Capitolo 31

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revisionato 09/04/21

Wooyoung's pov

"E funziona, cazzo!"
Urlai, questa volta infastidito.

La lavatrice non ne voleva sapere di aprirsi, ed io non avevo modo di riprendere il mio carico di vestiti. Disprezzavo l'imprecare contro divinità a cui non ero obbediente, eppure ero ad un passo dal farlo.

"Se non ti apri immediatamente sarò costretto a distruggerti."
Minacciai quell'ammasso di ferraglia, acqua e plastica.

"Cazzo, cazzo! Cazzo!"
Tiravo la maniglia, ma niente, era impossibile.
Ci provavo disperatamente da dieci minuti, il risultato? Il mio polso stanco, ed il palmo della mano per metà graffiato.

"Hey...-"
Salutò qualcuno.

Non era proprio il momento quello, ero una bestia di rabbia.

"Mingi?"
Chiamai, girandomi verso il rosso molto più alto di me, che mi guardava di buon umore, mentre lottavo con quella lavatrice infernale.

"Che ti ha fatto quella lavatrice?"
Si avvicinò a me, per controllare cosa stessi facendo.

"Ah- Ehm, ci lotto da troppo tempo, mi si è incastrata ed ora non riesco ad aprirla, odio il mondo."
Sbuffai, dandole un calcio, sperando che boh, magari si facesse male e decidesse di obbedirmi.

"Sempre problemi in questa scuola, mi domando come faccia Hongjoong ad essere felice di essere il rappresentante."
Si chinò davanti alla causa di tutti i miei mali, cominciando a guardare attentamente, per capire come aprire senza distruggere.

"Perchè tu non ne sei contento?"

"Sono diventato rappresentante solo per non dare da fare tutto il lavoro a lui. Quelli degli altri anni, da quando sono in questa scuola, approfittavano delle capacità di Hongjoong e non facevano assolutamente nulla, neanche sciocchezze tipo ritirare moduli.
Sinceramente non mi interessa particolarmente della scuola, piuttosto per aiutare lui..."
Confessò, iniziando a forzare -realmente, non come speravo di fare io- l'ammasso di ferraglia.
Credevo si sarebbe staccato una mano, o sarebbe rimasto con la maniglia attaccata.

"Quasi fatto, eh."
Continuò a tirare, finché non riuscì ad aprirla, in un suono molto forte.

"Ah finalmente!"
Esclamai, contentissimo.

"Grazie Mingi, hai appena salvato la lavatrice da una legnata, e me da una crisi di nervi. Gentilissimo, davvero."
Ringraziai, per poi raccogliere i panni con il sorriso sul volto.

"Non c'è problema, figurati... Piuttosto, ci sei stasera?"
Domandò, adesso appoggiato al tavolo alto.

"Sì, forse non a passeggiare per la mostra di poesie del milleduecento, però probabilmente un caffè in palestra, vengo a prenderlo, anche per vedere cosa siete riusciti ad organizzare."
Dissi ironico.
Cioè, non più di tanto, sai che noia le poesie arcaiche. Mica siamo tutti Seonghwa.

"Ed invece no, a me tocca proprio il reparto paleolitico, con Hongjoong esaltatissimo per versetti in rima, che gioia."
Fantasticò lui, rammaricato di doversi -sostanzialmente- annoiare tra rime ed assonanze.

"Troverò il modo di divertirmi in ogni caso, confido in questo."
Completò poi, abbassando il capo e sorridendo.

"Non lo credo difficile, se a camminar con te, riesci a far piangere dalle risate Yeosang, vedrai che ci sarà qualcosa da fare, insomma."
Incoraggiai, per poi riprendere la cesta piena di vestiti, volendo caricarli, questa volta, nell'asciugatrice.

Dopo qualche minuto di chiacchierata animata, e ciclo d'asciugatura finito, raccolsi tutto, per poi tornare in stanza a sistemare quel mucchio di panni, trovando magicamente la camera vuota.
In effetti, dovevo aspettarmelo, quello era il mio turno da casalinga, Yeosang si era già dato da fare prima di me, perciò senza storie piegai ognuno dei vestiti, sia miei che suoi.

At School // WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora