rabbia repressa

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Esco dalla mia stanza.
Non sapevo come comportarmi, la testa iniziò a pulsarmi, le voci dei miei amici li di sotto di certo non aiutavano.
Corsi in bagno...cavolo io non volevo farlo...ma non sapevo in che altro modo ignorare quel dolore che avevo...se non in questo modo.
Presi una lametta dal mio rasoio, chiusi la porta a chiave e mi sedetti a terra.
La prima incisione. Non mi era mai capitato di farlo, e la cosa mi spaventata. Ma avevo una cosi tanta tristezza e rabbia repressa che la mia mente pensò subito a questo...
Ne seguirono altre, questo tipo di dolore aveva un qualcosa di diverso...non saprei descriverlo.
Passarono dei minuti e mi pulì le ferite, posai la lametta in camera mia dove Mary non avrebbe cercato...per mia madre non mi preoccupai, di certo non avrebbe dato quest'enorme importanza alla sua unica figlia.

Arrivai di sotto dove tutti oramai ubriachi ballavano. Vidi Finn baciare Elena in un angolo della casa.
Sai che c'è wolfhard? Fanculo.
Presi una bottiglia di vodka in mano e iniziai a bere.
Salì sul tavolo del salotto, e iniziai a ballare.
Sentivo jasmine incoraggiarmi, i ragazzi fissarmi in modo poco indiscreto. Finn si staccò da Elena per guardarmi, ed ecco che cade nella trappola.
Ero fuori controllo, l'acol era arrivato al cervello, e così presi il viso di Josh tra le mani e si. Lo baciai.
Jasmine:"...non ci credo hahahah"
Alex:" cazzo la novellina si sta dando da fare."

Finn's pov
Alex mi guardò e si avvicinò al mio orecchio
Alex:"stai perdendo amico."
Lo guardai con la rabbia negli occhi.
Lei fa la difficile, sta cercando di sovrastarmi, ma non glielo permetterò. Deve starne certa.
Elena:"finn dove stai andando?!"
Finn:" a fumare."
Risposi schietto a quella fastidiosa voce da gallina che voleva solo che mi infilassi nelle sue mutandine. Ero brillo ma non sarei mai arrivato a farlo con lei.
Mi avvicinai ad una finestra e mi accesi una sigaretta.
Perché cazzo mi sento così? Sto dando importanza a Elizabeth. La mia mente era completamente confusa, piena di rabbia. Avrei spaccato qualcosa se solo avessi potuto.

Elizabeth's pov
Mi staccai da josh e iniziai a ridere, ero ubriaca. Se non peggio.
Vidi Finn andarsene. Bingo.

Erano le 11:30. La mia mente non connetteva, e la maggior parte delle persone erano andate via, chi sbronzo e chi aveva un conto in sospeso con il proprio partner. Avevo vomitato un paio di volte, la seconda volontariamente.
C'erano solo jasmine e finn con me.
Fantastico.

Jasmine:" senti eli ti serve una mano per ripulire...? Non mi sembra che tu stia molto bene."
Io:" no jasmine io- emh ripulisco da sola, non so quando o se mia madre tornerà quindi è meglio che tu vada..."
Jasmine:"d'accordo, allora ci sentiamo ok?"
Accarezzò la mia spalla, sapeva che qualcosa non andava. Non mi azzardavo mai a bere cosi tanto, ma quando lo facevo c'era un motivo.
Annuisco e dopo di che se ne va.

Il silenzio pervase la stanza per almeno 2 minuti.
Io:" non credi sia meglio che tu te ne vada?"
Alzai lo sguardo, presi la bottiglia di vodka in mano e mi avvicinai a lui.
Finn:" come?"
Mi guardò dal alto del suo viso grazie al suo 1,80 di altezza.
Io:" hai sentito bene...so ripulire da sola, non mi serve un tuo gesto di galanteria. Anzi credo che tu non sappia nemmeno cosa sia sai?...no ne dubito. Tu preferisci più dominare, dico bene?"
Ero a pochi centimetri dal suo viso...
Io:" sai vorrei davvero romperti questa bottiglia in testa, se non fosse che in seguito mi  arresterebbero per omicidio e passerei il resto della mia vita a cercare di formare un cappio efficiente con la quale ammazzarmi."
Dal suo volto traspare nervosismo, e questo lo portò a prendere con forza le mie due guance con la sua mano.
Iniziò a stringere leggermente, il mio respiro iniziò a farsi sentire più pesante.
Finn:"ti credi più forte di me? Credi di avere potere sui miei pensieri? Mh? Beh credi male, e se proprio vuoi giocare, giochiamo. Ma attenta, le regole le faccio io...ed io non perdo mai."
Lasciò la presa in malo modo, mi scaraventò leggermente vicino al lavandino e se ne andò.

La rabbia iniziò a salire, ero incazzata con lui, con mia madre, CON TUTTI E CON QUEL CAZZO DI SORRISO CHE PORTATE AVANTI COME SE LA VITA NON VI DESSE CONTINUI PROBLEMI E FRUSTRAZIONI. TRATTENETE LA RABBIA, MA SAPETE COSA? IO NO, NON RIESCO A FARLO, E PIÙ PENSO A TUTTO QUESTO CASINO, A FINN, ALLA MIA VITA E A ME STESSA, PIÙ PENSO CHE TUTTO QUESTO MI FA SCHIFO E NON RIESCO PIÙ A CONTENERLO.

Lanciai la bottiglia contro il pavimento, urlai. Il rumore del vetro era coperto dalle mie grida di sofferenza.

Giorno dopo...
Mi svegliai presto, la sera prima ero riuscita a sistemare tutto il casino che avevo fatto e che i miei amici avevano lasciato.
Mia madre non tornò prima di mezzanotte fortunatamente. Mary era già in casa a fare le sue solite faccende.

Mi alzai e sentii un bruciore provenire dal braccio. Guardai le ferite e avevano fatto infezione.
Perfetto direi.
Mi feci uno chignon alto sulla testa per non avere i capelli sul viso, mi guardai allo specchio.
La solita balena di merda.

Scesi le scale e la colazione era già pronta.
Mary:" buongiorno Elizabeth, dormito bene?"
Io:" si grazie.."
In realtà era stata la notte peggiore della mia vita.
Presi il cellulare e mi sedetti a tavola. Riaprì la chat di pro ana.

"Ciao...ascolta una domanda, ho davanti il mio solito piatto di colazione. Pancake e aranciata. Cosa devo fare?"

Inviai.
Attesi con ansia la risposta e dopo qualche minuto...

"Non mangiarlo, piuttosto inizia la giornata occupando lo spazio nella pancia con dell'acqua. Ti farà passare il senso di fame. In più ti consiglio di fare diversi addominali, aiutano molto fidati. Ricorda tu puoi essere bella, solo se sarai magra :)"

Non era il tipo di risposta che mi aspettavo...ma il mio stomaco si rifiutava di buttare giu un qualsiasi tipo di cibo, e a dire la verità questa colazione conteneva troppe calorie.
Meglio di no, pro ana ha ragione.

Io:" non ho fame mary, lascio il piatto qui. Puoi mangiarlo se vuoi."
Feci per andarmene sotto lo sguardo perplesso della donna.
Mi chiusi in camera e mi stesi a pancia sotto sul letto.
Vidi mille messaggi da un gruppo.
"La gang dei festini"
Wow, nome accattivante. 😑
Erano tutti i miei "amici" di ieri sera.

Jasmine❤️:" allora sabato prossiml festa vicino al mare??? Che ne dite???"
Alex:" ci sto!"
Josh:" contate su di me!"
No. Assolutamente no. Al mare? Non avrei fatto lo stesso errore.
Ma per adesso mancava ancora una settimana, avrei avuto tempo per inventarmi una scusa plausibile.
Finn:" io ci sono."
Ovviamente, doveva esserci per forza anche lui. Un motivo in più per non andarci.

Sbuffai e posai il telefono sul mobile, fino a quando non arrivò una chiamata.

A me piace la suspense si, mi piace troppo.
Sono abbastanza giù in questo periodo...vorrei mollare tutto.
Spero che voi state meglio di come mi sento io.
<3 alla prossima.

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