Capitolo 60

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Wooyoung's pov

Se stare a scuola, era sempre stata una gigantesca scocciatura, in quei giorni, aveva sicuramente superato il limite che credevo possibile.
Non sapevo che fare dalla mattina, alla sera. Avendo finito tutto, mi ritrovavo come un idiota senza nulla da concludere, a leggere qualcosa sul telefono, e divorare qualche serie animata nella speranza di un po' di divertimento.

Come avevo passato questi giorni?

Semplice, dacchè si sarebbe prospettata una settimana meravigliosa, a che dopo tre giorni, io ero in viaggio per scuola, e San sulla via di ritorno a casa sua per spendere quei pochi restanti giorni, con la sua adorata madre.
Tutto questo, ovviamente, perché vivevo sulle nuvole, e la mia abitudine al disordine e disorganizzazione, mi si era torta contro, di fatto stavo facendo tutta quella strada solo e soltanto, perché avevo dimenticato di firmare un foglio di carta.

Yeosang, non avrei mai smesso di ripeterlo, era il miglior compagno di stanza che avessi mai potuto desiderare, non c'era mai, e quando c'era, non disturbava; leggendo, leggendo, studiando, e forse scrivendo qualcosa, passava tutto il suo tempo.
Invece, per Seonghwa, era un continuo vai e vieni dalla mia fottuta stanza; soltanto quel giorno, era passato già cinque volte.

"Che noia."
Lamentai, continuando la lettura del fumetto che mi aveva stancato la vista.

"Yeosangie che noia."
Richiamai, costringendolo ad alzare lo sguardo.

"Già."

Di compagnia, beh.

"Yeosangie chiama Seonghwa, mi sto annoiando."
Lamentai, con la faccia premuta contro il cuscino più fresco.

"Seonghwa è con Hongjoong, stanno preparando delle cose per stasera. Ci vai, alla fine?"
Domandò, dal tono di voce basso e tranquillo.

"Sì, anche se... Senza San... Non c'è poi così tanto gusto. Mi annoio da morire però a stare qua in dormitorio, almeno se siamo insieme agli altri è divertente."
Risposi, pensandoci su.

Si trattava della festa di fine anno, stavolta, avevo sentito dire, se ne fosse occupato il club di giornalismo e di fotografia; nonché alcuni dei pochi ad avere soldi.
Ogni anno mi era stato detto, organizzavano una grande festa, ed ogni club (soprattutto quelli che possedevano un fondo monetario), si occupavano delle spese, e di renderla grandiosa.
Si teneva fuori dall'edificio scolastico, per far in modo di avere la completa libertà; ma siccome veniva invitata tutta la scuola; non poteva trattarsi neppure di un'abitazione privata di qualche ricco studente.

Che america, che america!

"E quindi tu non vuoi venire..."
Dissi, tentando di fargli cambiare almeno un po' idea.

"Preferisco stare qua, c'è veramente troppo caos, ci sono già stato l'anno scorso... e non fa per me."
Spiegò, semplicemente constatando, per poi dare un sorso al bicchiere che teneva vicino al letto.

Accarezzato da una profonda noia viscerale, mi stesi sul letto a pensarci un po', così facendo, passarono quella quantità giusta di ore, per spronarmi ad alzare il culo, ed iniziare a preparami per la sera.
Non avevo voglia, né di essere appariscente, né di festeggiare, optai per il semplice e presentabile solito, camicia, jeans, e buon profumo.
San d'altronde non c'era, e non potevo stuzzicare nessuno, San non c'era e nessuno avrebbe apprezzato come lui; San non c'era, e mi annoiavo a morte.

"Tesoruccio mio, bellissimo bimbo."
Strinse Seonghwa un braccio intorno alle mie spalle, per stritolare in fare amorevole e caloroso, sospirai ironicamente.
Continuammo a camminare per qualche passo, fintanto che gli ripetevo di allontanarsi.

At School // WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora