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-Uh...yuta, con chi parli...?-
-ah, ecco inumaki si è svegliato, aspetta te lo passo-

inumaki notò che il cellulare era il suo, ma non disse niente, era la persona che aveva chiamato il problema.

-chi è?- disse inumaki ancora intontito, massaggiandosi il fondoschiena.
-inumaki, sono gojo.-
-ah, ciao, cosa vuoi?-
-mi avevi detto che mi avresti fatto i pancake, invece sei andato a dormire da yuta.-
-si, embé? è il mio ragazzo, mi sembra ovvio che vada a dormire da lui...-
-mi avevi detto che non stavate assieme...-
-ci siamo messi assieme ieri notte...-
-scommetto che lo avete fatto.-
-no!-
-si invece-
-no ti ho detto!-
-e io invece ti dico di si, anche perchè non riesci a muoverti, giusto?-
-sei un pervertito, gojo, ma non ti biasimo...-
-buon natale, ti aspetto a pranzo...-
-anche a te.-

i ragazzi si riunirono a pranzo, come promesso mangiarono a volontà e si fecero gli auguri, poi arrivò il momento dei regali. 

-ehi, yuji- disse megumi, richiamando l'attenzione del suo ragazzo, che stava cercando di nascondere il regalo per megumi.
-megumi, al mio tre?-
-ma...ah, va bene...-
-1,2,3!-

si scambiarono i due pacchettini. 
quello per yuji era più piccolo rispetto a quello di megumi. yuji su il primo a scartare il regalo.
-chissà cosa sarà...- disse gojo, davvero curioso di sapere cosa c'era in quel minuscolo pacchetto.
-oh grazie megumi!- c'era un braccialetto in argento, con su scritto "yuji".
se lo mise immediatamente.
-allora? che effetto fa?- megumi arrossì di colpo.
-b-bene, fa un bell'effetto...-
-adesso apri il tuo megumi!-
-va bene...- megumi scartò il regalo. era una scatoletta rettangolare, tanto che pensava che yuji gli avesse regalato una collana o una penna particolare, di quelle fatte a mano, invece...
-yuji, quanto hai speso?-
-b-beh dai, solo 750 euro...- era un iphone
-come scusa?! hai speso tutti questi soldi per un regalo?!-
-beh megumi quanti ne hai spesi tu?!-
-550...-
-appunto! comunque...ti piace?-
-stupido è ovvio che mi piace.- megumi si avvicinò a itadori e gli baciò la fronte, stringendolo a se.

-dai, nobara, maki, andate voi!- disse sukuna
-ma dai, volevo aprire il tuo regalo...-
-lo apri dopo, ma cosa sei un bambino gojo?-
-cattivo...-
-sh, ti amo-

maki prese il suo regalo che era molto più grande di quello di nobara.
ma spesso si dice che le dimenzioni di un regalo non contano, conta quello che trovi dentro al pacchetto.
nobara aprì il regalo di maki.
-un casco...tutto mio?-
-si, così puoi prendere la moto anche da sola...anche se preferisco che tu la prenda con me...-
-ahaha, si...beh grazie, anche il colore mi piace!-
-si abbinava a quello dei tuoi occhi...-
-grazie, sei gentile...beh ora apri il mio regalo...-
-chissà che ci sta qui dentro...- disse incredula maki, ma quando aprì il regalo le vennero le lacrime.

-nobara, sei pazza?!-
-si, di te e della moto che ti aspetta fuori! ah grazie yuta per averla messa fuori dal garage.-
-di niente!-

-allora...che ne pensi maki?!-
-io continuo a pensare che tu sia pazza. costava un occhio della testa! è l'edizione limitata, quella con le fiamme verdi! tu sei pazza!-
-visto che la maggior parte dei soldi per la casa li hai cacciati tu, ho deciso di ricambiare...fa come se fosse un favor-- nobara non continuò la frase, maki l'aveva stretta a se e la stava baciando. 
nobara divenne tutta rossa. 

-bene adesso io e suku-- stava per dire gojo, ma venne interrotto da sukuna.
-inumaki e yuta, scambiatevi i regali!-
mamma mia, non vuole proprio darmelo il suo regalo neh? pensò gojo.

-inumaki, o meglio...toge...tieni, questo è per te.-
-g-grazie...- inumaki prese con le mani tremanti quel regalo. lo aprì facendo attenzione a non sgualcire la carta che avvolgeva il regalo. 
era davvero grande, anzi, gigante! a inumaki sembrava letteralmente enorme poichè non riceveva regali di natale oramai da un po'. diceva sempre che non voleva regali.
-wow! è bellissima, grazie!-
-mi avevi detto che la volevi, ma non avevi abbastanza soldi al tempo, così te l'ho presa...-
-grazie yuta! ti amo!-
-a-a-a-a-anche io! hehe!- si abbracciarono.
-ma adesso tocca al mio regalo, aprilo.-
la scatoletta che inumaki stava dando a yuta era come quelle dei bracciali.
si chiedeva se per caso non fosse un braccialetto, ma quando vide l'interno non ci capì molto.
-è...una chiave?-
-si, se alzi il cuscinetto c'è un biglietto, leggilo, anche ad alta voce se vuoi...m-mi vergognavo troppo a dirlo ad alta voce...-
-v-va bene...-

yuta prese il bigliettino.
lo lesse ad alta voce

caro yuta,
sono stato bene ieri a casa tua, grazie per avermi accolto, ma adesso che non stiamo facendo più finta e visto che fai fatica ad arrivare a fine mese da solo, ti do questa chiave, nella speranza che non ti dia fastidio dormire con me ogni notte.
con affetto, il tuo onigiri preferito <3

-inumaki, quindi...questa chiave...-
-si! apre la porta della mia casa...allora? accetti?-
-si, ovvio! non devi nemmeno chiedere!-

erano tutti al settimo cielo, e adesso mancavano solo gojo e sukuna. sukuna stava iniziando a sudare freddo, gojo invece era esaltato.
-bene, inizio io o tu?- chiese gojo
-dammi prima il tuo, voglio davvero vedere che regalo mi hai fatto.-
sukuna prese la busta. era rossa, con un fiocco enorme sopra, evidentemente per farla sembrare un pacco regalo, nascondendo la marca del vestito che stava al suo interno. sukuna aprì la busta e c'era un kimono, nero con i bordi rossi, sopra a destra e in piccolo ma con dei diamanti c'era scritto "daddy".
-bello, davvero...molto singolare-
-lo so non è vero?-

sembra che gli faccia schifo... pensarono praticamente tutti, ma in realtà a sukuna piaceva davvero molto.
in realtà era solo un po' preoccupato...

-bene ora è il tuo turno, sukuna.-
-si, ecco...allora...da dove si inisia in questo tipo di situazioni? ah, ma che ne so...-

situazioni? pensò maki. nobara aveva già capito, a furia di vedere serie tv e film, sapeva già cosa stava per fare.
yuji si mise una mano sulla bocca, mentre megumi era letteralmente bloccato. inumaki e yuta erano troppo impegnati a ragionare su cosa stava per accadere, ma tutti i dubbi vennero spazzati via dal monologo di sukuna.

-ehi, non sei mai stato così serio, sukuna-
-beh, adesso lo sono e devi ascoltarmi. sei stato una persona davvero importante nella mia vita, abbiamo passato anni e anni da soli, in due mondi così vicini, ma allo stesso tempo lontani. io non mi sono mai dimenticato di te, stranamente, la maggior parte delle persone con cui sono stato me le dimenticavo nel giro di qualche settimana, ma tu no, non ti ho mai dimenticato. ne abbiamo parlato e sapere che nemmeno tu lo hai fatto mi fa stare...bene. sono sempre scontroso con gli altri, ma con te e in tua presenza no...non ci riesco e questo è perchè ti amo, ti amo davvero, non so come dirtelo se non così...-

sukuna prese finalmente il suo regalo. era una scatoletta piccola, bianca. si inginocchiò davanti a gojo, che aveva capito solo in quel momento cosa stava facendo, così si mise a piangere in silenzio.

- te lo chiedo qui e adesso, non accetto una risposta in ritardo. gojo...vuoi essere quella persona che mi starà accanto per il resto della vita, sposandomi?-
gojo stava piangendo a fiumi, nessuno lo aveva mai visto così, nemmeno sukuna, che si alzò di scatto.
-o-oi, se non vuoi, non devi piangere così ok? accetterò anche che tu dica di no, amore- disse sukuna asciugandogli le lacrime.
gojo si buttò addosso a sukuna e urlò
-si! si, si e altre mille volte si! si voglio sposarti! ti amo anch'io, sono felice!- gojo baciò sukuna, che lo strinse e lo fece volteggiare.

applausi da parte di tutti e ovviamente, nobara stava piangendo, ma stavolta non era la sola. anche yuji stava piangendo, megumi lo coccolava, poi gli sussurrò nell'orecchio 
-arriverà il momento anche per noi- e yuji rispose immediatamente
-si...non avere fretta, io non scapperò mai da te...-




𝓒𝓸𝓶𝓮 𝓷𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓯𝓪𝓿𝓸𝓵𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora