Passeggiare, mi ha chiesto di passeggiare.. e io ora che gli dico? Gli parlo di pallavolo? Di cibo? Di musica? Quale potrebbe essere un argomento adatto in questo momento? ..pensava questo Terushima mentre stringeva la mano del ragazzo sorridente in fianco a lui, aveva preso a fare un monologo interiore dal quale, molto probabilmente, non riusciva a districarsi neppure lui, si chiedeva come avrebbe potuto continuare quella serata senza mandarla allo scatafascio più completo, visto che, poco prima, aveva ricevuto quel piccolo dono e prima di andarsene a casa, ne avrebbe di certo desiderato almeno un altro.Erano solo loro due in quel piccolo vialetto illuminato, mano nella mano come se il mondo attorno non ci fosse, si guardavano di tanto intanto, di sbieco, mentre le guance si imporporavano sempre più.
Non avevano ancora avuto il coraggio di parlarsi, di rivolgersi quelle parole che sarebbero dovute uscire naturali come i loro comportamenti.
"Sai, anche tu mi piaci" era uscito dalla bocca del moro tutto d'un fiato mentre teneva la testa china dall'imbarazzo.
"Oh..- Terushima sembrava quasi sorpreso dalle sue parole -davvero?" mentre mentalmente tutto il suo monologo andava in briciole.
Tadashi annuì, il suo io interiore gli stava letteralmente urlando di fidarsi da quando avevano incrociato le loro dita, buttati gli stava dicendo, buttati questa volta e vedrai che non ti farai male.
"Andiamo per di qua! se non sbaglio ci dovrebbe essere un laghetto con delle panche attorno dove sedersi!"
"Si! Sarebbe l'ideale, rischio di crollare da qui a poco, mi gira ancora un pochino la testa!" annunciò infine il moro portandosi la mano libera sulla fronte.
"Non farmi preoccupare Tadashi, vieni ti sostengo io!" liberando la mano dalla prese dell'altro, avvolgendogliela subito dopo in vita.
Ora i loro corpi erano a stretto contatto, potevano entrambi sentire i loro respiri che man mano che si abituavano a quell'intrusione, tornavano ad un ritmo pressochè normale.
"Non dovrebbe mancare molto, no infatti, guarda che meraviglia!"
Varcarono quello che sembrava un arco di marmo contornato di edera rampicante.
"Una meraviglia davvero! Chi l'avrebbe mai detto che nel bel mezzo di Tokio ci fosse una cosa del genere?" a Yamaguchi brillavano gli occhi mentre osservava quel meraviglioso paesaggio, il ragazzo in fianco a lui invece, era rimasto incantato da quella sua reazione così semplice e spontanea.
Si sedettero su una panchina dal colore olivastro ai piedi di un piccolo laghetto dove si riflettevano le luci dei grandi grattacieli che si stagliavano alti nel circondario, si potevano addirittura sentire le rane gracidare amabilmente, ogni panchina poi era contornata da una spessa coltre di rose dai mille colori.
Sarebbe stata la location perfetta per il loro primo bacio voi direste, eppure, ancora una volta in quella sera, l'imbarazzo dell'uno e la timidezza dell'altro aveva preso il sopravvento, facendoli sedere l'uno all'esatto capo opposto dell'altro."Ora sei tu quello che ti vergogni?" Yamaguchi aveva parlato per primo, prendendo in contropiede l'altro con la stessa battuta con cui avevano cominciato la serata.
"No, no è che non voglio approfittarmi di te! cioè non sarebbe giusto, insomma sai.." era visibilmente agitato, gesticolava con le mani mentre le gambe tremavano appena.
"E se venissi io li da te? ti tranquillizzeresti?" alzandosi poi e mettendosi a cavalcioni sul biondo, avvolgendolo un poco con le braccia.
"Così va meglio, decisamente!" balbettò l'altro, quasi interdetto dai momenti così espliciti dell'altro.
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Freckles - [YamaguchixTerushima]
FanficL'immagine che gli si era parata davanti gli dava letteralmente il voltastomaco, non solo per i sentimenti che provava per la persona coinvolta, ma bensì per il modo in cui volente o nolente, avrebbe dovuto accettare quella situazione inaspettata. T...