When We Met [Steve Rogers]

Capitolo 10

Ci guardavamo negli occhi ed io ero gia diventata tutta rossa dall'imbarazzo. Quando si avvicinò fece partire la musica e mi prese le mani.
S: "Oggi sono stato scortese, ma era solo per tenerti lontano da me in modo da preparare questa sorpresa. Volevo che tutto fosse speciale" e mi sorrise

Capii che nel corridoio, parlava di questo con Nat. Ero felice e allo stesso tempo senza parole.
Mi mise la mano sulla guancia e mi chiese: "Ally vuoi ballare?".

Ballammo per ore, e piano piano le luci dei palazzi vicini si spegnevano. Ma noi eravamo insieme, lì, abbracciati l'un l'altro. A un certo punto si stacca dall'unione che avevamo creato e guardandomi, mi bacia lentamente.

Mi erano mancate le sue labbra, erano morbide e curate, non le avevo mai viste spaccate. Mi strinse a se, senza staccarsi. Era tutto cosi magico e inverosimile.

Ma a un certo punto venimmo interrotti da una luce che proveniva da nord e che si avvicinava sempre di più. Ci voltammo e qualcosa colpí Steve, buttandolo per terra. Mi voltai di scatto e un uomo con le mani illuminate di blu si avvicinava a me in modo minaccioso.
Non sapevo cosa fare, ero spaventata e Steve era a terra.

L'uomo scagliò un'altra palla di energia contro di me, ma riuscii a scansarla.
Immediatamente mi tolsi i guanti e lo colpii in pieno. Cercai nelle tasche di Steve il telefono per chiamare Stark, ma non rispose.
Optai per Nat allora, ma nemmeno lei.
Quando chiamai Peter però rispose, ma parlava stranamente a bassavoce e poi lo udii
X: "Vi conviene rimanere in silenzio finché non troviamo quella ragazza, o vi ritroverete un buco in piena testa" e scoppiò a ridere.

La situazione era piu seria di quanto avessi immaginato. Non sapevo se provare a salvare gli altri e lasciare solo Steve o nascondermi.
Mentre ero immersa nei miei pensieri però l'uomo si rialzò barcollante. Mi avvicinai e lo colpii con tutta la forza che avevo in corpo.

Provai a risvegliare Steve ma, niente da fare. Lo lascia solo sul tetto, con quell'uomo. Mi sentivo in colpa ma, non potevo far morire tutti i presenti. Mi appostai in modo tale da sentire cosa dicessero.
X: "Tony, vedo che questa sera stavi dando una bella festa eh. È il compleanno di Allison?" ridacchiò.

Mentre ascoltavo però, sentii la porta aprirsi e vidi quello che non mi sarei mai aspettata di guardare nella mia vita.