uno schiaffo "Insegna a questa meretrice di stare al proprio posto" disse Amos a mio padre, cosa? "Papà non gli credere per favore, voleva abusare di me" piansi, l'uomo che sulla carta dove essermi padre mi diede un calcio e poi un altro ancora finché non iniziai a sputare sangue "August, ero venuto qui per farti vedere Annabelle che stava con il figlio di quel ateo di Des Styles" Amos fece vedere le foto mie e di Harry in quel ristorante ".. e quando gli dissi le mie intenzioni questa squaldrina ha cercato di persuadermi affinché non facessi nulla! Che vergogna" mentì ancora quel sadico, mio padre mi guardò deluso e i quel m omento entrò anche mia mamma, la mamma di Eva e la mia migliore amica, Amos riferì tutto anche a loro, venni presa per i capelli e portata in camera mia dove mio padre lì finì il suo lavoretto, mi lasciò sanguinante sul pavimento chiudendo la porta a chiave lasciandomi da sola in quelle quattro mura, cercai di strisciare verso il bagno e appena lo raggiunsi entrai nella doccia e nonostante l'acqua forse fredda e io ero ancora vestita, mi buttai sotto il getto urlando disperata, non avevo fatto niente, non era colpa mia, fino all'ultimo avevo creduto che mio padre potesse credermi ma invece ha preferito credere ad Amos, ha preferito i soldi a sua figlia, perdere Amos sarebbe stato come perdere tutti i fondi della chiesa. Restai ancora sotto il getto pregando che Dio potesse aiutarmi.


Ciao!!!!
Come state? io Bene dai.

Ho già detto che odio Amos? Beh almeno Samantha non è così male come pensavamo... Harry.. speriamo che torni dalla nostra Annabelle, crederà anche lui alle parole di Amos o crederà alla dolce Annabelle?

VOi cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento

P.S lasciate una stellina... è gratis!

Un bacio e a presto

Angel of God H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora