𝓒𝓸𝓶𝓮 𝓷𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓯𝓪𝓿𝓸𝓵𝓮

8

Ormai è tardi
E la vita
Continua a correr via
-ormai è tardi-

le vacanze o quello che sembravano finirono. la vita tornò ad essere sempre la vita noiosa di sempre, con le stesse abitudini, le stesse amarezze.
Gojo e sukuna erano ripartiti di poco, e c'era qualcuno che non aveva per niente accettato quella partenza. Quello era inumaki. sapeva bene che quandp gojo c'era, avrebbe potuto aiutarlo con yuta. per lui le relazioni erano sempre state un mistero, ed ora, yuta era il mistero incarnato in persona.
yuta, persona riservatissima, nascondeva o meglio, non diceva mai a inumaki dove stesse andando quando usciva o che cosa andava a fare. si sentiva spaesato da quel comportamento, ma non ci poteva fare granchè. alla fine, era yuta quello che nascondeva le cose. 

yuta faceva il misterioso, e così tanto, che inumaki iniziò a pensare che yuta lo stesse tradendo.
alla fine nei film più o meno funzionava così, no? per la sfortuna di inumaki c'era la possibilità che yuta lo stesse tradendo?

non voleva saltare a conclusioni strane e affrettate, così decise di incontrarsi con megumi e yuji, per parlarne davanti a un buon frullato alla fragola. Megumi prese un caffè nero, itadori e inumaki il frullato.

si sedettero al bancone, chiacchierando del più e del meno, fino a quando inumaki decise di deviare il discorso per parlare appunto dell'argomento per cui aveva deciso di uscire con loro.

-ragazzi, io avrei una curiosità-
-e ce lo dici così? dai spara-
-vorrei una risposta da entrambi...inizi tu, yuji?-
-uhm, ok...-
-hai mai pensato che megumi ti tradisse?-
-uh? perchè dovrei...-
-beh, che so, ai primi tempi della relazione?-
-ah...beh, si...qualche volte mi bloccavo proprio pensando cose del tipo "chissa, magari mi tradisce con mai, insomma, sembrava che si piacessero..." -
-quindi si?-
-si...megumi non ti offendere...-
-non sono offeso, ma sorpreso! come hai vagamente potuto pensarlo?-
-e tu, hai mai pensato che io ti tradissi?-
-certo che no! sapevo che mi amavi, quindi non ne trovato il motivo! ho avuto un po' il timore che potessi tornare dal tuo ex, ma non che mi avresti tradito...-
-ok, ora mi sento in colpa...-
-ma no yuji, è normale, spero, basta che adesso non lo pensi più-
-no...è già da un po' che non lo penso, ma ok...-
-inumaki-senpai, perchè ci hai fatto questa domanda? insomma, credi che yuta possa davvero tradirti?-
-o lo stai tradendo tu e noi dobbiamo coprirti?! sarebbe un colpo basso...-

-niente del genere, è solo che non mi dice mai che fa, dove va o cose del genere, insomma...mi preoccupo solo per lui.-
-hai mai pensato di seguirlo o almeno di indagare...-
-no, non ci ho mai pensato...-
-beh fallo-
-megumi?! non me lo aspettavo da te, insomma...-
-eh già...va beh lascia perdere, non stiamo parlando di me adesso, parliamo di te e di yuta. dovresti provare a seguirlo a distanza. per una volta, non ti scoprirà!-
-si, certo, tu credi?-
-si, certo, ma non farne un dramma adesso, provaci, vedi cosa scopri.-
-si...lo farò domani mattina, il giovedì mattina esce sempre alle 6.30.-
-alle 6.30? che cavolo fa alle 6.30?- disse yuji, intromettendosi, ma megumi riprese immediatamente la conversazione.
-potrebbe fare jogging, io lo faccio sempre, no?-
-si ma tu sei un caso a parte, megumi. inumaki lo sa bene...fa come ti ha detto megumi, va domani, se succede o scopri qualcosa, saremo da te in un battibaleno...-
-grazie ragazzi...allora vado, a domani!-
-ciao inumaki-senpai!-

il giorno dopo, inumaki si alzò quando yuta si stava facendo la sua doccia mattutina.
prese una barretta al cioccolato, una di quelle energetiche. la mangiò e si mise una felpa e un pantalone di tuta. 
si rimise sotto le coperte, aspettando che yuta uscisse. 
prima di scendere, yuta diede un bacio sulla fronte di inumaki, che per un secondo, si pentii della scelta e dell'azione che stava per fare.

-non svegliarti prima del mio ritorno...inumaki- sussurrò yuta. inumaki da bravo attore, rimase immobile.
la porta del salotto si aprì e si chiuse, segno che yuta era appena uscito. inumaki lo seguì a ruota, ma quando vita che yuta aveva preso l'auto, andò nel panico. non poteva raggiungerlo a piedi.